15. Tutti pazzi per il tesoro di Avery

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Libertalia
Elle

[Uncharted 4: A Thief's End - OST - The Thieves of Libertalia]

Il panorama che ci si presenta davanti è spettacolare. Libertalia, l'utopia dei pirati, è costituita da piccole case di legno e cemento (ora semi distrutte), da vicoli stretti, e minuscole piazze. All'orizzonte si può scorgere una grande torre di vedetta. Ovunque si guardi, la natura si è impossessata di ogni spazio circostante, arrampicandosi sui muri, sulle strade e sui tetti.
"Quanto tempo ci avranno impiegato a costruire tutto questo?" domando, seguendo Nate sulla strada.
"Anni. Decenni, forse. Ma come hanno fatto a tenerlo segreto per tutto questo tempo?" si domanda il giovane Drake. Me lo chiedo anche io. Questo posto, anche se all'apparenza può sembrare piccolo, è enorme.
Ci addentriamo nella piccola città pirata, osservando le costruzioni che ci circondano. Un tempo questo posto doveva essere bellissimo.
"Niente male, eh?" domanda Nate, sorridendomi. Annuisco, ricambiando il sorriso. Sono felice che le cose tra noi si siano risolte, anche se mi domando che cosa avevano da dirsi Nate e Chloe. Ah, Elle. Non farti queste paranoie...
Proseguendo per la strada, ci imbattiamo in quello che una volta doveva essere un pub. All'interno della piccola struttura ci sono alcuni tavoli di legno rotondi, accompagnati da alcune sedie rovesciate a terra.
"Alla salute." scherza Sam, prendendo un bicchiere di latta. Nate ed io afferriamo i nostri boccali, facendo finta di fare un brindisi.
"Ragazzi, non avete idea di che scoperta è questa." dice Sam, emozionato.
"Già. Se non fosse per Alcazar, a quest'ora potevamo goderci il momento." dico, osservando l'ambiente. Sam annuisce, consapevole della situazione. Restiamo in silenzio, cercando di prendere fiato e pensare alla prossima mossa.
Dopo aver bevuto il nostro ipotetico rum - si fa per dire - Nate Sam ed io procediamo verso la stalla. All'interno troviamo due scheletri di cavallo ancora legati.
"Che strano..." sussurro, avvicinandomi a quello che resta dell'animale.
"Dove sono tutti?" domando, notando che gli unici scheletri sono solo di animali.
Sam e Nate si scambiano un'occhiata interrogativa. Iniziano a speculare su una possibile maledizione che stento a crederci, ma dopo El Dorardo tutto è possibile.
Usciti da quel posto macabro, notiamo poco più in la una specie di lapide su cui è scritto qualcosa.
"È un codice di condotta per pirati?" domando, entusiasta. Nate annuisce, sfiorando la mia mano con la sua.
"Pensavo che i pirati non avessero leggi." commenta Sam, deluso.
Continuiamo a cercare un modo per proseguire verso la torre. Libertalia è un insieme di bellezza e distruzione allo stesso tempo che ti incanta.
"Di qua." dice Nate. Seguiamo il cacciatore di tesori, fino a quando non arriviamo in uno spazio ricoperto da vegetazione.
"Shorline!" esclamo, accovacciandomi a terra. Nate e Sam mi imitano, nascondendosi nell'erba alta.
"Facciamoli fuori." sussurra Sam.

[Interrompi colonna sonora]

Isola di Avery
Enid

Dopo aver rivelato i piani a Rafe, decido di tornare nella mia tenda. Stare lì fuori, circondata da quegli energumeni della Shorline non mi va proprio, perciò mi allontano. Quando entro, mi accorgo di essere nella tenda sbagliata. Infatti, questa è di dimensioni più grandi e nel angolo vi è posto un tavolo con sopra svariate mappe. Osservo ogni traccia designata da Rafe. Posso riconoscere la sua calligrafia anche ad un miglio di distanza. Afferro in mano alcuni fogli e poi lo vedo: scritto con del pennarello rosso, i nomi dei miei amici. Accanto ad essi la parola "uccidere a vista". Arrabbiata, faccio per voltarmi, ma mi ritrovo Rafe davanti.
"Vedo che le abitudini non sono cambiate." piega le labbra in un sorriso malefico.
"Rafe, ne abbiamo parlato. Io ti do le informazioni e tu li risparmi." dico a denti stretti.
"Sì, lo so." dice sfilandomi i fogli dalla mano. Dopodiché appoggia le mani sui miei fianchi.
"Sai che puoi fidarti di me. Quelli non sono nemmeno miei, ma di Nadine." dice. Alzo gli occhi al cielo.
"Che c'é, ti da fastidio che parli di lei?" domanda, stringendomi i fianchi. Non rispondo. So a che gioco sta giocando.
"Rafael, giurami che non torcerai un solo capello ai miei amici." dico, fissandolo dritto negli occhi.
"Lo giuro." sussurra, baciandomi il collo. Indietreggio, andando a sbattere contro quel maledettissimo tavolo.
"Tanto lo so che mi vuoi." continua. Le sue mani si spostano più su, alzandomi leggermente la maglietta. Il cuore mi batte forte nel petto e alcuni ricordi riaffiorano nella mia mente. Rafe mi bacia la mandibola per poi spostarsi verso le mie labbra. All'inizio non reagisco, ma Rafe non demorde, anzi comincia a baciarmi con più foga. Non resisto più, perciò ricambio. Dio, quanto mi mancava. So già che mi pentirò di tutto questo, ma se c'é una remota possibilità che lui non uccida i miei amici per d'avvero, allora sono pronta a rischiare tutto.
Afferro con entrambe le mani la maglietta di Rafe, il quale se la lascia sfilare via. Non smettendo di baciarci, Rafe afferra con una mano il mio seno ed io gemo di piacere tra le sue labbra.
"Fai silenzio o ti sentiranno." sussurra Rafael, facendomi impazzire. Adler indietreggia per togliersi i pantaloni. Dopodiché si avvicina a me e con un movimento veloce mi priva dei miei. Non appena è dentro di me, torniamo a baciarci. La temperatura della tenda è salita a mille. Rafe si muove esperto dentro di me, roteando i fianchi e baciandomi i seni. Credo che tra poco raggiungerò il culmine. Adler comincia a muoversi più velocemente ed io caccio un urlo che viene soffocato dalla sua mano.
"Silenzio." sorride, compiaciuto. Chiudo gli occhi, non potendo più sopportare l'attesa.
"No, guardarmi. Voglio che mi guardi mentre vieni." apro gli occhi, maledicendolo mentalmente.
Quando raggiungiamo l'orgasmo, entrambi ci guardiamo negli occhi. I nostri visi sono accaldati, i fiati corti. Rafe indietreggia per avere una migliore visuale di me sfinita.
"Mi sei mancata." dice, raccogliendo i vestiti. Mi vesto anche io, lanciando un'occhiata al telefono di Rafe che ho spinto sotto la branda. Spero solo che non se ne accorga.

Libertalia
Elle

[Uncharted 4: A Thief's End - OST - Sic Parvis Magna]

Dopo esserci liberati dei medesimi mercenari, proseguiamo per la nostra strada. Penso a Sullivan e a Enid. Spero con tutto il cuore che loro stiano bene e che siano al sicuro.
"A cosa pensi?" domanda Nate, al mio fianco.
"Ad Enid e Sully." ammetto, preoccupata.
"Vedrai che se la caveranno." mi rassicura lui. Parliamo del più e del meno, rievocando le nostre precedenti avventure. Sam, dietro di noi, ascolta con attenzione gli ultimi quindici anni che ha perso stando in prigione.
"Wow, deve essere stato bello." commenta Sam "però non batte la scoperta di Libertalia." aggiunge, fiero di sé. Nate ed io lo fulminiamo con lo sguardo, tornando poi a parlare dei vecchi ricordi.
Ad un certo punto ci imbattiamo in un grosso edificio che doveva fungere da luogo amministrativo. A giudicare dallo stile raffinato con cui era stato costruito il locale, doveva far parte dei quartieri di lusso.
"Questo posto è incredibile." commento, alzando la testa per osservare le ampie vetrate e il soffitto altissimo.
"Guardate quanti materiali. Avranno impiegato anni a costruire tutto questo." dice Sam, camminando per la sala.
"Di qua, ragazzi." dico, accovacciandomi per passare attraverso lo spiraglio creato da un mobile caduto. Quando arrivo dall'altra parte, resto allibita dalla scena che mi si presenta davanti.
"Porca puttana." sussurra Nate, rimasto allibito quanto me.
"Ecco dove sono finiti i coloni." dice Sam, osservando la piazzola circondata da centinaia di corpi scheletrici. La maggior parte di loro sono trafitti da lance e spade.
"È chiaro che c'è stata una battaglia. Ma chi combattevano e perché?" domando, avvicinandomi piano ad un corpo. Sam si inginocchia, esaminando la veste di uno scheletro.
"Alcuni di loro erano soldati." fa notare il maggiore dei Drake.
"Quindi coloni contro soldati." dice Nate.
Attraversiamo un corridoio ornato di statue giganti sia a sinistra che a destra, fino a quando non giungiamo alla porta principale. I fratelli Drake aprono il portone con alcune spallate e davanti a noi appare una biblioteca enorme.
"Wow." è l'unica cosa che riusciamo a dire.
"È vuoto." dice Sam, con una punta di rammarico nella voce.
"È stato Rafe?" domanda frustrato.
"No. Qui non viene nessuno da anni." dico, passando un dito sopra un mobile polveroso.
"Cerchiamo indizi?" domanda Sam.
"Direi di sì." rispondo, avendo anche l'approvazione da parte di Sam.

[Interrompi colonna sonora]

Uncharted 4 - La Fine Di Un LadroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora