5

90 5 1
                                    

HARUKI'S POV:

Io e Hiro siamo seduti l'uno affianco all'altra nella sala da pranzo e di fronte a noi ci sono mia madre e suo padre. Sembrano nervosi ed emozionati allo stesso tempo...sono abbastanza sicuro di cosa ci vorranno dire.

-Ragazzi, sapete che io e mamma stiamo insieme da molto tempo e ormai viviamo tutti insieme sotto lo stesso tetto da sei mesi e inoltre so che avete chiarito un po' di problemi che avevate. Ora siete proprio come dei fratelli e noi ne siamo molto contenti. Dunque supponiamo che questo sia il momento perfetto per dirvelo...abbiamo intenzione di sposarci – Dice Amane. Ecco, come mi aspettavo. Beh va bene visto che ormai siamo una famiglia. -Allora che ne dite...? –

-E' una bellissima idea – Dico sorridendo. Hiro non dice una parola per cinque secondi. Sembra molto stupito di questa notizia, probabilmente non si sarebbe mai immaginato che sarebbe arrivato il giorno in cui avrebbero deciso di sposarmi. Beh lui non è mai stato un tipo molto intuitivo o intelligente, quindi posso capirlo. Sarà lo shock del momento. –Già – Dice poi sorridendo. –Abbiamo già programmato quando fare il matrimonio e abbiamo anche pensato alle decorazioni, alla musica, al buffet e alle persone da invitare...ecco qua – Dice mia madre porgendoci davanti un catalogo con diverse decorazioni. Ci spiegano tutto quello che avevano intenzione di fare e chiedono anche i nostri pareri. Io e Hiro approviamo tutto ma mi sembra un po' titubante e preoccupato. Non l'avevo mai visto così. Forse è ancora sconvolto ma credo che la sua reazione sia un po' esagerata... -Questo era tutto. Grazie veramente per il vostro supporto. Vi vogliamo bene! – Conclude mia madre. Poi io e Hiro ritorniamo in camera mia. –Ora mi spieghi che hai? – Gli chiedo. –No, niente tranquillo! –

-Io sono tranquillissimo ma tu no –

-Ma perché sono l'unico ad essere sorpreso? –

-Perché io già me l'aspettavo. Abitiamo tutti nella stessa casa, mi pare ovvio che vogliano sposarsi. Poi non cambierà molto, vivremo sempre allo stesso modo –

-Hai ragione, tanto anche se i nostri genitori si sposeranno non significa che dovremmo per forza sentirci parenti... -

-Beh, in realtà tecnicamente sì. Siamo già come dei fratelli, proprio come ha detto tuo padre prima. E' così che funziona –

-No, chi l'ha detto? Non esiste una legge del genere –

-No, però non serve che esista una legge per capire una banalità del genere. Perché questa cosa ti dà così fastidio? Se ti sto antipatico dimmelo subito –

-Non è così, e lo sai. Ma davvero tu mi vedi solo come il tuo fratellastro? –

-Eh? Che intendi dire? –

-No, niente...ora vado ad allenarmi in camera mia – Dice con fare dispiaciuto. Sembra che io l'abbia ferito in qualche modo, ma non capisco come.

Il pomeriggio del giorno successivo...

Oggi è l'ultimo giorno di marzo e da domani sarò uno studente universitario. Ho paura perché vorrà dire che dovrò condividere una camera con quello che sarà il mio compagno di stanza. Io non prendo subito molta confidenza con le persone che non conosco, non sono come Hiro. Poi spero che non russi perché sennò non riuscirò a dormire. Mi comprerò dei tappi per le orecchie per sicurezza. Poi magari puzza o è il classico ragazzo che si porta a letto tutte le ragazze della scuola e io non riuscirò a dormire per i traumi. Da quel che ho capito il fine settimana chi vuole può tornare a casa quindi bene. Comunque oggi ho preferito stare a letto tutta la mattina a pensare. E' dalla conversazione che ho avuto con Hiro ieri che non ci parliamo. Certo abbiamo cenato insieme, ma poi basta. Spero che oggi non sia così suscettibile. Ora ho intenzione di cercare maggiori informazioni riguardanti la mia scuola per capire quali sono i vari corsi.

STEPBROTHERSDove le storie prendono vita. Scoprilo ora