LA FINALE

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POV DI THOMAS:
Mi svegliai accanto a lei, di nuovo. Sinceramente non mi dispiaceva affatto. Eravamo stretti l'uno all'altra ed eravamo molto più vicini delle volte precedenti in cui avevamo dormito insieme. Mi venne in mente la prima volta, quando, a casa Måneskin, avevano programmato di andare in discoteca, ma nessuno di noi due c'era andato. Quindi lei era restata a farmi compagnia e, visto che aveva paura del buio rimase a dormire in camera mia, e fu così che non lavai più le lenzuola: adoravo sentire il suo odore così vicino tutte le notti. Quella sera le prestai anche una mia maglia, che da quel giorno in poi cominciammo letteralmente a "condividere". Dopo essermi perso un po' tra i miei pensieri la guardai. Sorrideva nel sonno, sembrava soddisfatta, chissà cosa stava sognando. Avevo due opzioni: potevo alzarmi (ma lei si sarebbe accorta della mia assenza perchè eravamo praticamente attaccati), oppure potevo rimanere lì, e svegliarla. Optai per la seconda scelta. Le poggiai una mano sulla guancia e sussurrai dolcemente.
"Ehi piccolina svegliati" Ci volle un po' prima che riuscissi effettivamente a svegliarla. Aprì gli occhi, quei suoi fantastici occhi in cui mi perdevo sempre mentre la guardavo. Le diedi un leggero bacio sulle labbra, anche se sembrava ancora un po' stordita dal sonno. Ci staccammo lentamente.
"Buongiorno amore" Sussurrai e sorridemmo. Mi passò una mano tra i capelli per scompigliarmeli, quel gesto mi rilassava sempre, mi faceva riaffiorare in mente i ricordi del giorno in cui Y/n era tornata a Roma, ed io la avevo portata al parco. Quello era il mio posto sicuro, e solo lei ne era a conoscenza, solo Y/n perchè mi fido ciecamente di lei.
"Buongiorno Thommy" Mi disse. Arrossii, mi piaceva quando mi chiamava così, e lei lo sapeva benissimo, probabilmente lo faceva per stuzzicarmi. Ci guardammo intensamente per vari minuti, mentre eravamo sempre appiccicati l'uno all'altra, avevo le farfalle nello stomaco. Quella volta fu Y/n a baciare me. Stavamo limonando, abbracciati... probabilmente se lo avessi saputo solo due o tre settimane prima non ci avrei creduto, e invece eccoci qui. Quel momento era magnifico. Improvvisamente sentii la stessa sensazione della sera prima, non avrei mai voluto che accadesse di nuovo, ma purtroppo successe comunque: mi eccitai (e non poco) soltanto con un limone. La notte prima era successo con un'abbraccio, non era una brutta sensazione (anzi, veramente il contrario), ma mi avrebbe messo in imbarazzo se Y/n l'avesse notato. Mentre mi perdevo in questa stupida paranoia sentii la sua voce.
"Thom, la porta è chiusa?" Mi chiese ancora con voce assonnata.
"Penso di sì, ieri sera l'avevi chiusa a chiave" Le risposi io. Solamente in quel momento cominciammo entrambi a ricordare in modo meno sfocato tutto quello che era successo la notte prima. Lei che si sdraiava sul letto, i baci, il limone e il succhiotto. Il succhiotto! All'improvviso Y/n sgranò gli occhi.
"Tho, il succhiotto, lo devo coprire" Disse sottovoce. E se non fosse riuscita a coprirlo cosa avrebbe fatto?
"Ci riesci da sola? Vuoi che ti aiuti? Non sono molto bravo con i trucchi ma mi sentirei in colpa se-" Mi interruppe mentre parlavo velocemente.
"Calmo amore, non ti agitare, al massimo troveremo un'altro modo, ma prima alziamoci" Ero preoccupato perchè non mi era mai capitata una cosa del genere. Non volevo staccarmi da lei, ma dovetti. Ci alzammo e, con i trucchi che aveva Y/n provammo a coprirlo. Fu più semplice del previsto, anche se gli altri avrebbero potuto farsi idee strane sul perchè fossimo in bagno insieme, ma sicuramente di questo non ci importava.

POV DI Y/N:
Adoravo quando Thomas era così carino con me. Si preoccupava per tutto, ed era una sua particolarità che mi piaceva. Andammo a fare colazione, erano solo le nove, quindi intorno al tavolo c'erano anche Vic, Ethan e Damiano.
"Siete pronti per stasera?" Chiesi a tutti, volevo evitare che qualcuno avessa un'attacco di panico venti minuti prima dell'esibizione.
"Ho un po' d'ansia perchè è la finale, ma mi passerà" Rispose Vic.

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A SANREMO
"Buona fortuna" dissi mentre vedevo il gruppo incamminarsi verso il palco con tanto di strumenti. L'esibizione fu fantastica, non era come le altre tre, era più "piena di energia". Erano tutti e quattro più carichi e spensierati, e si notava. Dopo essersi esibiti tornarono dietro le quinte correndo ed abbracciandosi l'un l'altro: ce l'avevano fatta, avevano concluso Sanremo. Avrebbero dovuto aspettare due o tre ore per sapere chi sarebbe stato il vincitore, ma a loro non interessava molto, gli bastava quello che avevano fatto. Arrivò il momento in cui stava per essere annunciata la classifica. Quando realizzarono che erano fra i primi dieci Vic diede un'urlo. Realizzarono di essere nella top tre, e probabilmente non c'era cosa che li avrebbe resi più felici in quel momento.
"Andiamo, sii" Disse Damiano incoraggiando gli altri ad andare sul palco con Ermal Meta, Fedez e Francesca Michielin, per capire in che posizione erano. Avevamo tutti dei sorrisi stampati che scorrevano da un'orecchio all'altro, se avessero dovuto vincere sarebbe stato fantastico.
"In terza posizione (un eternità di suspence) Ermal Meta!" Disse Amadeus. Da dietro le quinte diedi un urletto.
"A vincere la settantunesima edizione del festival di Sanremo sono i Måneskin!" Urlò Amadeus. Non ci potevo credere, avevano vinto, era successo davvero. Damiano ed Ethan si erano commossi, tutti e quattro si abbracciarono il più possibile. La prima a tornare dietro le quinte fu Vic che mi abbracciò il più forte che poteva.
"Abbiamo vintoo, A-BBIA-MO VIN-TO" Urlò. Ero felicissima per loro.

All'improvviso sentii qualcuno avvicinarsi, pensavo fossero gli altri per abbracciarmi, ma non feci in tempo ad alzare lo sguardo che mi si piombò addosso. Era Thomas, Thomas mi aveva baciata lì, di fronte a tutti.

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THOMAS RAGGI X Y/NDove le storie prendono vita. Scoprilo ora