parte 8

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Pov Ariel

1 settimana dopo

Questi ultimi giorni li ho passati con Clay a metà mattina lui ha i suoi impegni, poi l'altra metà la passa con me in palestra. Si, perché lui vuole insegnarmi qualcosa di autodifesa.

Ora mi sta aspettando in palestra, come i giorni scorsi scendo le scale e mi dirigo verso la palestra, apro la porta e quello che vedo mi fa innervosire..

Pov Clayton
Stavo preparando alcune cose per far allenare Ariel, quando arriva Sara, una ragazza che ha sempre avuto un debole per me, ma io ho sempre voluto aspettare la mia compagna.
Anche se non posso negare che ci sia stato qualcosa che si è ridotto solo al contatto fisico, infatti spero non si incontrino mai ,ma così non fu, anche  perché un momento dopo sentì l'odore di Ariel.
Sara: ehi, mi senti?
Non le rispondo troppo concentrato a guardare la mia compagna e sperare che non si faccia inutili paranoie per una persona che per me non conta nulla.

In tutto ciò mi ha toccato il braccio e il petto avvicinandosi fin troppo vicino, le afferrò il polso e glielo stringo
Io " stai al tuo posto" gli dico con la voce da alpha, lascio il suo polso e mi allontano da lì, mi dirigo verso la mia compagna che si era fermata sull'uscio della porta di entrata.

Pov luna
Vedo lui allontanarsi e venire verso di me
Io: ma chi è questa?
Clayton: che c'è sei gelosa?
Io: no
Clayton:allora posso andare da lei, non ti dispiace
Io: no affatto, ciao.
Apro la porta ed esco di li, sento dei passi e la porta che si chiude ancora.

Perché dovrei essere gelosa, ci siamo baciati solo una volta e poi io non lo conosco ancora bene, anche se lui dice che siamo compagni.

Perché sento questo fastidio allo stomaco se penso a quanto erano vicini, ok è bello non c'è dubbio, però non sono gelosa, sarebbe fin troppo presto provare queste sensazioni. Eppure dalla prima volta che l'ho visto ho sempre avuto questa complicità, con lui, credo sia normale la sensazione.
In un attimo è vicino a me, mi rinchiude tra lui e il muro.
Clayton: tutto di te mi fa impazzire, non potrei guardare altre ragazze, voglio solo te e nessun'altra. Hai capito?
Mi ritrovo all'improvviso senza fiato, invece di rispondere annuisco.
Clayton: andiamo a fare una passeggiata fuori."
Non so come, ma è riuscito a tranquillizzarmi solo con la sua voce, sono più tranquilla in sua presenza come se potessi sentire il nostro legame.
Mi prende la mano e andiamo fuori passiamo per la cucina,apre un'altra porta che ci conduce verso il retro della casa. Tutto è così bello qui, l'erba copre tutto, poco distante da noi iniziano ad esserci tantissimi alberi.
È ancora tutto così nuovo, pian piano sta diventando la mia normalità. A volte penso a come sia possibile tutto ciò? E se stessi sognando?
Di istinto mi do un forte pizzicotto sul braccio
No, ok non sto sognando, vengo distratta dalla sua voce, ma non capì cosa mi avesse appena detto.
Io" scusa puoi ripetere?"
Clayton" sei stupenda"
Io" ah, grazie"

Non mi ero nemmeno accorta di essermi fermata, Clayton si siede a terra vicino ad un albero e mi trascina con sé a terra, in mezzo alle sue gambe, con la mia testa sul suo petto.
Io" sei caldissimo, sembri una stufa"
Clayton" lo so ahahaha, non sentirò mai freddo. Sarò sempre qui a riscaldarti piccola.

O mio dio non può fare così, quel piccola all'orecchio è qualcosa di stupendo.
Rimaniamo una buona oretta li sotto, non parliamo di niente, rimaniamo li a goderci quel silenzio solo noi due.

Qualche ora dopo

Sono nell'ufficio di Clayton, rispetto alla calma di prima ora c'è una tempesta in corso.
Clayton" non se ne parla"
Io " non te lo sto chiedendo, ti sto solo informando"
Clayton " tu non andrai da nessuna parte senza di me"
Io " ma non dire cazzate, io andrò dove mi pare, tu non sei nessuno per dirmi cosa devo o non devo fare. Ti ricordo che ho deciso io di rimanere qui e come lo deciso posso anche cambiare idea"
Lui si avvicina sempre di più a me fino ad essermi di fronte, alto com'è sono costretta ad alzare il capo per poterlo guardare negli occhi.
Clayton "Che cosa hai detto?" Mi chiede con una calma agghiacciante. Il silenzio cala tra di noi e non riesco a proferire parola.
Clayton: " Che cosa hai detto" mi richiede con un tono di voce piu alto.
Io con una voce calma che non mi appartiene gli dico
Io " ti sto dicendo che io e Cheryl dobbiamo per forza di cose tornare a casa, non possiamo rischiare di essere rimandate, sarà solo un'anno, il tempo per fare l'esame, ma tu comunque non puoi fare cosi, sono una persona, non una tua bambolina da tenere in casa tua a fare la muffa. Non puoi costringermi a fare una cosa che non voglio fare, otterresti l'effetto contrario. Non è meglio invece discuterne da persone normali in modo civile, senza fare il maschilista, per favore?" Gli dico con un sorriso tirato. Visibilmente mi sembra più calmo dopo le mie parole, ma sempre contrario.
Clayton " va bene"
Io " davvero ?"
Clayton " si" dice in modo molto basso quasi a non volersi farsi sentire, ma io l'ho sentito eccome.
D'istinto mi butto tra le sue braccia e gli do un bacio sulla guancia, per poi allontanarmi.

𝕄𝕪 𝕄𝕒𝕥𝕖Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora