𝑛𝑜𝑛 𝑙𝑎𝑠𝑐𝑖𝑎𝑟𝑚𝑖, 𝑠𝑒𝑛𝑧𝑎 𝑡𝑒 𝑛𝑜𝑛 𝑐𝑖 𝑠𝑜 𝑠𝑡𝑎𝑟𝑒

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POV SCOTT
Cosa ho fatto?!
L'ho lasciata lì senza un motivo valido.
<: Lo sapevo che avresti scelto la migliore.> disse Ariana.
Staccai la mia mano dalla sua e continuai a camminare verso la moto.
<: Ma che ti prende?!> strilló.
Feci una smorfia e saltai sulla moto.
<: Cosa c'è? Vuoi salire o vuoi rimanere lì a fissarmi impalata.> sputai dalla bocca.
Lei mi guardò e poi salí sulla moto ed io partí.
Accellerai e Ariana strinse le sue mani al mio petto.
Ero disgustato.
Non sopportavo le sue mani su di me.
Tempo fa la avrei pregata per una cosa del genere ma adesso l'unica a cui lo chiederei è Sam.
Le sue mani fredde come il ghiaccio erano stupende sui miei addominali, noi due siamo come due pezzi del puzzle che si completano o forse no...
Avevo appena svoltato quando vidi un uomo picchiare una ragazza.
Mi correggo non un uomo, un animale.
Stavo per fermarmi quando sentii Ariana gridare <: Farai il supereroe dopo, ho urgenza di tornare in hotel.>
Io annui e ricominciai la mia corsa.
Sapevo perfettamente di aver sbagliato ma non avevo intenzione di sentire la voce di Ariana ancora per molto.
Arrivai all'hotel e mi fermai per farla scendere.
<: Sicuro di non voler salire?> chiese mordendosi il labbro inferiore.
<: Sicurissimo. > risposi rimettendomi il caso.
Lei sbruffo e poi entrò nell'hotel.
Tornai con la moto alla scena di prima e vidi che la aveva messa in un auto e la stava portando da qualche parte.
D'istinto seguii l'auto.
Se c'è una cosa che odio sono gli uomini che violentano, picchiano e usano la violenza sulle donne.
Anche se non tutte sono indifese, la maggior parte hanno le palle di mandarti al tappeto.
Segui l'auto che ad un certo punto si fermò sotto un palazzo.
Deglutí.
Il nostro palazzo.
Vidi prendere la ragazza e portarla di sopra e dal vestito la riconobbi.
La mia Sam.
La mia ragazza.
Se prendo quel pezzo di merda lo uccido.
Lascio la moto e come una furia sali le scale e apri la porta del mio appartamento, o meglio del nostro appartamento.
Per fortuna avevo le chiavi, così non avrei fatto rumore.
Aprii la porta e vidi che stava per ucciderla.
Mi buttai su di lui, gli presi il coltello dalle mani e lo buttai in terra.
Mi misi sopra di lui e lo cominciai a riempire di botte.
Lo stavo uccidendo, lo stavo colpendo fortissimo e non volevo fermarmi.
Lui ha picchiato la mia ragazza e nessuno può avvicinarsi a lei.
<: Brutto pezzo di merda> gridai mentre continuavo a tirare pugni sul suo volto.
Mi fermai dopo un pó solo per capire che no respirava più.
Lo avevo ucciso.
Mi alzai con le mani sporche di sangue.
Il suo viso era inguardabile.
Ci sputai sopra.
Subito dopo mi fiondai da Sam che intanto era caduta a terra priva di sensi.
Aveva lividi in tutto il corpo, tagli sul braccio e in viso.
Era fredda come il ghiaccio ed aveva il volto sconfitto.
Se chiamavo l'ambulanza sarei finito in galera ma lo avrei fatto per lei.
Ma cosa avrebbe fatto lei adesso?
Avrebbe trovato una soluzione.
Poi capii che dovevo essere io a portarla in ospedale.
Ma come ci arrivavo lì?! Non avevo una macchina...ma forse conoscevo qualcuno che la aveva.
<: Amore, ti prometto che ti proteggerò. > dissi.
Poi digitai io numero e aspettai.
<: Cosa vuoi?> rispose Ariana dall'altro capo del telefono.
<: Mi puoi procurare una macchina> chiesi.
<: Tu prima mi baci, poi mi molli e ora mi chiedi se posso rubare un'auto per te?! Certo che no Scott!>
Stavo per gridare, ha una parte di ragione ma non capisce o non vuole capire quando è il momento di tacere.
<: Ti prego Ari.> dissi cercando di addolcirla.
<: Ariana?! Ari un cazzo Scott, no!> non riuscii nel mio scopo così scoppiai.
<: Sam sta morendo cazzo, procurami una macchina ti supplico!>
Ripresi fiato dopo quella confessione.
<: Sam sta facendo cosa?> chiese con voce tremante e debole.
<: Hai sentito bene, Sam sta morendo e mi serve un'auto per portarla i ospedale.>
<: Cinque minuti e sono sotto casa.> disse e poi attaccò.
Ora dovevo solo portare Sam fuori dal palazzo.
Non avevo idea del fatto che riusisse a sentimi o meno ma vederla così mi stava spezzando il cuore.
È tutta colpa mia.
È solo colpa mia.
Mi scesero delle lacrime e mi ritrovai a piangere come un bambino.
Speravo solo di non perdere la persona PIÙ importante della mia vita.
POV SAM
Non vedevo niente ma potevo sentire la sua voce, l'unica che sarei riuscita a riconoscere tra mille.
<: Ti amo cazzo, non lasciarmi.> disse piangendo.
Mi prese la mano ed io usai le mie ultime forze per cercare di stringergliela.
Lui me la accarezzò.
<: Ti amo.> disse.
Volevo sorridere ma non avevo le forze.
Come sono riuscita a finire in questo
stato?!
Mi sono fatta picchiare da un mezzo cretino senza riuscirmi a difendere.
Grazie ero drogata.
Tutta colpa di quella biondina insignificante.
Stavo morendo ma non smetteva comunque di provare odio verso di lei.
Ad un certo punto sentii Scott prendermi in braccio e poi niente.
Silenzio.
Poi capii che ero svenuta.

𝐘𝐎𝐔 𝐀𝐑𝐄 𝐌𝐘 𝐆𝐔𝐀𝐑𝐃𝐈𝐀𝐍 𝐀𝐍𝐆𝐄𝐋Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora