Capitolo 5: Guardia del corpo

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TW: attacco di panico

La mattina arrivò prima che ce ne si potesse rendere conto. E con lei l'ora di andare a scuola.

Luz non poteva dire di non volerci andare, anzi, era sicuramente meglio che restare a letto tutto il giorno a pensare a cosa sarebbe potuto succedere invece di ricordare cosa fosse successo davvero, però, dopo la nottata precedente era stanca. Riaddormentarsi era stato difficile.

"Sicura di poterci andare? Sai che non succede nulla se salti un giorno, sì?" Chiese Eda osservando Luz correre avanti e indietro per la stanza in cerca di alcuni libri.

"No, voglio andarci." Replicò afferrando il libro di storia magica- che Eda chiamava "propaganda infantile"

"Come dici tu."

Prima che Luz aprisse la porta King le si parò davanti, nonostante con la sua piccola statura passò quasi inosservato.

"King? Ho scordato di salutarti?" Chiese la ragazza prendendo King in braccio.

"Oggi sarò la tua guardia del corpo!" Proclamò lui agitando un braccio in un gesto trionfale. E carino.

"La mia guardia del corpo... perché..."

"Per proteggerti, no? Nessuno oserà sfiorarti con il re dei demoni come guardia del corpo!"

Luz si lasciò sfuggire una risata, intenerita dal gesto che il suo amico aveva elaborato solo per farla sentire più al sicuro. E magari per rassicurare anche sé stesso, che Luz sarebbe stata bene.

Luz guardò Eda in cerca di approvazione e, come immaginava, non trovò nessun segno fosse contraria alla cosa. Certo se lo aspettava, ma era sempre meglio esserne sicuri.

"È molto dolce, ma non credo Bump sia d'accordo." Rifletté Luz guardando ora il pavimento.

"Sarò invisibile! Non ti accorgerai di me." Assicurò lui con un'espressione che era facilmente traducibile con una silenziosa richiesta.

Luz si arrese e fece segno al piccolo demone di entrarle nel cappuccio, come erano soliti fare quando King era stanco di camminare. La ragazza si girò un'ultima volta a guardare Eda.

"A dopo," disse facendo un cenno con la mano "uhm... salutami Lilith, se la vedi."

"Sicuro, piccoletta, buona scuola."

Luz annuì ed uscì senza dire altro.

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Il primo vero e proprio problema che si riscontrò avendo il re dei demoni come "guardia del corpo" fu all'ora di pranzo. Luz e i suoi amici furono costretti a mangiare fuori dalla mensa per evitare che King fosse notato da troppe persone.

Non era stato il pranzo di per sé il problema- Luz non mangiava mai il cibo della mensa, mentre Willow e Gus portavano almeno uno o due panini con la marmellata da dividere con la loro amica umana- bensì quello che era successo durante l'ora di pranzo.

Luz, Willow, Gus e King si erano sistemati sulle scale vicine all'aula di oracoli che portavano all'ultimo piano, non passava quasi nessuno di lì, e i pochi che potevano esserci erano normalmente studenti in cerca di un posto dove nascondersi per saltare le lezioni, perciò non avrebbero di certo fatto la spia a Bump.

Tutto era tranquillo, l'atmosfera era così familiare che Luz riuscì ad ignorare il senso di ansia e paura che le attraversava la colonna vertebrale ogni volta che uno dei suoi amici nominava qualcosa di lontanamente riferito a Belos o alla pietrificazione.

Sapeva di non poter evitare di parlarne, nonostante avrebbe davvero voluto. King, che la teneva attentamente d'occhio, aveva intuito qualcosa non andasse, il linguaggio del corpo di Luz era strano in certi momenti ma lui non sapeva spiegarsi quale fosse la ragione.

Till I can touch you // [LUMITY] // Luz x Amity // FANFICTIONDove le storie prendono vita. Scoprilo ora