Capitolo 12: "Fuga"

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 "And that second of a shooting star"

"E quel secondo di una stella cadente"

Trovarono i binari del treno senza troppi problemi. Il treno in sé era ancora ben lontano, dirigendosi verso di loro, così rimasero in attesa tra i cespugli. Sulla base della loro mappa, il treno era quasi certamente diretto verso Sapstra, se non immediatamente, poi alla fine, anche se non era diretto lì, era molto più veloce e più comodo di camminare. Ora, dovevano solo aspettare, e sperare che ci fosse un vagone aperto e che andasse abbastanza lentamente da saltare su.

Il treno sbuffò alla vista e l'intero corpo di Steve si sollevò con un sospiro di sollievo. Era un treno del legname, con vagoni da carico aperti, e il tempo rischioso significava che stava procedendo con cautela lungo i binari. Lasciarono passare i primi vagoni, guardando attentamente le persone, ma oltre ai conducenti davanti, il treno sembrava vuoto. Si precipitarono sui binari e Steve aiutò Fred e poi Tony a salire a bordo, correndo facilmente accanto al treno dal ritmo tranquillo.

Per la prima volta da molto tempo, viaggiare fu facile. Tony tirò fuori la sua mappa e sebbene non avesse le linee ferroviarie tracciate su di essa, tra loro tre, erano sicuri di essere diretti nella giusta direzione. Fred stimava che ci sarebbero volute circa 9 ore prima di avvicinarsi alla città, quindi si sdraiarono sul pavimento di legno del vagone e lasciarono che il costante crepitio ed il sibilo del treno li cullasse.

Steve si svegliò con Fred che gli scuoteva il braccio, e si sedette, seguendo la direzione indicata da Fred, per vedere, in lontananza, i tetti e le vette di una città che si avvicinava. Erano arrivati a Sapstra.

Svegliarono Tony e si precipitarono fuori dal treno prima che si avvicinassero troppo e rischiassero di essere visti. Camminarono per il resto della strada, cercando un posto sicuro dove Fred si potesse nascondere e loro potessero rannicchiarsi di notte. Non passò molto tempo prima che il luogo perfetto si presentasse. Solo circa un chilometro fuori dalla città, una fattoria fatiscente era stata chiaramente abbandonata per pascoli migliori, o forse un lavoro in città. La fattoria era completamente crollata, ma uno dei fienili era ancora forte e robusto, senza porte, ma con quattro solide pareti per tenere a bada il freddo.

Tony era ansioso di entrare in città e confermare che erano nel posto giusto, quindi lasciarono Fred a sistemarsi nella stalla e camminarono per il resto della strada verso la città.

Dovevano aver fatto degli errori di calcolo sulla data perché, con loro sorpresa, la Fiera degli Incontri era chiaramente già in pieno svolgimento. Le strade brulicavano di persone di tutte le età, tutti nei loro vestiti più luminosi ed eleganti. Decorazioni pendevano da ogni balcone, ringhiera delle scale e in ogni piazza pubblica risuonava della musica dal vivo. L'aria era colma di eccitazione e meraviglia.

Steve e Tony gravitavano naturalmente l'uno verso l'altro, le loro mani intrecciate tra loro in modo che non ci fosse rischio che si separassero nella folla pressante. Alla fine, svoltarono l'angolo e di fronte a loro, grande ed impressionante, c'era l'università, e sotto una cupola d'oro scintillante, la biblioteca.

Tony si strinse forte contro il fianco di Steve. Steve non riusciva a ricordare quando toccare Tony costantemente fosse diventato normale, ma il pensiero di lui che andava alla deriva era stressante. Erano stati così a lungo senza essere intorno ad altre persone che Steve si accorse che il suo occhio cadeva nervosamente al polso ogni paio di minuti, tirando la manica verso il basso per coprirlo, poi spingendola di nuovo su per assicurarsi che l'inchiostro non si stesse cancellando. Tony doveva averlo notato perché, alla fine, con un sospiro, cambiò lato, rilasciando la mano sinistra di Steve e afferrando invece la sua destra, tenendola ferma così che non potesse agitarsi.

Lost Together- Traduzione StonyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora