𝑠𝑖 𝑣𝑎 𝑖𝑛 𝑠𝑐𝑒𝑛𝑎

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Mi svegliai alle sei di mattina, quando il sole iniziò ad accarezzarmi la pelle con i suoi primi raggi di luce.
Mi trovo in California, precisamente a Los Angeles.
Ho preso in affitto un appartamento per la mia missione.
È un appartamento sul mare e non mi dispiace affatto.
Quattro ore prima mi è stato assegnato un nuovo lavoretto da sbrigare.
Devo fare fuori Will Wood, un imprenditore che vive a Beverly Hills.
Al signor Wood piacciono le belle donne e di loro si fida cecamente, così andrò a quella festa stasera e lo ucciderò.
Il mandante è un imprenditore rivale, ma le sue ragioni non mi riguardano, l'importante è il bottino.
Ho ventiquattro ore, ma non ne voglio sprecare neanche una.
Indosso un jeans ed una maglietta nera.
Bevo un caffè e metto gli anfibi.
Porto con me, come sempre, una pistola automatica...non si sa mai.
Esco di casa e prendo la mia bellissima moto: una harley davidson sportster s.
Indosso il casco e sfreccio per le strade di Los Angeles.
Prima di stanotte voglio controllare la villa, per avere meno complicazioni.
Parcheggio vicino alla casa di Wood e scendo dalla moto.
Nello zaino che ho sulle spalle c'è anche un binocolo.
Entro in un negozio e mi dirigo verso il bagno, da lì salgo una scaletta che si trovava al suo interno e mi ritrovo sul tetto dell'edificio.
Prendo il binocolo e controllo.
In quella che sembra essere la camera della vittima c'è sono una guardia a controllare, ma ogni cinque minuti si sposta e lascia la camera incustodita per un minuto.
Quel minuto servirà per scappare.
Decido di scendere dal tetto, il negozio dove sono entrata sembra essere un negozio di vestiti da sera.

Perfetto penso, è ora di fare shopping.
Compro un vestito rosso lungo, con una chiusura a lampo ed uno spacco profondo.
In aggiunta prendo un paio di décolleté nere.
<: Sono delle scarpe stupende ma difficili da indossare, insomma non sono per tutti.> esclamò la commessa quando andai per pagare.
<: Sono felice di saperle indossare allora.> risposi prendendo la busta.
Quando uscii dal negozio pensai che la mia conversazione con la commessa assomigliasse parecchio alla scena di Pretty Woman.
Faccio una smorfia pensando a quando la gente parli senza sapere proprio un bel niente della persona che ha di fronte.
Decido di tornare a casa, ma nel mentre passo per caso di fronte ad una delle banche di mio padre...ed eccolo là, alla sua scrivania.
Una volta c'era una foto mia lì sopra, ora c'è la foto di Mike, il mio fratellino minore di dieci anni.
Spesso penso che potrei guadagnare ugualmente facendo un lavoro onesto, ma avendo l'affetto della famiglia.
Ma poi penso che la famiglia ti sta accanto sempre, e quindi continuo a guidare.
Torno a casa a riposare, tra qualche ora si agisce.


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𝐘𝐎𝐔 𝐀𝐑𝐄 𝐌𝐘 𝐆𝐔𝐀𝐑𝐃𝐈𝐀𝐍 𝐀𝐍𝐆𝐄𝐋Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora