LARA'S POV
17:35
Lo aspettavo, ammetto che ero in ansia ma devo anche confessare che non vedevo l'ora di vederlo, mi mancava il suo viso perfetto e il suono della sua voce.
I miei pensieri e le mie paranoie vennero interrotte dal suono del campanello.
Mi avvicinai, guardai dall'occhiello e lo intravidi con un mazzo di rose rosse in mano.
Aprii la porta e i nostri sguardi si intrecciarono non appena si incontrano.
-Hey ciao Nicolò, da quanto tempo- dissi cercando di sembrare il più calma possibile.
-Ciao, mi sei mancata tanto Lara, questi sono per te: da quel che ricordo le rose rosse sono il tuo fiore preferito- disse Barella mentre lo facevo accomodare e lo ringraziavo del pensiero con un sorriso da ebete stampato in volto.
Ci sedemmo sul divano e dopo qualche istante di silenzio proferì parola.
-Inizio io Lara, non voglio farti perdere tempo ma voglio cercare di sistemare quello che posso e voglio essere con te il più sincero possibile.-
-Ti ascolto, credo di meritare delle risposte-
-Il problema di tutto sono sempre stato io, tu con i tuoi difetti sei la donna perfetta mentre io, io sono solo un codardo.
Ti ho mancato di rispetto e ti ho lasciata piangere il giorno del tuo compleanno.
Non me lo perdonerò mai.
Quello che chiedo a te è di perdonarmi, non voglio costringerti a frequentarmi ma perlomeno di non reputarmi un mostro-
-Nicolò io non ti reputo un mostro, o meglio all'inizio era ciò che pensavo di te ma attualmente sono serena e non ho voglia neanche di essere arrabbiata...sono solo confusa e soprattutto ferita perché davvero io non riesco a capirti.-
-Voglio darti una spiegazione, voglio aprirmi con te ma davvero, fidati se ti dico che non è facile-
Vidi i suoi occhi diventare lucidi e una lacrima scendere veloce sulla sua guancia.
Senza pensarci mi avvicinai a lui e gli accarezzai lo zigomo asciugandoglielo, mi prese la mano e iniziò a parlare.
-Sono sempre stato un ragazzo insicuro, non sono mai stato in alcun gruppo alle superiori, ero solo e mi dedicavo esclusivamente agli studi.
Nonostante questo però guardavo gli altri ragazzi della mia età che si divertivano e facevano esperienze...mi sentivo solo e inutile.
Ero inoltre innamorato di una ragazza, Chandra.
Era bellissima, con i suoi capelli corvini e gli occhi di ghiaccio.
Lei non era una stronza fighetta come le altre, lei era...era l'emblema della dolcezza e della semplicità, era proprio come te, Lara.-
Nicolò iniziò a piangere e sentii i miei occhi pizzicare, nonostante ciò continuò con il suo racconto.
-Non so come e grazie a che cosa Chandra iniziò a darmi attenzioni e da lì a poco ci mettemmo insieme...furono i mesi più belli quelli con lei, mi fece riscoprire me stesso e credo di aver fatto lo stesso io con lei.
Arrivò però una stupida sera, era un 24 maggio e l'avevano invitata ad una festa organizzata da alcuni ragazzi "popolari" nella mia classe.
Lei era stata invitata ma era convinta di non voler andare, non amava le feste e la confusione e a dir la verità neanche io.
Non so cosa mi prese, forse essendo stato escluso da ogni tipo di evento avevo visto quell'occasione come un modo per farmi conoscere e pregai Chandra di venire con me, di accompagnarmi nonostante lei più volte avesse detto no.
Mi accontentò e quella fu l'ultima sera che passai con lei.-
Ero impietrita dalle parole di Nicolò, non sapevo in che modo comportarmi ma sentii un vuoto crescere dentro di me, lo abbracciai.
Si stese con la testa sulle mie gambe e iniziai ad accarezzargli i morbidi capelli mentre lui riprese il suo discorso.
-Ovviamente avevamo litigato e lei era solita affrontare ogni cosa buttandosi a capofitto nell'alcol. Verso ormai le 3 del mattino iniziai a cercarla, era tutta la sera che la vedevo solo di sfuggita e si era fatta ormai ora di tornare a casa. La cercavo per non permetterle di guidare dato che immaginavo le sue condizioni.
Passai quasi un'ora a cercarla quando poi la sua migliore amica Tanya mi disse che era andata via. Su tutte le furie urlai contro Tanya per averla mandata da sola in auto e proprio quando stavo per uscire mi arriva una telefonata.
Era morta, morta in un incidente stradale per guida in stato di ebbrezza e se è successo è solo ed esclusivamente a causa mia-
-Nicolò non dire così, non è colpa tua, è stato un incedente e gli incidenti possono capitare quindi ti prego non addossarti una colpa che non è tua.-
La mia voce era spezzata e le lacrime abbandonarono anche i miei occhi.
Lui si alzò da sopra del mie gambe mi guardò intensamente.
-Sai Lara, lei era come te. Dolce, solare, premurosa e soprattutto umile. Io ti ho lasciata quando ho capito di amarti, quando ho capito che i tuoi occhi sono quelli che voglio vedere al mattino appena sveglio, quando ho capito che tu sei la donna che voglio affianco. Ti ho lasciata perché non posso permettermi di farti soffrire, io non me lo perdonerei ne ora e ne mai.-
Presi il suo viso tra le mani e lo guardai negli occhi, cercando di trasmettergli la sicurezza che in quel momento gli mancava.
-Nicolò, io ti amo e ti amerò sempre, più di ogni altro uomo, sei tu quello che voglio e non mi frega di ciò che potrebbe succedere, l'importante è che stai con me perché la tua presenza mi rende la donna più felice e fortunata al mondo.-
Detto questo lo baciai e lui subito ricambiò facendo diventare il bacio sempre più passionale.
Mi tolse la maglietta e iniziò ad accarezzarmi la pelle lasciando degli umidi baci su di essa, il suo tocco mi era mancato.
Finimmo in camera da letto e facemmo l'amore.
Non sesso, noi facemmo l'amore.SPAZIO AUTRICE
Hey, hey, nuovo capitolo tutto per voi.
Direi che parla da solo...posso dire solo di essere felice e poi per il resto lascio a voi i commenti ❤️.
Credo che ci siano degli errori ma sto scrivendo post seconda dose di vaccino all'una di notte...sono pazza lo so.
In ogni caso evidenziatemi gli errori e fatemi sapere cosa ne pensate e cosa vi aspettate dai prossimi capitoli.
Un bacio.
~mads.
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Nicolò Barella | Instagram
FanficLara Bentancur, modella e sorella del famoso calciatore della juventus Rodrigo Bentancur si innamora di Nicolò Barella, affascinante centrocampista dell'Inter. ⚠️ Questa storia è COMPLETAMENTE frutto della mia immaginazione, non è stata creata per o...