La cena era stata servita qualche ora più tardi.
In mancanza del duca, rintanato nelle proprie stanze con la scusa di una terribile emicrania, tutti avevano avuto il privilegio di sentirsi più disinibiti e meno propensi alle buone maniere. Certo, nessuno avanzò l'ipotesi di mangiare senza l'uso delle posate o, peggio ancora, parlare con la bocca piena – ad eccezione dei bambini, i fratelli di Frederick, che erano soliti dare spettacoli disdicevoli anche nelle cerimonie più ufficiali. Certamente, nessuno si scompose, privandosi delle scarpe scomode, nascoste sotto il tavolo, ma chiunque provò a non limitarsi se aveva voglia di dire qualcosa o di intavolare un discorso; e soprattutto, nessuno badò a preoccuparsi che esso fosse consono oppure no.
Bisognerebbe, però, essere precisi: questo accadde soprattutto dopo cena, quando un limitato gruppo di persone si spostò dalla sala da pranzo alla stanza adiacente, dove un salottino attorno al focolare accoglieva chiunque avesse avuto piacere di digerire facendo due chiacchiere; per coloro, invece, che non erano in vena di conversare, ma avevano necessità di alleggerire la pesantezza del pasto prima di andare a coricarsi, c'era un vasto tavolo da biliardo alle spalle del divano con cui giocare.
Il capitano Query, Jaycob e Frederick si erano sfidati a una partita a snooker, mentre Harrison Jailor faceva compagnia a una fin troppo silente Angie, rigorosamente accompagnata da Julia. In effetti, le due dame si erano comportate con reticenza fin dal loro ingresso nella camera in cui avevano cenato. Sebbene ci fossero state le buone intenzioni da parte della cugina di presenziare nello stesso luogo in cui era presente anche il marchese, visto i modi sfuggenti dei giorni precedenti, non appena Frederick aveva tentato un avvicinamento con la più innocua delle preoccupazioni, Lady Angelica aveva dimostrato tutto il suo malessere e la sua agitazione, tagliando corto qualsiasi tipo di approccio del cugino con la scusa di dover salutare i nuovi arrivati e rendersi disponibile come compagna di chiacchiere nell'attesa dell'inizio della cena. Per tale motivi, alla fine di essa, la stessa ragazza reticente aveva tentato la fuga verso le proprie stanze; era stata proprio Julia a convincerla a restare: «Dopotutto», la fermò con ragionevolezza, «finché ci sono così tante persone a circondarvi, non può mica pensare di proportelo con il rischio di far cadere in imbarazzo entrambi, no?»
Jaycob le aveva osservate più volte, come se entrambe ci tenessero a raccogliere l'attenzione su di sé, nel tentativo contrario di non farlo assolutamente, piuttosto che sulla vastità delle bellezze che li circondava in quella sala: le colonne in legno, intarsiate con un elegante intreccio, o le rifiniture in marmo del caminetto, per esempio, erano solo parte dell'arredamento che aveva lasciato chiunque senza fiato; ma i capitani, presi dai movimenti loschi delle due donzelle e dal chiacchiericcio infantile di Lady Kathleen, non sembravano interessati nemmeno alla storia della loro famiglia, raccontata in parte dalle raffigurazioni dei volti storici dell'aristocrazia inglese, appesi in delle cornici d'oro attorno a loro.
Jaycob credette veramente di aver udito male quando, passando al loro fianco in direzione dell'altra stanza, quella col tavolo da biliardo, le sentì parlare di una proposta imbarazzante. Optò con leggerezza, annebbiato mentalmente anche dal vino che aveva bevuto, per un fraintendimento. Perché, insomma, cosa mai avrebbe potuto proporre il cugino da sconvolgere e atterrire chi riconosceva da così tanti anni come una ragazza difficilmente impressionabile? Forse una serata insolita nell'ala ovest? Era assurdo, visto che alle donne di quella casa non era concesso entrare, ma forse l'unica accezione possibile a quella frase così astrusa, poteva essere questa. Jaycob non ci prestò nemmeno troppa attenzione, seriamente stanco e affaticato anche da quel temporale che probabilmente gli stava producendo un brutto malanno.
Lucas aveva raggiunto il gruppo subito dopo aver aiutato a ripulire la stanza in cui avevano cenato. Se ne stava immobile, in fondo alla sala, disponibile a qualsiasi richiesta, riempiendo di tanto in tanto i bicchieri di chi gli faceva cenno di voler bere ancora altro brandy; Tyler era stato messo al piano, per consolare gli animi di chi lo ascoltava suonare delle carezzevoli melodie e Lady Angelica era totalmente rapita dalle danze calmanti del fuoco davanti a lei.
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Personaggi in cerca di Voce
Historical Fiction1871. Attorno a Holker Hall si aggirano diversi personaggi in cerca di voce: c'è il marchese Frederick, costretto a sposare una donna che considera come una sorella, Lady Angelica; c'è quest'ultima che vorrebbe vivere libera di compiere le proprie s...