Prologo

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Pov Ariel
Mi chiamo Ariel  Anderson, ho 17 anni, abito in un piccolo paesino al confine con il Canada, vivo con mia zia, siamo sempre state solo io e lei, le devo tutto. 

Questo che sta per iniziare sarà l'ultimo anno di scuola. La mia amica Cheryl, che conosco dal primo anno di liceo, è come una sorella per me, la adoro con i suoi capelli rossi e gli occhi azzurri è stupenda, mentre io sono bionda ho gli occhi verdi, alta 1,70 e ho un fisico a pera.
Io e lei siamo completamente diverse, lei è un spirito libero mentre io tendo a chiudermi in me stessa, ma lei riesce sempre a comprendermi e a capirmi come nessun altro riesce a fare. Tengo a lei più di ogni altra cosa.

Poi c'è il ragazzo con cui mi frequento da alcuni mesi. Gioca a basket, infatti questo sport è il motivo per cui ci siamo conosciuti, un pallone che ti arriva in faccia non si dimentica, soprattutto l'imbarazzo che ho provato dopo ciò, sentendo alcune ragazze ridere dell'accaduto. Lui si era avvicinato per scusarsi e abbiamo parlato un po', poi nei giorni a seguire mi ha chiesto di uscire e così è iniziata.

Fra pochi giorni comincerà la scuola ed alcuni ragazzi hanno pensato bene di organizzare una festa in mezzo al bosco prima che inizi
Jake: piccola vieni qui vicino al fuoco si sta benissimo
Faccio per avvicinarmi a Jake quando Cheryl si avvicina a me dicendo
Cheryl "scusa ma deve venire un'attimo con me"
Neanche il tempo di chiederle qualcosa che mi prende per il braccio e mi trascina con se
Io " torno subito" dico a Jake
    

Pov ...
Mi presento sono Clayton, ho 30 anni, anche se ne dimostro 20, sono l' alpha del branco dei Red Moon.
Nel mio branco oltre i lupi, ospito anche alcune streghe e umani che reputo degli esseri troppo deboli ed indifesi.
Mio padre mi lasciò il branco quando ero ancora molto giovane per via della morte prematura di mia madre. Lui non riusciva più ad essere lucido, ecco perché mi diede tutto e se ne andò.
Ogni tanto viene qui a trovarmi ma non rimane mai troppo a lungo.
Questo ha segnato la mia vita. Ho dovuto dimostrare al mio branco, che ero degno di essere il capobranco, nessuno si fidava di una persona così giovane, le mie mani si sono sporcate di sangue, anche innocente e di questo non ne vado fiero, ho dovuto farlo.

Mentre ero immerso nei miei pensieri, fissando un punto fisso fuori dalla finestra, sento bussare alla porta
.... "Alpha ci sono degli umani vicino al confine del nostro territorio, che facciamo?"
A quella notizia mi sentivo irrequieto e non ne capivo il motivo, non era la prima volta che succedeva che dei ragazzini ubriachi fossero vicino al mio territorio
Io " rimanete nei dintorni a sorvegliare la zona, non avvicinatevi e non fatevi vedere"
Detto ciò il mio beta annuisce, ed esce ad eseguire i miei ordini.
Decido di alzarmi e andare a fare una doccia.

Pov Ariel
Io " Cheryl allora?? Vuoi spiegarmi"
Mi prende le mani e inizia a ballare con me
Cheryl" nulla volevo stare un po' con te mi sei mancata"
Io " ma se ci siamo viste ieri, è successo qualcosa?"
Lei mi fa no con la testa e continuiamo a ballare.

Un po' stanca decido di andare da Jake , che povero era rimasto lì da solo, faccio un segno a Cheryl facendole capire che vado da Jake, mi giro per andarmene, mi incammino quando sento alcuni urli fin troppo familiari, mi giro verso di lei e noto che un ragazzo alto la sta trascinando via, corro verso di lei, prendo il braccio della mia amica e la tiro verso di me, lui mi nota e mi "ringhia"?
Ma che cazz* e mi spinge via. Prendo la prima cosa che mi capita in mano in questo caso una birra mezza vuota e gliela spacco in testa e lui come se gli avessi fatto il solletico mi guarda ancora più incazzato di prima e i suoi occhi ora sono gialli ma come è possibile..
Mi giro intorno cercando aiuto ma  nessuno sembrava intenzionato ad aiutarci.
Questa volta il ragazzo mi spinge via facendomi cascare a terra e accidentalmente mi ferisco la mano con la bottiglia che avevo spaccato sulla sua testa, lui approfitta di ciò per trascinare via Cheryl.
Non so come, non so cosa, forse per via dell'adrenalina, mi sono alzata e sono corsa verso di loro, ma in un'attimo non c'erano più, erano spariti. Grido e chiamo il suo nome, ma a vuoto, cerco di tornare indietro in cerca di aiuto ma ahimè mi sono persa ed è anche buio. La mia amica è nelle mani di uno sconosciuto dagli occhi gialli..

𝕄𝕪 𝕄𝕒𝕥𝕖Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora