3 giugno
Era venuto giugno.
Le lezioni di scuola si erano sospese fino a settembre,lasciando spazio al caldo estivo.
Quella mattina i ragazzi di Plumfield avevano preso un treno diretto verso Summer Side,la città dove era situata la prestigiosa Silver Hills Internetional School.Quel giorno i loro amici Emil,Jack e Ned avrebbero dovuto affrontare l'esame di ammissione alla scuola.
I compagni che non dovevano sostenere l'esame gli rivolgevano ogni due per tre occhiate per controllare se per lo meno stessero ancora respirando.
Jack stava con gli occhi fissi sul libro dei suoi appunti per ripassare.
Ned invece teneva gli occhi sbarrati e non batteva le ciglia dall'inizio del viaggio.
Emil camminava avanti e indietro per il loro vagone senza trascurare di esternare i suoi sentimenti.
"MI SENTO COME LACERATO DA MILLE SPADE...NAN,CONTROLLAMI LA PRESSIONE,È SICURAMENTE BASSA!"diceva agitato.
Tuttavia la Signorina Manferma non si lasciò persuadere e ammonì l'amico:"La pressione bassa ti verrà a forza di sprecare le tue energie nell'inutile azione di girare per il vagone".
"SIGNORE MIO!Sto sudando,ma ho freddo: STO SUDANDO FREDDO!"continuò lui,lasciandosi scappare una risatina isterica,accorgendosi della"battuta" che aveva fatto.
"Dopo questa mi posso buttare dal treno!"dichiarò Daisy.
"Ragazzi,guardate fuori dal finestrino,il cielo è grigio,credo che inizierà a piovere"fece notare Nat.
"Non ce la cerchiamo,dei ragazzini in giro per la città bagnati fradici e in cerca di un riparo non sono proprio una bella prospettiva!"disse Daisy.
"CI MANCHEREBBE ANCHE!"Urlò Emil.
"Ragazzi, devo dirvi una cosa..."confessò Stuffy.
"Ti è venuta fame,non è così?"azzardò Tommy.
"Perché pensate sempre che ogni volta che parlo è per dirvi che ho fame?????!"protestò Stuffy.
"È cosi,vero?"disse Demi.
"Sì,è così..."cedette Stuffy.
Passarono venti minuti.Si erano fatte le 10:20.
All'improvviso si sentì un boato.
"Oh no...." sussurrò Demi.
"QUELLO ERA UN TUONO??!!"sbraitò Emil.
"No,Emil,probabilmente il treno trasporta della merce e..." inventò una scusa Tommy, per evitare un'altra crisi di nervi.
"QUELLO ERA UN DANNATISSIMO TUONO!!!!"Continuò lui.
"Senza troppi giri di parole,sì, quello era un tuono e non so proprio come faremo se il temporale non dovesse finire prima delle 3 di questo pomeriggio" comunicò Nan.
"PERCHÉ?????PERCHÉ TUTTE QUANTE A NOI????IL MIO ANGELO CUSTODE È PER CERTO ANDATO IN PENSIONE!!"si disperò Emil.
"Se per questo anche gli angeli custodi di quei SANTI dei tuoi amici!"sottolineò Tommy.
"Siamo caduti in disgrazia, è destino!"si aggiunse alla crisi Ned.
"Questo è un giorno maledetto,non ci sono altre spiegazioni!"disse poi Jack cadendo nella disperazione dei suoi compari.
"Manteniamo la calma,è possibile che tra un'ora massimo finirà"disse Daisy.
Quell'ora passò guardando le goccioline che colavano dal finestrino,sperando finissero.
Il temporale,però, sembrò peggiorare sempre di più.
Ad un tratto il controllore,entrò con urgenza nel vagone e annunciò :"Si avvisano i passeggeri che il livello delle condizioni atmosferiche è critico,perciò il treno aumenterà la velocità,in modo da arrivare in tempo breve a destinazione"e il signore lasciò il vagone,diretto a quello successivo.
A quell'annuncio perfino la seria Nan andò in confusione.
"In che senso livello critico???!"chiese angosciata.
"SIGNIFICA CHE È PERICOLOSO!"Esclamò atterrito Stuffy.
"PERCHÉ NON ABBIAMO ACCETTATO L'ACCOMPAGNAMENTO DI FRANZ!!!???"piagnucolò Emil.
"Forse perché TU volevi dimostrare di essere responsabile?!"gli ricordò Tommy.
"Manteniamo la calma e decidiamo cosa fare"provò a ragionare Daisy.
"TU DICI SEMPRE DI MANTENERE LA CALMA!!!"disse Emil.
"Qualcuno deve pur rimanere lucido e ragionare in situazioni come queste!"si difese lei.
"Daisy ha ragione, bisogna pensare a cosa fare!"le diede ragione Tommy.
"Grazie! Allora, il treno considerando dove siamo per arrivare a Summer Side impiegherà circa 10 minuti. Arriveremo in stazione e poi ci conviene prendere una carrozza, però c'è un problema, la carrozza non potrà portarci fino alla Silver perché non abbiamo con noi abbastanza soldi"
"QUINDI IN PRATICA SIAMO SPACCIATI?"chiese Emil.
"Non esattamente.I soldi bastano a farci portare nel centro città"
"E poi che facciamo?"chiese ansiosa Nan.
"NON LO SO!"disse spaventata Daisy.
"Ragazzi,il treno si sta fermando!"fece notare Demi.
"Oh mio Dio!Ma perché nelle nostre borse non abbiamo messo un'ombrello!"si lamentò Nan.
"Forza,scendiamo dal treno!"prese il comando Tommy,che guidò i suoi compagni fino all'uscita della stazione.Da lì in poi salirono su due carrozze,data la numerosità.
Le carrozze li portarono,sotto loro richiesta,fino al centro della città.
Camminarono sotto la pioggia e decisero di fermarsi al bar più vicino di cui il nome era"Blue star".
Vi entrarono.Era molto carino. La carta da parati azzurro chiaro e il parquet bianco gli davano un aspetto elegante e raffinato.
Daisy e Nan si imbarazzarono molto per il fatto di entrare in un bar come quello bagnate e con i capelli fuori posto.
Tutti li guardavano con uno sguardo stranito e confuso.
Poi una signora si alzò e si avvicinò a loro.Quando fu abbastanza vicina da poterla osservare in viso a Daisy parve un viso familiare.
"Ragazzi!Che cosa ci fate qui??!"chiese la signora sbalordita.
Poi Daisy si ricordò. Era Sallie Moffat,una cara amica di sua madre.
"Signora Moffat,che piacere vederla!"esclamò Daisy,che nonostante le condizioni non dimenticò le buone maniere.
"È un piacere anche per me, ma che cosa fate qui?"
"Beh,alcuni nostri amici devono affrontare l'esame per essere ammessi alla Silver Hills Academy. Noi li abbiamo accompagnati,solo che adesso non sappiamo come arrivare alla scuola,per via del temporale."spiegò tentando di rimanere calma Daisy.
"Oh santo cielo! Che situazione! A che ora si svolgerà l'esame?"chiese la signora Moffat.
"Alle 15,signora"rispose Nan.
"Perfetto! Sarete ospiti nella mia tenuta! Non lascerò mai i figli di Meg e i ragazzi di Jo in queste condizioni!E niente ma!"impose Sallie.
"Signora Moffat,è molto gentile,ma non vorremo causarle disturbo..."iniziò Daisy.
"Schiocchezze! È da tempo che volevo vedervi!"rispose la signora Moffat,che subito dopo li trascinò nella sua ENORME carrozza,così grande che riusciva a contenere tutti e 10.
I ragazzi entrarono nella casa.
Era grandissima e si notava che era stata costruita recentemente.
"Venite, il pranzo è servito!"li incitò Sallie a sedersi a tavola.
"Signora,ci rivolgete troppe premure!" Disse Tommy,che pensava davvero quello che aveva detto.
"E tu sei il figlio dei Bangs? Sei proprio un bel giovanotto!La tua è una carissima famiglia!"lo elogiò Sallie.
"La ringrazio molto,signora" disse Tommy.
"Ditemi un po',chi deve fare l'esame??"domandò la signora Moffat.
Emil,Jack e Ned alzarono le mani.
"Buona fortuna!Da ragazza ho sempre voluto entrare in questa scuola,ma i miei genitori hanno ritenuto che era meglio di no e a me andava bene così"rivelò Sallie.
Finirono di pranzare e la signora Moffat telefonò a Meg per avvisarla che i ragazzi si trovavano con lei e che avrebbe provveduto a tenerli sani e salvi.
"Signora Moffat cosa posso fare per sdebitarmi?"chiese Daisy,grata per quello che aveva fatto per loro.
"Gradirei moltissimo sentirti suonare Daisy,tua mamma mi ha raccontato della tua passione e da quel momento è un mio desiderio" rispose Sallie.
"È un piacere, ci metterò tutta me stessa!" Acconsentì Daisy.
Così la signorina Brooke iniziò a suonare e impegnandosi davvero,decisa a non venir meno delle aspettative.
Terminò il brano.
"Daisy!Hai talento, nessuno mi ha mai emozionato così tanto suonando!"si complimentò la signora Moffat.
"Ne sono felice,signora Moffat!"rispose pacata Daisy.
"Oh santo cielo,mancano dieci minuti alle tre!Correte in carrozza,dirò al cocchiere di portarvi alla Silver!"
"Grazie per l'ospitalità,signora"dissero tutti in coro. Dopodiché salirono in carrozza,diretti alla Silver.
14:55
Scesero dalla carrozza. Erano arrivati.
Tutti si fermarono ad ammirare la struttura. Daisy e Nan se ne innamorarono. Desideravano con tutto il cuore andare lì.
Emil,Jack e Ned seguirono,assieme a tutti i ragazzi del loro corso,l'istruttore.
Un'ora dopo uscirono con il volto sollevato.
"Come è andato?"domandò Nan,che non aveva intenzione di sopportare altre crisi isteriche dovute alla Silver.
"È stato per tutti e tre semplice come bere un bicchiere d'acqua!"comunicò Emil.
"Misericordia!Se non lo avete passato giuro che vi annego nel lago con le mie stesse mani!" Avvisò Daisy.
"Tremo all'idea!" Rispose Emil.
"Ora forza, torniamo alla carrozza della signora Moffat,deve portarci alla stazione per tornare a casa!"disse Nat.
19:00
Alla stazione di Concord trovarono Silas,che li riportò a Plumfield.
Aprirono il portone di casa e vi trovarono tutte le famiglie.
Rimasero strabiliati.
"Eccoli!"disse la mamma di Tommy.
"Raccontateci tutto per filo e per segno!"ordinò Meg.
I ragazzi raccontarono tutte le vicende di quella asfisiante giornata.
"Oh per Giove! Dei ragazzini in una grande città sotto una tempesta di livello critico!"esclamò la signora Jo.
"Dobbiamo tutti ringraziare la signora Moffat!"disse la mamma di Stuffy,la signora Cole.
Seguì una cena abbondantissima, dato che anche Asia era stata in pensiero per tutta la giornata.
Conclusa la cena i ragazzi salutarono le loro mamme e andarono a dormire,stanchi morti.
Le signore rimasero ancora un po' a Plumfield e risero dell'accaduto dimenticandosi completamente dello spirito da mamme preoccupate che avevano fino ai cinque minuti precedenti.SPAZIO AUTRICE
Hi guys,spero che il capitolo vi sia piaciuto!!
I ragazzi di Plumfield sono andati a Summer Side,ovvero la città dove è situata la Silver Hills,per accompagnare Emil,Jack e Ned che invece hanno affrontato l'esame di ammissione per entrare nella scuola.
Questo capitolo mi piace particolarmente,infatti era già pronto( e questo è il motivo per cui ho aggiornato dopo solo un giorno).
Se avete qualche consiglio da darmi,dite pure.
Detto questo,vi mando un abbraccio grande❤🌼Rachele
STAI LEGGENDO
Piccoli uomini
FanfictionUna fan fiction sul libro dopo "Piccole donne crescono". Jo gestisce il collegio di Plumfield e il suo è un collegio un po' particolare. I suoi ragazzi hanno personalità e caratteri diversi, ma trovano sempre il modo di andare d'accordo.La protagoni...