parte 7

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Mi giro e davanti a me c'è Jake che mi guarda con fare interrogativo
Jake" dove stai andando con quella valigia?"
Non so come rispondergli a questo punto, cosa dovrei dirgli? Che me ne sto andando per vivere in mezzo ai lupi, ma prima che io possa pensare altro sento la voce di Clayton e una presenza al mio fianco, era Clayton che mi aveva raggiunta.
Clayton" non sono affari tuoi"
Jake " tu sei quello di stamattina!!"
Io" forse dovremmo parlare, ma ora non è il momento adatto Jake"
Jake " non è il momento adatto" ripete le mie stesse parole con una risata sarcastica
Jake " sono il tuo fottuto ragazzo, ma di che diamine stiamo parlando"
Prima che possa dire altro, Clayton inizia a ringhiare, mi giro verso di lui spaventata, gli tocco il braccio piano per attirare la sua attenzione su di me, infatti si gira verso di me e mi fa
Clayton " sali in macchina"
Io " Clayton andiamo insieme"
Clayton " ho detto SALI IN MACCHINA" mi dice marcando le ultime tre parole.
Io " ti prego stai calmo"
Jake " ma tu chi diavolo sei per dirle quello che deve fare"
Io " Jake ti prego, ti devo delle spiegazioni lo so, ma ora veramente non è il momento vai via"
Jake " stai scherzando spero..."
Io " no" dico in tono basso, ma lui riesce a comprendere lo stesso quello che ho detto, mi guarda un'ultima volta con una rabbia cieca, si gira e se ne va. Tiro un sospiro di sollievo, ma dura poco, non capisco per quale motivo Clayton sia così arrabbiato.
Mi giro verso di lui e finalmente andiamo in macchina. Il tragitto lo trascorriamo nel silenzio più totale, arriviamo alla casa branco, parcheggia e scendiamo, mi porta dentro e mi fa vedere una camera che è molto vicina alla sua, non dico accanto perché la sua sta un po più in là, ed è l'unica camera lontana dalle altre.
Mi lascia li e se ne va senza salutarmi, mha e chi li capisce gli uomini o dovrei dire i licantropi. Poso tutte le mie cose nei vari cassetti e nella cabina armadio che è vuota si può dire, dovrei fare shopping.
Decido di andare da Cheryl a cercare di tranquillizzarla un po', povera di sicuro crederà di essere impazzita, non che io non lo pensi ancora di me stessa. Cerco di trovare la camera dove si trova Cheryl e dopo un po' di corridoi riesco a riconoscerla, la porta è stata aggiustata. Busso e ad aprirmi viene il rapitore, che guardo con sguardo tra minaccioso a pauroso per una sua possibile reazione, questa volta non c'è Clayton a proteggermi, oddio ultimamente lo sto nominando sempre più spesso ma fa che... no impossibile.
Mi ridestò dai miei pensieri chiedo di Cheryl, che come nominata si affaccia da dietro la sua spalla alzandosi in punta di piedi.
Io " Chery"
Cheryl " Ariel"
Fa per venirmi incontro quando il rapitore fa per bloccarla, ma poi si fa da parte, al che rimango scioccata da questo suo cambiamento. Lui mi ricorda quei cani, che si tengono stretti i propri giochini tra i denti. Ecco nella realtà non c'è tanta differenza no?
Ritornando a noi, io e Cheryl ci abbracciamo. Rispetto a questa mattina, che sembrava senza speranza ora la vedo un po' piu radiosa.
Cheryl " ma che ci fai ancora qui"
Io " non ti lascio qui da sola Cheryl, dove sei tu, ci sarò sempre anche io"
Cheryl" mi sei mancata tanto, ma dovresti andartene" dice sussurrandomi all'orecchio.
Io " Cheryl, nessuno ti farà niente qui, so tutto di loro e se tu vorrai ascoltarmi, ti spiegherò tutto.
Cheryl " Enric mi ha già raccontato tutto"
Io " ah, meglio così allora"
Cheryl si gira verso di lui
Cheryl" vorrei rimanere da sola con la mia amica"
Enric mi guarda, e come se non potesse fare altrimenti le dice di sì.
Io " ti porto al terzo piano alla zona bar, li a quanto ho capito non ci va tanta gente, potremmo parlare in totale tranquillità"
Cheryl annuisce e così ci dirigiamo al 3 piano, ci sediamo su delle poltroncine davvero comode e iniziamo a parlare
Cheryl" lui dice che sono la sua compagna, ma io non provo la stessa cosa Ariel"
Io " non so ancora bene come funzioni cioè, fossi in te non saprei davvero come comportarmi"
Cheryl " lui dice di amarmi, ma l'amore non lo rinchiudi, lo lasci libero, io mi sento in gabbia qui dentro, voglio la mia libertà"
Io " Cheryl non so come aiutarti, magari cambierà, potrei chiedere a Clayton di parlargli"
Cheryl " chi sarebbe?"
Io " l'alpha"
Cheryl " sbaglio o non può essere chiamato a nome dagli altri ma solo da quelli più vicini a quanto mi ha detto Enric.
Io " non saprei, anche se fosse, più volte l'ho chiamato con il suo nome, se dovesse dargli fastidio me lo direbbe
Cheryl " ma non sarai mica la sua compagna vero?
Io " COSA, ma cosa vai a pensare!!"
Cheryl " bhe da come ne stavi parlando

Cheryl stava per dirmi altro, quando veniamo interrotte da una donna, che ci dice che la cena è quasi pronta. Ci alziamo da quelle poltrone per poi andare verso la sala pranzo.

Il giorno dopo

Apro gli occhi e la prima cosa che vedo è la finestra, mi alzo e mi preparo, oggi devo parlare a Clayton della scuola, non possiamo saltarla, io e Cheryl potremmo perdere l'anno, in più devo parlare con jake, anche se la comparsa di Cheryl a scuola farebbe scalpore, come potremmo spiegarlo e inoltre cosa dovrei dire poi a mia zia. La confusione aleggia nella mia mente. In tutto ciò ho finito anche di prepararmi, ho indossato un jeans a vita alta non troppo aderente, una maglia con lo scollo a barchetta da mettere all'interno del jeans di colore bianco e un paio di scarpe basse. Ho lasciato i capelli sciolti sulle palle, mi trucco solo con un po' di mascara e correttore, per poi mettere il labello sulle mie labbra leggermente screpolate.
Esco dalla mia camera e mi dirigo verso la cucina dove incontro Clayton
Clayton " buongiorno"
Io " buongiorno"
Clayton " come hai dormito?"
Io " bene grazie, ma in realtà sono sorti altri dubbi"
Clayton " ne possiamo parlare più tardi se vuoi, ora fai colazione"
Io " è la mattina che ti fa questo effetto?"
Clayton alza un sopracciglio e mi guarda con fare interrogativo
Io " è da ieri che sei scontroso, da quand-
Clayton " è il tuo ragazzo quello"
Io " non saprei come spiegarlo in realtà"
Ad un tratto il bicchiere che aveva tra le mani esplode, il succo al suo interno macchia il pavimento insieme ai vetri.
Mi avvicino di corsa a lui
Io " oddio, fammi vedere la mano"
Clayton stringe la mano e la porta in basso"
Clayton" non è niente"

Pov Clayton
Cerca di prendermi la mano, ma io la sposto più volte
Ariel " non essere stupido"
Io " Come?"
Mi finisce addosso con tutto il suo corpo poggiato sul mio. Solo la Dea sa di quanto avessi bisogno di questo contatto. Mi distraggo e lei riesce a prendere la mano e ad aprirla, nel frattempo le avevo poggiato un braccio intorno ai fianchi e l'avevo stretta più a me, ma lei non sembrava essersene accorta in un primo momento.
Mi prende l'altra mano e mi trascina vicino al lavabo, apre l'acqua, prende la mia mano ferita e la mette sotto.
In realtà noi guariamo abbastanza velocemente, ma questo lo tengo per me per ora, mi piacciono le sue attenzioni. Riguardo la mia mano e mi torna in mente il motivo per cui sono ferito. Quel lurido ha toccato le labbra della mia compagna, e se l'avessero anche... No no no no non è possibile. Lei è soltanto mia.
I miei occhi si riempiono di rabbia, strappo la mia mano tra le sue e me ne vado via.

Arrivo in camera mia e lei mi segue, non faccio in tempo a chiudere la porta, che ci mette un piede in mezzo.
Ariel " perché stai facendo così, sei hai cambiato idea sulla mia permanenza qui, dillo senza problemi."
Io " diamine no"
Ariel" fammi entrare allora Clayton"
Io " voglio stare da solo Ariel"
Sembrava essersi arresa, ma fa una domanda che mi lascia interdetto
Ariel " sono la tua compagna?"
Ariel spinge la porta aspettandosi una mia risposta, entra e chiude la porta dietro di lei. Viene verso di me
Ariel " allora, lo sono?"
Io " cosa ti aspetti io dica"
Ariel " la verità ovviamente"
La guardo ancora cercando di comunicargli con gli occhi tutto l'amore che provo per lei, mi avvicino a lei sempre di più, fino ad essere ad un palmo di distanza, le prendo il viso con una mano, pronto a essere schiaffeggiato per quello che sto per fare e la bacio, le nostre labbra si toccano, le nostre anime si sfiorano, i nostri cuori si uniscono e diventano uno solo o almeno è quello che provo io, sono pronto ad essere rifiutato da lei, ma contro ogni aspettativa lei si alza sulle punte dei piedi, mi butta le braccia al collo e approfondisce il nostro bacio che man mano diventa sempre più passionale. Ci stacchiamo per riprendere fiato, soprattutto lei.
Ariel " ma quindi"
Io " non lo capisci da sola" le dico sussurrandole all'orecchio
Ariel " voglio sentirmelo dire da te"
Io " sei la mia compagna Ariel"
Ariel " e questo che significa?"
Io " che sei solo mia, ti proteggerò sempre, ti darò tutto il mio amore, tutto ciò che è mio è tuo, sarai la mia Luna e la Luna di questo branco"
Ariel" mi sento stordita"
Io" vieni qui" dico tirandola verso di me e stringendola tra le mie braccia"
Ariel" Clay dobbiamo parlare"
Io" più tardi parleremo, ora voglio stare qui con te, senza nessuno che ci disturbi".

𝕄𝕪 𝕄𝕒𝕥𝕖Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora