𝑐𝑢𝑜𝑟𝑒 𝑠𝑝𝑒𝑧𝑧𝑎𝑡𝑜

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Continuavo a fissare Ariana mentre mi gridava in faccia per averle versato il vino in testa.
Così decisi di tagliare corto ed uscii dal ristorante.
Presi un lungo respiro e pensai attentamente a tutto quello che era successo.
Ariana mi ha fatto saltare i nervi con tutti quei commenti sul mio ragazzo e purtroppo non sono una persona con un forte autocontrollo.
Anzi, cosa sto dicendo? 
Io no ho autocontrollo e mi va benissimo così, insomma sono Sam e faccio cioè mi piace a chi non mi piace.
Ero arrabbiata con Ariana e con me stessa per aver accettato di andare a questa stupida cena.
Del resto cosa volevo fare, diventare sua amica?
L'unica soluzione è toglierla dai piedi per sempre.
Avevo una voglia matta di staccargli la testolina, ma sapevo che non potevo farlo davanti a tutti.
Dalla rabbia tirai un pugno al muro.
Una cosa più stupida non l'avrei potuta fare.
Avevo le nocche piene di sangue e un dolore lancinante alla mano.
Ma del resto, avevo tirato un pugno ad un muro di cemento.
Cosa mi sarei potuta aspettare?! 
Non sono Supergirl.
Mi sembrava tutto un grande casino, ma del resto la mia vita è una avventura.
Mi sedetti su una panchina e mi misi le mani tra i capelli.
Dovevo cercare di frenare la mia furia omicida.
Non mi sono mai posta il problema di uccidere qualcuno e di provare rimorso.
Non mi interessa togliere alle persone la cosa più importante, non me ne è mai fregato nulla.
Ma del resto tutti uccidono gli altri, in un modo o nell'altro.
<: Va tutto bene, che hai fatto?! > esclamò Scott sedendosi accanto a me mentre mi fissava la mano sanguinante.
<: Niente di che.> dissi sorridendo.
La sentivo di nuovo.
Sentivo nuovamente quella eccitazione che provavo prima di togliere la vita a qualcuno.
I miei occhi brillavano, ma per il motivo sbagliato.
<: Sam sei strana, sei sicura che va tutto bene?> disse von uno sguardo preoccupato.
Fossi in te io mi preoccuperei per la biondina...
<: Sto bene, io almeno.> dissi accendendo un sorriso.
<: Senti io te lo avevo detto che sarebbe andata a finire così!> esclamò sospirando.
<: Lei non se ne andrà da questa città finché non ti avrà.> dissi inarcando un sopracciglio.
<: Allora può aspettare anche tutta la vita.> disse guardandomi negli occhi.
<: Oppure posso occuparmene personalmente.> dissi sorridendo maliziosamente.
Fu solo in quel momento che Scott capii le mie intenzioni, e non ne fu felice.
<: No! Ma cosa ti passa per la testa!> esclamò alzandosi dalla panchina.
<: Io non ho detto nulla!> dissi alzando le mani in senso di innocenza.
<: Sam guardami, hai chiuso con quella roba. Tu non farai fuori Ariana, non te lo permetterò.> esclamò a voce alta.

Le uniche parole che sussurrò erano: tu nn farai fuori Ariana.

<: Tu ci hai chiuso, io no.> dissi alzandomi dalla panchina.

Mi fermo dal polso e mi immobilizzò davanti a lui.

<: Cosa cazzo stai dicendo?> chiede guardandomi negli occhi.

Il suo occhi, non li avevo mai visti in quel modo.

Mostravano rabbia, tristezza e gelosia allo stesso tempo.

Ma Scott non era geloso di me, ma di Ariana.

Tiene ancora a lei e non gli va a genio che io la uccidi.

Ma del resto a chi piacerebbe?

Quando si passa del tempo con qualcuno non si dimenticheranno mai i bei momenti.

<: Quello che penso.> risposi secca.

Risposi nello stesso modo nel nostro primo incontro...

"<: Bene ora parliamo seriamente, cosa vuoi?> chiesi con uno sguardo minaccioso.
<: Aspetta in che senso?> chiese visibilmente confuso.
<: Sai che ho ucciso il tuo capo, cosa vuoi in cambio per il tuo silenzio?> chiesi.
<: Pensi veramente che io voglia qualcosa in cambio? Vabbe c'era da aspettarselo...> esclamò.
Sentivo una sorta di dispiacere nelle sue parole.
<: E allora perché lo hai fatto ?> chiesi in attesa di una risposta.
<: Vuoi la verità?> mi chiese guardandomi diritto negli occhi.
<: Si> risposi secca.
<:Non ne ho idea> disse abbassando lo sguardo.
<:Bene...> dissi."

