La stanza di un hotel

Cap.20

"Piccola ti prego"

"Cosa c'è Giuseppe?"

"Continua"

"Eh no. Qui comando io"

"Anita...."

Mi sveglio tutto sudato. Va bene che sognavo cose del genere quando lei non era con me ma continuare a sognarle anche dopo tutti questi giorni con lei è un po' troppo. E la mia situazione adesso si sa. Lei continua a dormire tranquilla. Cavolo Anita svegliati. Mi avvicino a lei. La bacio, la accarezzo, lei si muove ma non si sveglia.

"Anita"

"Mmh"

"Sei sveglia?"

"No"

"Anita"

"Giuseppe lasciami dormire cinque minuti in più dai"

"Anita"

"Giuseppe perchè rompi caro mio?"

"Anita non fare la stronza dai"

"Uffa. Che succede?"

"Ho voglia di te"

"Puoi dirmi una cosa che non so?"

"Ma sentitela"

"Comunque io non ho voglia"

"Sicura?"

"Sì"

"Ti faccio venire la voglia io"

"Sì. Io dormo nel frattempo"

"Eh no. Tu adessi guardi me"

Ma questa si è messa a dormire. Vado direttamente con la mano nella sua intimità.

"Tu. Guardi. Me. Ho detto" le dico tenendole ferma la testa.

Continuo ad accarezzarla lì sotto.

"Vedi. Adesso hai voglia"

Le prendo la mano e le faccio sentire la mia eccitazione.

"Senti. Ho troppa voglia di te. Vuoi sentirlo? Lo vuoi dentro?"

"S-sì"

"Oh Anita"

Entro in lei e non so essere delicato. Avevo bisogno di questo contatto, avevo bisogno di starle dentro, di farla mia.

Facciamo di nuovo amore. Lei non mi basta mai.

Dopo un po' ci alziamo e facciamo colazione dopo aver fatto una doccia.

"Giuseppe senti. Ti ricordi che oggi arriva l'avvocato vero?"

"Ah sì. Che gioia"

"Dai"

"Avvicinati un attimo"

Si avvicina le sposto i capelli e poso le labbra sul suo collo.

"Ahia Giuseppe ma cosa fai"

"Niente"

"Ma cosa niente mi hai lasciato il segno"

"Era questo l'obbiettivo. Così il nostro amato avvocato capisce che ti scopi qualcuno"

.............

Arriviamo al lavoro.

"Andiamo a salutare l'avvocato che è già arrivato"

"Vai prima tu" mi dice lei. "Io devo andare un'attimo nell'archivio"

"Va bene"

...................

"Buongiorno Claudio. Benvenuto"

"Buongiorno. Grazie"

"Allora come va?"

"Bene grazie."

"Come sta tuo padre? Ho l'ho sentito questi ultimi giorni"

"Sta bene, ma è molto occupato.

"Immagino."

"Senti ma è arrivata la mia assistente?"

"Eccomi. Buongiorno" dice Anita.

"Buongiorno. Piacere. Claudio"

"Piacere, Anita"

"Ciao mia cara" le dico mentre mi avvicino per baciarla sulla guancia spostandole i capelli per far vedere il segno che le ho lasciato sta mattina.

"Ah quindi voi due...."

"Noi due sì." Rispondo

"Ah. Non lo sapevo"

"Io ho da fare. Voi continuate pure"dico mentre esco dallo suo studio.