𝑖𝑙 𝑠𝑢𝑜 𝑠𝑜𝑟𝑟𝑖𝑠𝑜, 𝑐𝑎𝑧𝑧𝑜

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Mi divertii un sacco in moto, ed ero felice per quella sorpresa
Non gli ho detto di averlo perdonato, ma in realtà si l'ho fatto.
Alla fine non ha fatto una cosa grave ed io sto facendo troppo la preziosa.
Ma mi piace, è soddisfacente tenere qualcuno sulle spine.
Il pomeriggio intanto era passato e noi eravamo appena tornati a casa stanchi morti.
Infatti eravamo stati sulla moto per tutto il giorno.
"<: Va bene possiamo andare un pó più piano.> disse Scott.
<: Più veloce? Ricevuto.> dissi accelerando.
Tutto questo mi era mancato.
<: Sam!> urlò Scott.
Tra il vento e le sue urla non ci capivo più niente.
<: Dimmi.> risposi.
<: Mi sa che c'è la polizia.>
<: Merda.>
Rallentati ma purtroppo cj fermarono.
<: E ora?> disse Scott levandosi il caso.
<: Ed ora sono cazzi.> dissi levandomelo anche io.
<: Bene.>
Scendemmo entrambi dalla moto.
<: Salve, avete superato il limite di velocità. Stavate andando a trecento.>
Ottimo, ci manca solo che mi ritirino la patente.
Aspetta...non ho la patente con me.
Sono uscita senza ovviamente, non ho neanche la carta d'identità.
<: Patente e libretto.> disse l'uomo in uniforme.
<: Non ho la patente.> sussurrai all'orecchio di Scott.
Lui non disse niente e gli diede la sua insieme al libretto della moto.
Non ero agitata perché ero già stata fermata altre volte per cose più gravi...
<: Lei?> chiese il poliziotto rivolgendosi a me.
<: Io sono minorenne.> azzardai.
Scott mi guardava con un volto sorpreso.
<: Chi guidava la vettura?>
<: Io> rispose Scott.
<I suoi documenti sono apposto, la patente c'è e anche il libretto ma stava andando ad un limite non consentito, deve pagare la multa.> disse facendomi saltare i nervi.
Ma ultimamente ne può andare una diritta.
<: Quanto dobbiamo pagare?> chiesi.
<: Mille euro, avete superato i 60 km di eccesso di velocità.> disse.
Mille euro?! Bah se non ci fosse stato Scott me ne sarei già andata, ma non mi va di metterlo nei guai.
<: In più le verranno decurtati dieci punti dalla patente.>
<: Quanto giorni ho per pagare?>
<: Sessanta giorni.>
Io sospirai.
<: Possiamo andare?> dissi scocciata.
<: Arrivederci, camminate con prudenza o la prossima volta le sarà tolta la patente.>
Detto questo se ne andò.
<: Ora guido io.> disse Scott salendo sulla moto.
Aveva un viso strano, non capivo se fosse arrabbiato o meno con me.
Poi passammo un in intero pomeriggio sulla moto, nonostante quello che fosse successo."
Avevo appena poggiato il giubino sul divano quando notai che Scott era silenzioso.
In realtà lo è stato per tutto il giorno dopo essere stati fermati.
<: C'e l'hai con me per la storia della multa?> azzardai.
<: No, certo che no.>
<: E allora cos'hai?> chiesi avvicinandomi a lui.
<: Nulla.> fu la sua risposta.
<: Scott, guardami, lo so che c'è qualcosa che non va.> dissi guardandolo negli occhi.
Se hai qualcosa dimmelo, è inutile che menti!
Io non amo mentire e lo faccio solo in caso di necessità, solitamente.
<: Non mi sembra una buona idea questa cena stasera.>
Lo avevo intuito.
<: Ma è solo una cena!> sbruffai.
In realtà non è solo una cena, è un incontro importante tra me e colei che si sta mettendo nella mia relazione.
Solo una ne uscirà vincitrice e sarò io, devo essere per forza io.
So per certo che Ariana vuole di nuovo Scott, ma questo non accadrà mai.
<: Una cena imbarazzante!> sbruffó anche lui.
Effettivamente non sarà molto piacevole, ma cos'altro avrei dovuto fare?
Farla fuori direttamente?
Forse non è proprio una cattiva idea.
<: Fallo per me.>
<: Ma non ti fa stare male stare con Ariana insomma è la mia ex.>
<: Forse mi sta simpatica, o meglio lo spero >
<: In che senso lo speri?>
<: Beh se mi sta simpatica vuol dire che ho un motivo per non ucciderla.> dissi azzardando un sorriso.
<: Ucciderla?!> disse sgranando gli occhi.
<: Ma dai scherzo!> dissi scoppiando a ridere.
Più o meno scherzo....dipende da come si comporta.
Scott mi squadró da capo a piedi per cercare di capire se stavo scherzando vermante.
Ovviamente non beccó la riposta esatta visto che lasciò stare l'argomento.
<: Dobbiamo andare ad un certo "food of life".>
<: Si, li ci lavora Marcus!> strillai.