Fermai quel flashback quando la voce del mio ragazzo mi riportò alla realtà.

<: Tu non sei così, torna in te.> disse.

Questa volta con una voce più dolce e comprensiva.

Ma aveva ragione.

Stavo cadendo nella trappola del passato, e dovevo cercare di evitarlo.

<: Non so cosa mi sia preso.> dissi sincera.

Lui mi mollò il polso e mi abbracciò.

<: Una parte di me vuole farla fuori...non so il perché.> dissi sempre con la stessa sincerità.

<: Non sei la prima che la vuole uccidere.> disse ridacchiando.

<: Ah, confortante. Ma ora dove è?> chiesi staccandomi dal suo abbraccio.

<: Sono dietro di te.>  disse.

Mi girai di scatto giusto il tempo necessario per prendermi il suo pugno in pieno volto.

Quasi non caddi a terra.

Come mai un pugno da parte di quella nana  faceva così male.

Poi mi girai e vidi il tira pugni su una delle sue mani.

<: Ma cosa fai, sei impazzita per caso?!> gli urlò in faccia Scott.

<: Ho ascoltato la vostra conversazione. Tu mi vorresti uccidere, hai proprio sbagliato persona.> disse sorridendo compiaciuta.

Mi asciugai il sangue con la mano prima di risponderle.

<: Pensi che mi atterrerai con un pugno?> chiesi sorridendo.

<: No pensavo di accoltellarti così tante volte da squarciarti.> disse avanzando leggermente verso di me.

<: Placati barbie, tutto quello che tu stai dicendo io l'ho già fatto.> dissi sorridendo.

Mi avvicinai a lei e Scott mi tirò dal braccio.

<: Ferma.> disse tentando di non farmi avanzare.

<: Sono cazzi nostri, fatti fuori.> 

<: No, state litigando per me!> esclamò.

<: No. La voglio uccidere perché mi ha trattata come una delle sue amichette e perché pensa di poter prendere le mie cose!> urlai.

<: Le tue cose?> sussurrò Scott lasciandomi andare.

<: Si, problemi ?> risposi acidamente.

<: Non sono una tua cosa.> disse.

Vedevo della tristezza nei suoi occhi, mentre io non provavo niente.

Ero accecata dalla rabbia.

<: Ah no?> 

<: No, non sono tuo.> 

<: Ah bene, allora lasciami andare. C'è la fai a stare senza di me? No.> 

<: Fai quello che vuoi.> disse smettendo di guardarmi negli occhi.

<: Cosa c'è? Pensavi che io ti considerai al mio pari? Nessuno lo è.>

Stavo esagerando e lo sapevo.

Lui non disse niente, mi guardò solamente.

<: Se vuoi puoi pure andarci a letto con questa tipa.>
<: Ah si?> esclamò finalmente.
<: Si.> dissi.
<: Mi dispiace interrompervi, ma l'idea mi piace.> disse la biondina sorridendo.
Scott non la guardò mentre io la fulminai con  lo sguardo.
Nulla di quello che stavo dicendo era vero.
Stavo solamente inventando cose per ferirlo, perché è così.
Ferire le persone a cui tengo è un modo per farmi stare meglio.
<: Cosa c'è non vuoi fare qualcosa che possa ferirmi? Ti do una anticipazione, non me ne frega nulla.> dissi provocando.
Sentivo che stavo dicendo solo puttanate ma qualcosa dentro di me ne mi diceva di non fermarmi.
<: Bene.> disse.
Prese dai fianchi Ariana e le diede un bacio a stampo.
<: Non te ne frega nulla?> mi urlò in faccia.
Lo ha fatto davvero.
Ha baciato qualcuno, ma non sono io.
Feci cenno di no con la testa.
<: Bene, da ora puoi uccidere chi vuoi tu, ritieniti single.> disse.
Detto questo prese la mano di Ariana e scomparí.
Se ne era andato e sapevo che era tutta colpa mia.
Il sangue continuava ad uscirmi dal muso e dalla mano, ,a quello che più mi sanguinava era il cuore.

𝐘𝐎𝐔 𝐀𝐑𝐄 𝐌𝐘 𝐆𝐔𝐀𝐑𝐃𝐈𝐀𝐍 𝐀𝐍𝐆𝐄𝐋Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora