La stanza di un hotel

Cap.17

Sono davanti allo studio e sto per scendere dalla macchina. Vedo che arriva anche lei.

"Buongiorno piccolo mio. Dormito bene?" La sento dire appena scende dalla macchina.

"Shh abassa la voce o ti lascio qua fuori"

"Ma come siamo dolci"

"Dai veloce entriamo"

"Siamo in ritardo?"

"No"

"Allora?"

Entriamo nello studio, e la spingo contro la porta chiudendola.

"Ma...."

Non le do il tempo di parlare e la bacio.

"Mi sei mancata"

"Anche tu." E mi bacia anche lei.

"Però mettiamoci a lavorare sennò..."

"Che succede signorina? Non riesce a resistermi?"

"Ma quanto te la tiri"

Ma sì. Non riesce a resistermi. E nemmeno io riesco a resisterle. Eh già.

"Ah comunque domani arriva l'avvocato quindi non dovrai arrossire ogni volta che ti dico qualcosa"

"E tu non dovrai sistemare i pantaloni ogni volta che ti passo davanti"

"Anita"

"Dimmi"

"Vuoi passare tutta la giornata a lavorare nell'archivio"

"Ma insomma avvocato. Cosa sono queste minacce?"

"Adesso inizia a lavorare e siccome io ti voglio bene vado a prenderti un caffè"

"Che amore"

"Sì sì lo so"

........

Continuiamo a lavorare. Poi facciamo la pausa per mangiare qualcosa e torniamo a lavorare di nuovo. Sembra noioso ma con lei non lo è. Rende tutto bello.

...........

Vado nello studio di Andrea per prendere un dossier  e quando entro nello studio  la vedo mentre sta sistemando la scrivania. Lei non mi sente entrare perchè la porta era aperta. Mi avvicino e le metto le mani sulle spalle.

"Giuseppe ma che..."

"Shhh"

La faccio piegare in avanti.

"Stai ferma così"

"Giuseppe cosa vuoi fare?"

"Non ti muovere"

Chiudo la porta a chiave e torno la lei. Senza aspettare le alzo la gonna e le metto una mano dentro gli slip.

"Perchè sei bagnata? Cosa stavi pensando?"

"Giuseppe..."

"Rispondi"

"Stavo....stavo pensando a te"

"Ah a me. Cosa esattamente?"

"A quello che è successo ieri in macchina"

"E ti è piaciuto?"

"Sì"

"Bene mi fa piacere" e mi allontano

"Giuseppe ma dove vai?"

"Finisco di lavorare perchè?"

"Ti odio"

"Ma non penso proprio"

Ma ciaooooooo!
Ma soppratutto, come stai Anita?