Ero molto felice di questo, così avrei avuto un alleato per la missione.
Ovviamente si tratta di una missione sopravvivenza che poteva facilmente diventare una missione omicida.
<: Oh beh buon per te.>
<: Perché ti sta antipatico?>
<: Non ho mai detto che mi sta antipatico.>
<: Infatti non lo hai mai detto ma si capisce.>
<: Come dici tu, vado a farmi una doccia.>
<: Vai, che ti devo dire?!> dissi alterata.
Mi dava un tantino fastidio la sua indifferenza.
Odio quando non si può dialogare in modo sincero con qualcuno, insomma sto parlando con una persona non con un robot con le risposte già programmate.
<: Ok> disse andando nel bagno.
Bene, iniziamo alla grande.
Mi buttai sul divano a pensare, cosa peggiore non avrei potuto farla.
Cioè potrebbe andare tutto bene o tutto male.
E se Ariana facesse qualche battutina?! Come avrei reagito?
Conoscendomi sarei capace di farla fuori, insomma, lei non ha soldi sulla testa ma motivi per essere morta ne ha in abbondanza.
Ultimamente i miei istinti omicidi stavano tornando, infatti avevo ripreso la mia semiautomatica nera e l'avevo riposta nel cassetto del bagno.
Perché la pistola nel bagno? Beh è il posto più improbabile dove andare a cercare.
Aspetta?! Il bagno!
Scott è in bagno, se la vede è la fine.
Penserà sicuramente che io voglia veramente uccidere Ariana, cosa non del tutto errata.
Mi fiondai un bagno ma la porta ovviamente era chiusa.
Così usai i miei vecchi metodi, forzai la serratura ed aprii la porta.
Con mia sorpresa vidi che Scott non era in doccia ma nella vasca e stava scrivendo qualcosa su un diario.
<: Che ci fai qui?!> disse guardandomi curioso.
<: Ehm...ho dimenticato una cosa.> dissi cercando di sembrare il più convincente possibile.
<: Per caso stai cercando la pistola?> chiese accennando un sorriso.
Ma proprio intelligente me lo sono dovuta scegliere!
<: Cazzo, si va bene!> dissi alzando le mani in segno di innocenza.
Innocenza un bel corno...
Non facevo altro che posare gli occhi sui muscoli scolpiti di Scott ricoperti di schiuma.
<: Non voglio chiederti il motivo di quella pistola.> disse poggiando il diario sul pavimento.
<: Non è quello che pensi.> dissi sorridendo.
<: Perché ora sai anche quello che penso?> disse sorridendo.
<: Si, so questo e molto altro.> dissi avvicinandomi a lui.
<: Wow, sono lusingato.>
<: Ah bene.> dissi continuando ad avvicinarmi.
Mi stavo avvicinando troppo alla vasca.
In qualche modo mi attirava...
Mi sedetti sulla vasca.
Lui sorrise e mi guardò intensamente.
Merda, non potevo più resistere.
Mi avvicinai e lo baciai ed ovviamente lui ricambió.
In un secondo mi levai le scarpe ed entrai con tutti i vestiti nella vasca.
L'acqua mi arrivava fino alla vita.
<: Potevi dirlo subito, cosa avevi intenzione di fare.> disse sorridendo.
<: Ma dai!> dissi sorridendo.
Ma non mi imbarazzai, difficilmente lo facevo.
D'altronde lui è il mio ragazzo e nulla di tutto quello che stava accadendo era strano o imbarazzante.
È l'amore, è fatto di passione.
Mi tolse la maglietta e dopo pochi istanti mi ritrovai senza vestiti nella vasca insieme a lui.
Ci baciamo ancora per un pó, poi mi girai e poggiai la mia testa sul suo petto.
Avevamo le mani incrociate e il respiro lento.
<: Cazzo quanto ti amo.> disse tutto a d'un tratto.
Quelle parole mi riscaldarono il cuore.
Girai la testa per guardarlo negli occhi.
<: Come hai fatto ad innamorarti di me?>
Si glielo chiesi, e avrei bisogno di sentire la sua risposta.
<: Davvero Sam? Insomma sei fantastica: sei tosta, bella ed intelligente...insomma sei fotturamente perfetta.> disse sorridendo alla fine.
Quelle parole, tutto quello che mi ha detto mi stava facendo letteralmente facendo scoppiare di gioia.
Ci manca poco che non mi metti a gridare per la felicità.
Sentire quelle parole uscire dalle sue labbra perfette era la cosa migliore che avessi mai potuto desiderare.
<: E invece cosa ha fatto innamorare te di me?> chiese.
Tutto. Troppo banale?
<: Il tuo sorriso, i tuoi occhi e il tuo modo di essere cioè cazzo ti amo e basta.> dissi sorridendo.
Poi mi prese dal viso e mi baciò.
Rimanemmo li per un pó, umidi e abbracciati.

𝐘𝐎𝐔 𝐀𝐑𝐄 𝐌𝐘 𝐆𝐔𝐀𝐑𝐃𝐈𝐀𝐍 𝐀𝐍𝐆𝐄𝐋Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora