parte 9

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Pov Ariel
Clayton fa per avvicinarsi a noi, io mi avvio verso di lui, quando all'improvviso vengo presa da dietro per la maglia e sbattuta in faccia al muro da Jake, che cerca di palparmi, ma penso non abbia neppure visto che infondo al corridoio ci fosse Clayton, che in un attimo gli è addosso e mi libera dalla presa di Jake.
Inizia a colpire Jake, per poi buttarlo a terra e colpirlo sempre più forte.
Mi avvicino a Clayton e gli prendo il braccio con il quale stava continuando a colpire il corpo di Jake ormai senza sensi.
Ariel: "COSI LO UCCIDI"
Nel frattempo stavano iniziando ad uscire dalle classi alcuni alunni per via del rumore.
Ariel:" dobbiamo andarcene, ti prego"
Gira il suo sguardo verso di me, si alza e mi guarda, gli prendo la mano e lo invito a correre via di li, per non avere ulteriori problemi. Arriviamo alla macchina senza troppi problemi, mette in moto e andiamo.

Pov Clayton
Quel verme schifoso, chissà cosa le avrebbe fatto se non ci fossi stato.
Ma come le è venuto in mente di parlare con uno così, io l'avevo avvisata e non mi ha voluta ascoltare.

Arriviamo di nuovo a casa, scendo dall'auto e mi dirigo verso il mio ufficio senza aspettarla. Cosa credeva che sarebbe successo, si vedeva lontano un miglio che non era uno normale. All'improvviso, cambio direzione e mi dirigo verso il campo dove i miei uomini si stanno allenando, guidati dal mio secondo in comando. Cerco di distrarmi per non fare una strage, man mano ci riesco, anche se il mio pensiero fisso rimane sempre lei. Lei che invade costantemente la mia mente, i miei pensieri e i miei sogni.

#Dopo qualche ora#

Vado verso la mia camera entro, vado per dirigermi in bagno quando sul bordo del letto trovo seduta Ariel. La rabbia di questa mattina passa, ma questo non glielo dico.
La guardo in viso e noto i suoi occhi spenti che mi guardano tristi. No cavolo piccola, non guardarmi così che sento i sensi di colpa divorarmi poi.
Ariel" scusami, non avrei voluto metterti in quella situazione.
Si alza dal letto e si dirige verso di me.
Clayton" tu non lo vedrai più sia chiaro, non voglio vederlo vicino a te o la prossima volta non mi ridurrò a qualche pugno"
Ariel" non ci sarà una prossima volta"
E per la prima volta è lei a fare il primo passo, si getta fra le mie braccia, in punta di piedi e mi bacia con passione, le sue mani finiscono sul mio viso, mentre io dopo essermi ripreso, rispondo al bacio con piu ardore, la stringo fra le mie braccia, deciso a non lasciarla andare. Inizia ad accarezzarmi il petto, le sue mani si spostano sotto la mia maglia, mentre le mie labbra sul suo collo dove decido di lasciarle qualche succhiotto, la prendo in braccio facendole incrociare le gambe dietro la mia schiena, mi dirigo verso il letto, la poggio sopra e mi sdraio su di lei, mantenendomi sugli avambracci per non pesarle addosso.
Man mano che ci baciamo, ogni pezzo di stoffa che separa la nostra pelle, vola giù dal letto, fino a rimanere lei in intimo e io completamente nudo. Inizio a scendere con le labbra sempre più giù,  fino ad arrivare al suo punto più caldo, inizio a toccarla li in quel punto e la bocca continua a dargli piacere, sempre più ansimi escono dalla sua bocca, è sempre più vicina all'orgasmo,lo sento e proprio sul più bello un bussare alla porta ci distrae. Ringhio infastidito e questo non fa altro che eccitarla di più. Continuo con il mio lavoro, ma un bussare alla porta ci disturba ancora una volta.
Clayton " diamine, chi è che mi disturba mentre do piacere alla mia femmina" dico sottovoce, ma lei è riuscita a sentirmi, infatti vedo un rossore invadere le sue guance. 
Lei si fa di lato e si siede sul letto. Ringhio ancora con fare arrabbiato, indosso un paio di pantaloncini e mi dirigo verso la porta.

Pov Ariel
Tutta rossa in viso mi chiedo chi diavolo ci abbia disturbato, vorrei ammazzarlo. Quasi non mi ricordo come siamo finiti su questo letto, ma non importa, io lo volevo più di ogni altra cosa. Mentre penso ciò, lui si alza rivolgendomi uno sguardo frustrato rivolto a colui che si trovava dietro la porta e penso che troverei lo stesso sul mio viso.
Clayton" Copriti"
Ariel " si mio Alpha" gli dico con fare provocatorio
Lui mi ringhia eccitato, nel mentre io mi alzo restando con il peso sulle ginocchia, il suo sguardo subito finisce sul mio seno che io lentamente copro con il lenzuolo.
Non so cosa mi succeda, non sono così io, o magari questo lato di me è sempre esistito, ma non l'avevo ancora scoperto.
Clay apre la porta ed esce fuori, rimanendo la porta socchiusa dietro di se. Mi alzo dal letto, prendo la sua maglia da terra e la indosso, subito sento il suo odore di pino invadermi tutta. Mi avvicino alla porta per ascoltare ma non riesco a sentire nulla. Dopo alcuni minuti rientra
Clayton " piccola, ho delle questioni urgenti da sbrigare, poi torno da te e riprendiamo da dove ci siamo fermati" dice facendomi l'occhiolino.
Ariel "è successo qualcosa di brutto?"
Clayton " no tranquilla piccola, sarò subito da te"
Ariel " va bene'

𝕄𝕪 𝕄𝕒𝕥𝕖Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora