Daisy
16 settembre
Fine dell'estate.
Ha un suono sgradevole questa frase,ma purtroppo è così. Fine di un'estate stupenda,a partire dal viaggio in Olanda,dal sole,dal tempo passato insieme alle persone che mi rendono felice... a settembre,questo mese è solo l'inizio di un'altro anno.
Con questo mese finisce un periodo e ne inizia un altro,uno fatto di tante responsabilità,quali per esempio lo studio e la preparazione all'esame di ammissione per la Silver Hills.
Da domani tornano le lezioni con lo zio Fritz,interminabili e stancanti,ma interessanti e necessarie.
Questi sono alcuni dei miei tanti pensieri di questa settimana.
In questo momento sono nel mio letto,le lenzuola in cotone leggero e la finestra spalancata per il caldo mi mancheranno,quando sarà inverno.
Probabilmente dovrei vestirmi e scendere a fare colazione,saranno già tutti pronti.
Contro ogni mia aspettativa in soli 15 minuti mi sono lavata e vestita.
Mi chiedo dove si sia cacciata Nan,stamattina non era nel suo letto.
Scendo le scale ed entro di corsa nella sala da pranzo.Come sospettavo sono già tutti ai loro posti.
"Un certo Vulcano oggi ha fatto tardi..."mi rimprovera zia Jo.
"Scusa zia,troppi pensieri per la testa"mi giustifico.
"Goditi il sonno finché puoi,amore di zia,e da domani non potrai più..."ammicca lei.
Mi affretto a prendere posto.
"Non si usa più augurare il buongiorno,Daisy?"domanda Emil ferito.
"Hai ragione,buongiorno a tutte signorine.Vi trovo incantevoli stamani"rispondo io.
"Mai quanto te,Vulcano" ammicca Emil.
Gli tiro una gomitata e lui si zittisce all'istante.
"Sorellina,gossip del giorno:Franz si è innamorato"mi rivela Demi.
"Oddio e chi è la fortunata?"chiedo immediatamente,queste notizie mi sconvolgono sempre.
"No nessuno,era solo per svegliarti,sembravi in un'altro mondo"dice tranquillamente mio fratello.
Una gomitata anche a lui farà più che bene.
"Ci siamo svegliate male oggi,Belle?"chiede Tommy con un sorrisetto irritante.
"Ne vuoi una anche tu?"lo sfido.
"No grazie,non posso competere con te"risponde.
"Risposta esatta".
Iniziamo a mangiare e all'improvviso dalla porta spunta una Nan decisamente in condizioni discutibili,ha il vestito tutto sporco e i capelli bagnati.
"Santo cielo bambina,cosa ti è accaduto?"domanda Asia non distogliendo lo sguardo dal suo vestito candido ora sporco di terra.
"Oh niente,stavo lavorando alle mie erbe medicinali,e poi sono caduta"dice lei con noncuranza mentre si siede alla mia destra.
Io la guardo e rido.
"Ridi pure... tanto questo vestito era tuo!"insinua.
"Pazienza,si lava.Emil corri a prendere la macchina fotografica!!!!"ordino.
"EMIL SE TI ALZI DA QUELLA SEDIA TE LA SPACCO IN TESTA!"lo minaccia Nan.
"Allora vado io!"dico alzandomi.
Nan così mi tiene dal braccio e io cado a terra.
In un primo momento sono tentata di ucciderla ma poi la tiro giù con me e scoppiamo entrambe a ridere.
"Beh,che dire il buongiorno si vede dal mattino"commenta Nat guardandoci.
Continuiamo a fare colazione civilmente questa volta e poi usciamo tutti insieme in giardino.
Come ha detto la zia Jo,godiamoci tutto questo finché possiamo.
Sono sicura che proverò nostalgia per queste giornate con i miei amici all'aperto,senza doversi equipaggiare per il freddo.
Mi siedo con Nan,che si è data una ripulita,sotto il tronco di un albero.
Osservo i ragazzi giocare a calcio e non posso fare a meno di notare tutti i loro cambiamenti fisici,grazie a Dio solo quelli,perché tanto con il cuore saranno per sempre dei bambini.
Sono tutti diventati più alti,decisamente troppo,fanno sentire me e Nan delle pulci.
Stuffy è dimagrito in modo impressionante,scommetto che la povera signora Cole ne soffre molto.
Emil mantiene il solito comportamento da gentiluomo-marinaio,l'unica differenza è che adesso questo ruolo sembra calzargli a pennello,già piango al pensiero che tra soli due giorni ci lascerà per andare alla Silver,studierà nautica,perfettamente imprevedibile, no?
Nat sembra un angelo incantatore,gli occhi azzurri e gelidi,i capelli biondi che lasciano dubitare le sue origini,le mani e il fascino da musicista.
Il mio gemello assomiglia sempre di più a papà,le braccia forti e sicure,il viso duro ma buono e la mente assetata di sapere.
Infine c'è Thomas Bangs,Tommy il combinaguai,così come qui a Plumfield si è soliti chiamarlo.
È abbastanza sapere che è quello che più osservo?No?Allora vi accontento.
Tommy ha preso il vizio di essere eccessivamente particolare,tanto che non sono solo io a guardarlo troppo,è un po' tutto il mondo.
Ha il portamento imponente ma giocoso,lo sguardo buffo e profondo,il sorriso gentile e ammaliante,e i lineamenti delicati ma ribelli.
Per descriverlo uso più spesso la parola "ma",è un modo utile a far comprendere le sfaccettature della sua personalità.
Da un lato rimane lo stesso Tommy di sempre,scherzoso e intelligente,dall'altro ci sono nuovi tratti,la sua aurea ammaliante e forte.
Direi che ora posso fermarmi,troppe analisi.
Concludo questo discorso informando il pubblico che questo cambiamento dei ragazzi così precoce,ha contribuito a un'eccesiva fama e ad un uso spropositato dei loro nomi nelle conversazioni femminili fuori da Plumfield.
Le mie riflessioni vengono interrotte con l'impatto del pallone sulla mia pancia.
Non urlo. Ma mi contraggo per il dolore.
Tutti corrono immediatamente da me.
"Chi è stato?"chiedo.
Tutto tace.
"Non mordo mica.Forza,chi è stato?"provo a convincerli.
Nessuna risposta.Si guardano tra di loro sconcertati.
Mi pare di capire che nessuno vuole farsi avanti,quindi dovrò capirlo da sola.
Li guardo uno ad uno con i miei occhi indagatrici.
Ed un dettaglio si fa strada nel mio cervello.
Demi non mi guarda nemmeno,sembra trovare più interessante l'erba del prato.
Ecco il nostro colpevole.
"Demi,perché non guardi in faccia la tua sorellina?Non posso essere così brutta,d'altronde siamo gemelli"lo interrogo sorridendo spietata.
Lui alza lo sguardo.Si,è stato PALESEMENTE lui.
"Sei stato tu".
Lui annuisce.
"Tranquillo,sarò coerente con quello che ho detto prima,ti perdono".
Lui sembra sollevato,infatti mi dà un bacio sulla guancia e si incammina insieme agli altri per tornare a giocare.
Tuttavia io mentivo,come ha potuto credermi?
Gli scenziati si sono dimenticati di recuperare il pallone,il quale è nelle mie mani.
Quando finalmente si rendono conto della sua mancanza,il tempo di girarsi,che il pallone torna da loro volando,fino a colpire i ginocchi di Demi e farlo piegare in due.
"AVEVI DETTO DI AVERMI PERDONATO"mi urla.
"È quello che ho fatto.Ma la tentazione quando ho visto il pallone era irresistibile"spiego sorridendo.
Tutti ridono.
"Amico, come hai fatto ad essere così stupido da crederle?"lo schernisce Emil.
"EFFETTIVAMENTE NON DOVEVO FIDARMI"conviene lui.
"Sarebbe stato meglio se avessi confessato"gli dico.
"Pardon mademoiselle"si scusa lui.
Poi mi alzo e lo raggiungo.
Gli dò a mia volta un bacio sulla guancia,che sta a significare la pace.
Lui annuisce e poi Tommy mi passa la palla,come per chiedermi di giocare.
Io la tiro a Nan e la partita continua.
Così giochiamo,come un gruppo di amici l'ultimo giorno di estate.
Giochiamo quella che probabilmente sarà la nostra ultima partita tutti assieme,con quei tre mascalzoni della Silver che andranno incontro ad un nuovo mondo.
L'ultimo rigore ad opera di Tommy centra la porta,determinando la vittoria della nostra squadra.
Tommy corre ad abbracciare Demi,Nat e Stuffy.Un gesto così semplice che nasconde un significato così profondo.
Basta pensare a questo,dopo un successo la prima cosa che fa è correre incotro ai suoi amici.
Sono così felici insieme.
Amo Plumfield,ma amo ancor di più i legami che si sono creati qui dentro,mantengono vivo questo posto.
Come al solito,resto nella mia bolla di pensieri,dimenticandomi del mondo circostante.
Infatti sobbalzo quando sento la mano di Nat toccarmi la spalla.
"Non so se essere offeso per il fatto che guardi più Tommy che me"mi dice.
Le mie guance si tingono di rosa e il mio sguardo va verso il basso.
Già non va bene che io lo guardi così tanto,figuriamoci che gli altri se ne accorgano.
"Non stavo guardando solo lui,riflettevo sulla vostra amicizia"preciso.
Lui mi guarda e ridacchia,però penso che abbia capito.
"Che ne dici di chiaccherare un po' solo io e te?"mi chiede sornione.
Annuisco sorridendo.
Ci sediamo sotto lo stesso albero dove io e Nan eravamo prima della partita.
Nat è il mio migliore amico.Essendo simili riesce a capire sempre come mi sento,cosa provo o cosa sto pensando.
Credo che sia stata anche la musica a legarci.
