Mi svegliai accanto a qualcuno.
Un attimo, chi c'è accanto a me?
Mi girai e vidi Scott.Cosa ci faccio nel letto con la guarda dell'uomo che ho ucciso?
Poi mi ricordo ed involontariamente sorrido.
Questi istanti che non ricordavo bene voglio che durino il più possibile, così mi rimisi a dormire.
Mi svegliò ,probabilmente mezz'ora dopo, la voce di Scott nell'orecchio.
<: Devo andare alla stazione di polizia a testimoniare.> disse.
Aprii gli occhi e lo vidi.
Indossava un jeans, una maglia a maniche corte nera e delle scarpe da ginnastica bianche.<: Cosa dirai?> chiesi storfinandomi gli occhi ancora assonnati.
<: Che non ho visto niente, per quel fatilico minuto.> disse.
<: Aspetta, ora che lavoro fai?> chiesi.
<: Penso di fare il fattorino per qualche boss.> disse abbassando lo sguardo quasi vergognandosi.
Uscii dal letto con solo il lenzuolo, <: Troverai qualcosa di meglio.> dissi toccandolgi la spalla.
Subito dopo andai in bagno e Scott mi segui con lo sguardo finché non chiusi la porta.
Mi rimisi i vestiti e quando uscii dal bagno lui era già uscito.
Ora cosa fare? Insomma non c'è niente tra noi e mi va benissimo così.
Non voglio immischiarmi nella sua vita da "trasportare di droga" e lui non vorrà sicuramente una relazione con una mercenaria.
Non so neanche perché dopo un pomeriggio insieme penso già a questo.
Ma farò scomparire questo ragazzo dalla mia mente.
Chiudo la porta e con la mia stupenda moto me ne vado dal quel maledetto quartiere.
Vedrò mai più Scott? Beh solo il destino lo può dire.
Mi incontrai un'ora dopo con la proprietaria dell'appartamento che ho fittato qui a L.A.
<: Sei stata bene Samantha?> mi chiese la signora che conoscevo da quando sono nata.
<: Si Melissa.> dissi porgendogli le chiavi.
<: Hai ucciso tu quel miliardario?> chiese mettendosi le chiavi in borsa.
<: No perché avrei dovuto?> risposi con uno sguardo sarcastico.
<: Perché hai abbandonato la tua famiglia per un lavoro da mercenaria del cazzo.> disse strattonandomi il braccio.
<: Ora vado zia Mel.> dissi mostrando la pistola nella mia tasca.
Lei mi lasciò il braccio e se ne andò.
Un po una famiglia strana, pensai.
Salii i moto e mi dirissi verso il bar più vicino.
Arrivai dopo 5 minuti in moto ed entrai nel bar.
C'erano solo uomini...ottimo!
<: Una birra media.> dissi porgendogli i soldi.
La ragazza mi sorrise e mi diede la bevanda che avevo chiesto.
Dopo quattro o cinque sorsi mi arrivò un messaggio.
"Ciao Williams. Ho bisogno di te, qui a New York tra sei ore".
Bene, addio alla settimana di vacanza.
Mi alzai dal tavolo ed ovviamente un ragazzo si avvicinò.
<: Una bella signorina da sola in un bar, tutta indifesa?> disse toccandomi la coscia.
Lo presi dal braccio e lo scavantai a terra.
Subito dopo gli puntai la pistola alla fronte.
<: Devo andare, divertiti con la tua birra ghiacciata.> dissi.
Rimisi la pistola in tasca e salii sulla moto.
Arrivai all'aeroporto e presi il primo biglietto disponibile per New York.
Ed eccoci pronti per una nuova missione.
STAI LEGGENDO
𝐘𝐎𝐔 𝐀𝐑𝐄 𝐌𝐘 𝐆𝐔𝐀𝐑𝐃𝐈𝐀𝐍 𝐀𝐍𝐆𝐄𝐋
Romance- 𝙻'𝙾𝙿𝙴𝚁𝙰 𝙽𝙾𝙽 𝙴' 𝙲𝙾𝙼𝙿𝙻𝙴𝚃𝙰 𝙼𝙰 𝙿𝚁𝙴𝚂𝚃𝙾 𝙻𝙰 𝚃𝚁𝙾𝚅𝙴𝚁𝙴𝚃𝙴 𝙲𝙾𝙼𝙿𝙻𝙴𝚃𝙰 𝙸𝙽 𝙼𝙾𝙳𝙰𝙻𝙸𝚃𝙰' 𝙲𝙰𝚁𝚃𝙰𝙲𝙴𝙰, 𝙰𝚅𝚅𝙸𝚂𝙴𝚁𝙾' 𝚀𝚄𝙰𝙽𝙳𝙾 𝚂𝙰𝚁𝙰' 𝙳𝙸𝚂𝙿𝙾𝙽𝙸𝙱𝙸𝙻𝙴, 𝙶𝚁𝙰𝚉𝙸𝙴 𝙿𝙴𝚁 𝙻𝙰 𝙲𝙾𝙼𝙿𝚁𝙴𝙽�...