TW: breve attacco di panico.
Luz Noceda. Meglio conosciuta come Luz l'umana ormai. Dopo aver salvato Eda, King e Lilith dalla pietrificazione sembrava che tutti si fossero improvvisamente accorti di lei, specialmente a scuola. Lo aveva notato fin da quando aveva ripreso ad andare a lezione, circa tre giorni fa, che gli studenti la guardavano in modo diverso, alcuni sembravano preoccupati, altri solo curiosi.
"Eda, sicura di sentirti bene?"
"Non preoccuparti, piccoletta, ho King e Lily in caso le cose si mettano male." Luz si accigliò in modo preoccupato "Ma non succederà, ora vai, farai tardi." Concluse spingendo la ragazza fuori dalla porta.
La discussione si ripeteva ormai da tre giorni, quattro con questo. Andava sempre più o meno allo stesso modo, Luz era davvero preoccupata di lasciare Eda da sola senza poteri, certo c'era Hooty, e con Owlbert poteva sempre volare via, ma proprio non riusciva a togliersi di mente l'immagine dell'Imperatore Belos. Aveva fatto diversi incubi le notti passate, più del solito, alcuni sembravano non avere senso, altri erano normali sogni con un forte senso di disagio che Luz non si spiegava. E poi c'era sua madre, la sognava sempre ma le ultime notti erano state particolarmente dolorose.
"Buona scuola, Luz! Hoot!" Esclamò compiaciuto il fidato demone difensore della casa del gufo.
"A dopo Hooty." Salutò Luz in maniera decisamente più calma del solito.
L'Hexside non era affatto lontana da casa, a Luz bastavano pochi minuti di camminata. Era impossibile arrivare in ritardo.
Ad aspettarla, davanti all'entrata, c'erano Willow e Gus, la prima intenta a leggere un manuale sulle piante esotiche delle Boiling Isles, il secondo sembrava praticare una coreografia assieme a due illusioni di sé stesso."Ehilà amici!" Salutò Luz, Willow si girò e disse qualcosa ma di colpo tutto era cambiato.
Per un istante Luz si trovò di nuovo nel conformatorio, davanti a lei Belos che la guardava indifferente. Allungò lentamente una mano verso di lei, Luz non sapeva cosa fare, non poteva muoversi.
"Eda!"
Appena riaprì gli occhi era tutto alla normalità ma i suoi amici la guardavano preoccupati, perché erano così alti? Oh. Era lei ad essere a terra. Cos'era successo? Dov'era Belos? Scattò in piedi prima che Willow potesse offrirle la mano e iniziò a guardarsi attorno in maniera ossessiva, la sua mano aveva inconsciamente afferrato alcuni glifi dalla borsa.
"Luz?" Gus si avvicinò provando a rassicurarla passandole la mano sul braccio ma appena la ragazza sentì il contatto saltò all'indietro.
"Luz, siamo solo noi, stai bene?" La voce di Willow calmò la giovane umana che ritrasse i fogli sistemandoli al meglio nella sua tasca.
"Scusate, succede spesso negli ultimi giorni, credo sia per la cosa della pietrificazione." Ammise Luz, le sue guance si arrossarono per l'imbarazzo di essersi comportata in modo tanto strano davanti ai suoi amici.
"Sicura di non voler tornare a casa?" Domandò Willow ancora preoccupata "Hai gridato il nome di Eda."
Lo aveva fatto? Non era mai successo prima, probabilmente. Non ricordava i suoi vari blackout per più di qualche minuto, erano solo flash del conformatorio, aver rivisto Belos era stato solo un caso eccezionale.
"Nulla di cui preoccuparsi, il mio cervello deve ancora realizzare che è andata bene, probabilmente crede ancora sia un sogno, tra qualche giorno andrà meglio." Assicurò lei con un sorriso sicuro.
Luz prese poi sottobraccio Willow e Gus trascinandoli entrambi nell'edificio. Avevano una giornata di studio e apprendimento davanti a loro.
La camminata fino agli armadietti fu più veloce del solito grazie al passo svelto che aveva adottato Luz, non era ancora suonata la prima campanella perciò non c'era bisogno di andare con tanta fretta, ma nessuno dei tre amici rallentò comunque il passo.
"Ma è un'umana quella?"
Luz si voltò all'istante, seguita da Willow e Gus, la ragazza che aveva appena fatto quell'osservazione aveva i capelli di una tonalità scura di fuxia, la sua pelle aveva un colore altrettanto particolare, tendente al rosa caldo. Era di schiena e sembrava stesse andando verso la classe di pozioni accompagnata da un'altra ragazza dall'uniforme dello stesso colore della sua.
"Boscha..." Mormorò Willow incrociando le braccia al petto.
"Oh, quindi è lei?" Commentò Luz cercando di cogliere più particolari nella figura che ormai stava svoltando un angolo.
"Meglio starle alla larga." Assicurò Gus assumendo una posa molto simile a quella di Willow.
"Non è strano?" Chiese Luz "Che si sia accorta di me solo ora, intendo." Aggiunse notando l'aria confusa dei suoi amici.
"Mh... la scuola è grande, probabilmente non ti ha mai vista prima," Ipotizzò Willow afferrando due libri dal suo armadietto "in fondo non sei qui da molto."
"Già... ma se non trovo un modo per tornare a casa..." S'interruppe bruscamente sentendo le parole rimanere incastrate in gola, il solo pensiero di non poter più rivedere sua madre le faceva venire le lacrime agli occhi.
"Luz..." Questa volta Gus si guardò dallo sfiorare Luz in qualsiasi maniera per non infastidirla.
"Scusate, è solo che... io..." Non riusciva ad articolare le sue preoccupazioni in alcun modo, prese a sfregarsi l'interno delle dita con il pollice cercando di calmarsi ma sembrava inutile.
"Non serve che ce ne parli ora, ti manca casa tua, è normale," iniziò Willow dando un sorriso compassionevole alla sua amica "però, se hai bisogno ci siamo anche noi."
"Sì, Luz, siamo tuoi amici." Aggiunse Gus in tono altrettanto gentile.
Luz sorrise e si lasciò anche scappare una risata afferrando i suoi amici e stringendoli come se potessero scappare da un momento all'altro. Sapeva che non era così, ma preferiva non rischiare. Willow e Gus ricambiarono subito, ricevendo sguardi confusi dagli studenti che passavano loro vicino in corridoio.
"Siete i migliori amici che potessi chiedere!" Esclamò dando un'ultima stretta a ad entrambi prima di liberarli definitivamente
"Oh accidenti!" Sobbalzò Gus sentendo la prima campanella annunciare l'inizio delle lezioni "Io vado, la mia classe è all'ultimo piano." Salutò scuotendo la mano in modo ben poco aggraziato prima di sprintare verso la scala del piano superiore.
"Posso lasciarti sola?" Chiese Willow in tono preoccupato tenendo la mano di Luz.
"Pft, non ho niente, vai tranquilla o farai tardi." Assicurò la giovane umana scuotendo la testa senza nessuna ragione. Willow sorrise e s'incamminò- a passo decisamente più calmo- verso la sua prima classe.
"A dopo, Luz."
"Ci vediamo in mensa!"
Luz non sapeva cosa le prendesse quel giorno in particolare. Forse non era nulla, anche a casa le capitavano quelle giornate dove si sentiva più triste o melanconica del solito, magari aveva letto troppe fanfiction la sera prima o magari il tempo non era soleggiato come avrebbe voluto, forse era inciampata su di una scarpa e aveva semplicemente deciso che quella non era una buona giornata. Non importava il motivo, importava il fatto che fosse normale. Avere brutte giornate non è strano o preoccupante. Doveva solo trovare qualcosa da fare il prima possibile per distrarsi dai brutti pensieri e presto se ne sarebbe dimenticata definitivamente. A quel punto avrebbe pensato a sua madre e a come creare un nuovo portale.
A/N: devo avvertire che, fortunatamente, non ho mai sofferto di PTSD perciò non posso descrivere i sintomi in maniera precisa, ho però avuto diversi attacchi di panico e, quando ne descrivo uno, mi baso principalmente sulla mia esperienza personale, perciò scusate se non sembra rappresentato a dovere. Sono disposto a ricevere critiche costruttive, anche in privato, perciò se qualsiasi cosa vi sembra sbagliato fatemelo sapere, grazie.
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Till I can touch you // [LUMITY] // Luz x Amity // FANFICTION
FanfictionUn'umana ha iniziato a frequentare l'Hexside? Nulla di cui Amity sia interessata, in fin dei conti quell'umana è letteralmente una criminale, e i Blight si affiliano solo a poche strege talentuose, non certo ad una come Luz Noceda. • DISCONTINUED (p...