Per lui la musica quando ancora non faceva parte di Plumfield e suonava con suo padre,era l'unico spiraglio di luce ad illuminare quei sentieri tristi e bui,che sembravano essere solo vicoli ciechi nella strada principale del suo cammino.
"Allora,com'era l'Olanda??Ne hai parlato molto con gli altri,ma voglio sentire come la descrivi a me"mi chiede.
Mi fermo per un'istante a riflettere.
L'Olanda era stupenda. Ma non è questo quello che vuole sentirsi dire.
"Alcune cose non si possono raccontare,si devono vedere.Per esempio,se io vedessi una fata e te la descrivessi,cosa potrei dire per farti capire esattamente com'era?".
Lui mi guarda e alza le spalle.
"Te lo dico io,nulla. Questo perché la tua immaginazione creerà un'altra fata,diversa da quella che ho visto io.Noi essere umani abbiamo la capacità di interpretare le cose a modo nostro.E questo è un dono bellissimo".
Mi piace parlare con Nat perché con lui le parole viaggiano da sole.
Di solito questi ragionamenti contorti li faccio con Tommy,strano quanto me,però come ho detto prima Nat mi capisce e sorride semplicemente,soddisfatto della mia risposta.
"E tu? Cosa devi dirmi?"gli domando curiosa.
Sa benissimo di cosa parlo.
"Non so a cosa ti stai riferendo"pronuncia con finta distrazione.
"Si che lo sai.Solo che non vuoi parlarne,quindi va bene,non insisterò"dichiaro per tranquillizzarlo.
"Non è che non voglio parlarne,è solo che non saprei cosa dire"ammette.
"Sfogati e basta,non devi dire niente di concreto,puoi anche buttare fuori parole non collegate tra loro,che però ti aiuteranno"dico.
"Ecco,diciamo che non so come gestirla.Lei è interessante,e non nel modo in cui lo sei tu,perché anche tu lo sei,solo che quel tuo modo riesco a capirlo,invece lei,Ellen,lo è in modo diverso,che non conosco affatto"si spiega.
"Il mio modo lo capisci perché è pressappoco lo stesso del tuo,il suo invece ti è nuovo e ti piace tanto"rispondo.
"Il fatto è che questo non mi spaventa,anzi mi sembra normale.Ancor di più perché lo sentono anche altri miei amici."continua lui.
"Allora non c'è il bisogno di parlare,lei ti interessa,tu interessi a lei e tra qualche anno vi sposerete,fine della storia"concludo ridendo.
Lui ridacchia e alza gli occhi al cielo per la mia ironia.
"Piccoli angioletti,mamma Bhear ha chiesto la nostra presenza!"ci chiama Emil.
Nat ed io ci destiamo,pronti a seguirlo.
Entriamo nel salotto,ormai luogo indiscusso per le comunicazioni.
Mi accomodo beatamente vicino a Nan.
"Bene,ecco tutto,i Pringle ci hanno invitati a cena.Sembra che vi abbiano preso in benevolenza dopo ciò che avete fatto per impedire il matrimonio di Pressley"annuncia la zia.
"E dobbiamo andarci a forza?"domanda scocciato Dan.
"Temo di si. È scortese rifiutare,e poi vedetela come l'ultima occasione mondana prima della scuola.Vi permetto di andare solo per la disponibilità dei Pringle"risponde lei.
"Mamma Bhear,a dirla tutta mi interessa ben poco delle occasioni mondane"commenta impertinente Tommy.
"Tommy ne sono a conoscenza,ma non sta a te decidere"lo richiama severa la zia.
"Ragazzi,a momenti tre piccoli pargoli lasceranno il gregge,sarà come una cena di arrivederci"mormora comprensiva Asia.
Tutti sbuffiamo.Per quanto sia contenta del favore verso Pressley,sarà difficile sopportare le due figlie minori.
"La cena è stasera?"chiede Nan.
La zia Jo annuisce.
"Fantastico,così saremo stanchi domani mattina e lo zio si arrabbierà con noi,perché non riusciremo a seguire le sue lezioni"dico infastidita.
"Daisy...non sarete stanchi,la cena finirà presto e poi verrà anche Ellen"mi rimprovera per poi aggiungere un sorrisetto.
Vabbè dai,se ci sarà Ellen potrebbe non essere così male.
Anche Nat sembra rallegrarsi,guarda caso.
"Susu piccoli monelli,tornate alle vostre occupazioni e poi tra esattamente due ore preparatevi per la cena"dice Asia con fare sbrigativo e spingendoci verso la porta.
Non finirò mai di stupirmi per la forza da colosso di quella donna.
"Felice di sapere che non ti piace averci tra i piedi,Asia"ironizza Tommy.
"Fa silenzio,insolente di un Bangs!"lo ammonisce lei tirandogli le orecchie.
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Piccoli uomini
FanfictionUna fan fiction sul libro dopo "Piccole donne crescono". Jo gestisce il collegio di Plumfield e il suo è un collegio un po' particolare. I suoi ragazzi hanno personalità e caratteri diversi, ma trovano sempre il modo di andare d'accordo.La protagoni...