Richie Tozier è seduto sul suo letto, il libro in grembo, un nastro che suona dal suo stereo. I suoi compiti rimangono intatti sulla sua scrivania, questo libro che Eddie gli ha prestato sembra molto più importante di qualsiasi cosa la scuola possa insegnare.
All'inizio, Richie pensa che i ticchettii siano semplicemente parte della canzone che sta ascoltando. Non è raro per Echo & The Bunnymen inserire strani strumenti nelle loro canzoni, quindi non ci pensa troppo. Ma poi il tocco cresce e diventa impossibile per lui ignorarlo.
Con cautela, il ragazzo preme stop sullo stereo, seduto all'angolo del letto e aspettando che i rumori tornino nuovamente a farsi sentire. Alla fine, dopo un momento, il bussare alla sua finestra riprende, così Richie spinge rapidamente le tende da parte per essere sorpreso da un paio di occhi marroni bambi.
"Eddie?" chiede, aprendo la finestra. "Cosa cazzo stai facendo? Oh mio Dio, come sei arrivato quassù?"
"Volevo vederti" dice Eddie come se fosse ovvio. "Ti arrampichi sempre sulla mia finestra, ho pensato di cogliere l'occasione e di venire da te invece."
Richie sorride, appoggiato al davanzale che ha ancora uno stretto rapporto con le suole delle sue scarpe. Se guardi attentamente, puoi vedere tutti i segni sugli infissi delle finestre dalle volte in cui le sue converse hanno fatto il salto di fede giù nella terra sottostante. Ora, ecco Eddie, che fissa Richie come se fosse lui il motivo per cui la luna brilla.
"Beh, sono davvero onorato" sorride Richie. "Non fa freddo? Sei venuto a peidi? Se tua madre lo scoprirà?"
"Che importa?" chiede Eddie, con un accenno di quella familiare ribellione nella sua voce.
"Penso che sto iniziando a contagiarti, Eds" dice Richie scherzosamente. "Non stiamo diventando un po' troppo impertinenti?"
"Sta' zitto, non potevo aspettare fino al terzo appuntamento" Eddie afferra la parte anteriore della maglietta di Richie attraverso la finestra, trascinando il ragazzo verso il piccolo spazio tra loro.
Richie sente l'intera galassia in continua espansione. Si rende conto delle maree che si ritirano su Marte, può sentire gli anelli di Saturno e le radiazioni del sole aprirsi proprio nel suo petto. Diventa tutt'uno con l'intero universo infinito, e le supernove cosmiche lo abbracciano nell'allusione di due labbra ricurve come costellazioni. Eddie lo bacia e Richie sente il secondo Big Bang esplodere dentro di lui.
"Oh mio dio" Richie espira contro le labbra di Eddie, sentendosi come se non riuscirà mai a staccarsi. I suoi occhiali si intromettono, così mentre si raddrizza per spingerli sopra la sua testa, Eddie si china per intrecciare le sue mani con le rose che strisciano così in alto lungo il traliccio. Richie lo guarda nervosamente, dicendo "Stai attento".
Eddie lo guarda, alzando gli occhi al cielo verso Richie, anche se l'inversione di ruolo non passa indifferente per nessuno dei due ragazzi. È incredibile quanto drasticamente si siano persi in l'un l'altro, ma Richie sa che stanno cambiando in meglio. Questi due hanno migliorato il loro intero essere semplicemente conoscendosi, e Richie si chiede quanto sia stato fortunato ad aver incontrato qualcuno come Eddie Kaspbrak.
I suoi pensieri sono interrotti dallo scricchiolio del legno proveniente da sotto Eddie. Entrambi i ragazzi si fermano, la mano di Eddie congelata tra le rose, i loro occhi fissi l'uno sull'altro mentre hanno un milione di conversazioni silenziose con solo sguardi.
Richie alla fine dice "Non osare cadere."
Il graticcio di rose si spezza non appena le parole lasciano la sua bocca, Eddie cade troppo velocemente perché Richie lo afferri per le braccia. È accaduto in un batter d'occhio, e Richie non ha nemmeno il tempo di elaborare il ragazzo che cade da una finestra del secondo piano prima che Eddie urli dal dolore.
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mixtape
Teen Fiction"la musica mi fa sentire vivo, eds. così come te" reddie. traduzione di @tatelandgon