Lucas I - L'arrivo di Lady Layla

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Lady Giorgiana Blanche, figlia del conte George Howard e di Lady G. Dorothy Cavendish, era stata la prima moglie del duca. Il suo ricordo sopravviveva alle intemperie del tempo attraverso un quadro, che poteva essere ammirato sulla cima delle scale principali e che Lucas usava almeno una dozzina di volte al giorno.

Il giovane ragazzo riteneva che la sua giornata iniziasse e finisse non tanto quando si trovava a letto, bensì nel momento in cui, avvicinandosi alle scale, la scorgeva contemplando ammaliato il suo sguardo. In vita, doveva essere stata una donna meravigliosa, con i suoi occhi limpidi, la sua raffinatezza e la regalità aulica; era una donna i cui ordini sarebbero stati per lui un piacere poter eseguire.

La guardò timidamente anche quella mattina, ma nemmeno quel giorno avrebbe saputo dire cosa di quella donna gli ricordasse l'unico dei suoi figli che aveva potuto conoscere. Eppure c'era qualcosa, forse un segreto, in lei, nascosto chissà dove; e ogni volta si sentiva piuttosto frustrato nel non saperlo carpire. Discese le scale, dando un ultimo sguardo speranzoso dal fondo di queste. Sospirò quando quel viso gli rimase nuovamente silente e andò per la propria strada, conscio che aveva diversi impegni da sbrigare.

La festa per il fidanzamento del marchese e della contessina era imminente e c'era ancora tanto da fare. Per un lungo mese avevano dovuto sistemare e pulire ogni stanza in grado di soddisfare l'arrivo degli ospiti. I capitani, in anticipo su tutti, erano giunti ancor prima che febbraio finisse e avevano dato il via all'inizio di quel periodo che per Holker Hall sarebbe stato quasi una novità. Lucas non ricordava, infatti, un momento simbolico come quello. C'erano state molte feste, più intime e ristrette, sicuramente più gestibili, ma mai impegnative come quella occasione. Abituato con l'andirivieni segreto dell'ala da gioco, tutto questo gran da fare non lo aveva sottoposto a un carico eccessivo di pressione, ma sicuramente ne risentiva di stanchezza. Dopo aver ripulito da cima a fondo tutta Holker Hall, assieme alla servitù a disposizione, era passato alla sistemazione dei giardini che, con l'arrivo della primavera, avevano bisogno di potature e manutenzioni continue; fortunatamente per questo c'era Tyler e la sua passione per il giardinaggio.
Lucas aveva continuato a gestire gli ospiti, per qualsiasi loro necessità o desiderio, e le serate nell'ala ovest, benché più sporadiche, avevano compromesso le poche ore di riposo che aveva. Insomma, era impossibile, se non alla mattina e alla sera di fronte a quel dipinto, trovare un po' di pace.

Scese in cucina, dove trovò Joshua affaccendato nella preparazione di un dolce per la colazione. Le prime ore del mattino erano come il sereno prima di una tempesta. C'era la serenità al pensiero che tutti stessero ancora dormendo, ma era minacciata dall'inquietudine che il suono di un campanello improvviso potesse mettere fine a quella pace.

Il signor Wise, il cuoco ufficiale di Holker Hall, sopraggiunse dalla dispensa con aria distratta. Lucas lo seguì con lo sguardo avvicinarsi al tavolo in disordine tra diversi utensili da cucina, farine di ogni tipo, uova e latte.

«C'è qualche problema, Sir?»

L'uomo, destato dai meandri dei propri pensieri, sussultò appena cercando lo sguardo del ragazzo che gli si era rivolto. Sorrise, negando velocemente: «Temo solo non ci basterà tutto, qualcuno- sì, qualcuno dovrà tornare a Cark per comperare altra carne, altre verdure! Io- io non ho avuto margine di tempo per pensare a tutti- tutti i preparativi!»

Il cuoco, Mr Wise, sembrava essere invecchiato di dieci anni, a causa di tutte quelle preoccupazioni. Lucas non riuscì a rimanerne indifferente, benché sapesse di non avere modo per essere utile.

«Stilate una lista, signore. Ci penserò io a procurarvi ogni cosa» promise.

La prima campanella suonò attimi dopo: Lucas fece una smorfia quando capì che il duca richiedeva i suoi servigi nelle proprie stanze. Lo rendeva sempre nervoso stare in sua presenza. Così, carico della colazione che gli avrebbe servito direttamente nella propria camera, risalì le scale e la donna aristocratica, seppur in tacito silenzio, sembrò guardarlo come una madre comprensiva.

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