Capitolo 13

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SCOTT'S POV
Mi sveglio di soprassalto sentendomi strano. Dev'essere per colpa di quello strano sogno. Si,ovviamente. Ho sognato che mi dichiaravo a Michelle e che lei ricambiava i miei sentimenti. Che cosa stupida! È talmente impossibile che sia successo. Richiudo gli occhi e mi giro su un lato,abbracciando il corpo caldo e morbido al mio fianco. Riapro gli occhi di scatto.
-Ma che cazzo..?-
La lieve luce della luna che entra dalla finestra e l'intontimento del risveglio non mi permettono di vedere chiaramente chi si trova nel mio letto. È senz'altro una figura femminile,mi dà le spalle. Ma chi può essere?
-Nnmm-
Inizia a muoversi lentamente,girandosi verso di me. Michelle.
-Scott? Che stai facendo? Dormi.-
Sono scioccato. Che ci fa lei... Aspetta. Aspetta aspetta aspetta. Non era un sogno. Lei,io,cioè,cosa? Ma come..? Ah! Adesso ricordo.. Michi si è fermata a dormire qui e Misha è venuta a dormire in camera mia. Ho il cuore a mille,come sarò riuscito ad addormentarmi ieri sera? Mi distendo piano e appena poggio la testa sul cuscino le sue esili braccia mi avvolgono,tirandomi vicino a sé.
Sento che le batte forte il cuore,è sveglia come me ora.
Sto per parlare,quando si sentono dei colpi ritmici sul muro. Tum Tum Tum. Io e Misha ci guardiamo negli occhi sgranati e dopo due secondi ci mettiamo a ridere. Quella è la parete comunicante con la stanza di Deryck.
-Oh mio Dio,non posso crederci.- ridacchia lei,la testa sul mio petto. Io,d'altro canto,sono molto più che imbarazzato.
-Ma cavolo. Fratellino dovevate farlo proprio adesso?- Sussurro esasperato. Michelle si irrigidisce,alza la testa per guardarmi meglio e mi dà un leggero bacio a stampo.
-Bhe,solo perché loro si stanno dando da fare non vuol dire che noi dobbiamo star qui a far niente..- Piccola maliziosa. Ma non posso cedere.
-No. Non riuscirai a farmi cambiare idea.-
Stringe gli occhi a fessura e fulminea si mette a cavalcioni sulle mie gambe. Non va bene. Non va per niente bene.
-Credi di essere tu a condurre il gioco? E no mio caro. Per farti cedere basterebbe un mio sguardo. E invece no. Voglio stuzzicarti fino a farti arrivare al limite e alla fine sarai tu a supplicarmi. Questo è tutto.- Batte due colpi sul muro e i rumori nell'altra stanza cessano immediatamente. Un sommesso "scusate" da parte di Deryck e un "fate piano" da parte di Michelle e tutto si conclude. La mia lei torna a sdraiarsi su un fianco ignorandomi e non mi resta che fare altrettanto. Io le donne non le capirò mai,parola di uomo.

Il mio sonno viene nuovamente interrotto,stavolta da urla arrabbiate provenienti dal piano di sotto. Michelle non è al mio fianco e la cosa mi mette molta ansia. Mi alzo di scatto,prendo una maglietta e corro ad aprire la porta.
-Allora?! Ti decidi o no a prendere le tue cose?- Un energumeno grande quanto un armadio grida contro Michelle,che a confronto sembra una formica contro un elefante.
-Ma la smetti di gridare? Sono le sette di mattina,maledizione. Sono riuscita ad arrivare solo da un paio di giorni e già mi stressi?-
Capelli scompigliati,faccia assonnata...non l'ho mai vista così piena di sonno come ora. Ok,magari di solito anziché alle sette si sveglia verso mezzogiorno,ma va beh.
Appena sente la porta chiudersi si gira e mi guarda,i suoi occhi si illuminano un poco e mi rivolge un sorriso timido.
-Buongiorno.- Con gli occhi fissi nei miei,allunga una mano verso di me,invitandomi a raggiungerla.
Scendo cautamente le scale e quando sono abbastanza vicino,intreccio le mie dita alle sue. Qualcuno nella stanza si schiarisce la voce,rompendo la magia del momento. Mish si ricorda improvvisamente che non siamo soli e arrossisce,cosa che credevo non avrei mai visto farle.
Incuriosito,squadro l'intruso e nella mia mente non fanno che accavallarsi domande su di lui.
-Scott,vorrei presentarti mio fratello maggiore Brad. Brad,lui è Scott...il mio ragazzo.- Mi giro a guardarla di scatto. D'accordo le ho confessato i miei sentimenti e lei mi ha detto che prova altrettanto,ma sentirselo dire fa un certo effetto. L'unica cosa che mi intimorisce un po',è che abbia scelto di approfondire la faccenda proprio davanti ad uno dei suoi fratelli,che oltretutto è un armadio a quattro ante. Ora è lui a squadrarmi. Ma io non mi faccio intimidire e gli porgo la mano.
-Piacere di conoscerti. Posso offrirti un caffè?- Lui esita qualche secondo,puntando i suoi vivaci e vigili occhi azzurri nei miei. Infine,prende la mia mano e la stringe,in modo stranamente civile.
-Piacere mio,accetto volentieri la tua offerta.- Più che accettare un caffè,sembra che debba dargli una buona ragione per non uccidermi ora. Ci spostiamo tutti e tre in cucina ed entrambi si siedono al bancone, in attesa. Ormai completamente sveglio e in allerta,preparo il caffè,lo metto in due tazze e ne porgo una a Brad,mentre l'altra la tengo per me. Poi mi sporgo verso l'altro e prendo il pacco delle brioches preferite di Michelle. Suo fratello mi guarda stranito.
-A lei niente caffè? È per caso finito?-
Non rispondo subito,ma prendo un bicchiere dalla credenza versandoci dentro un po' di coca cola e passo anche questo alla mia bambina.
-Non le piace. Preferisce la coca cola.- Mentre lo dico non guardo lui,ma lei. È nervosa. Non si capisce a primo impatto,ma non sta dicendo una parola e tiene lo sguardo basso. E soprattutto,non ha toccato cibo. Sono preoccupato,la sua famiglia è sempre stata un mistero per me è credo che sia perché per lei è un tasto dolente. Restiamo in silenzio finché la porta non si apre e appare Rick. Nel vederlo comparire Mish assume un'espressione sollevata e per la prima volta da quando mi ha presentato a suo fratello apre bocca.
-Deryck, lui è Brad. Vuole portarmi via.-

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