12. Famiglia

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Kings Bay
Elle

Non appena abbiamo messo piede al mercato, alcuni mercenari della Shorline hanno iniziato a sparare. Nascosti dietro a casse di cibo e muri coperti da pezzi di carne essiccata, rispondiamo al fuoco. Ben presto la piccola piazza si svuota. Gli abitanti che fino a poco tempo fa sbrigavano le loro faccende quotidiane, sono fuggiti.
"Maledizione, sono in troppi!" esclama Sully, sparando un proiettile dopo l'altro.
"Dobbiamo raggiungere la jeep!" grido per farmi sentire da tutto quel frastuono.
Procediamo lungo i detriti lasciati dalla sparatoria, fino a raggiungere l'interno di un edificio. Quando entriamo, un furgone della Shorline sfonda il muro, puntandoci una mitragliatrice di grandi dimensioni. Nate fa in tempo a spingermi dietro un muro.
"Ma che diavolo! Ora come facciamo?" domanda Sully. Alla mia destra noto delle scale che portano al piano superiore.
"Di qua!" corriamo su, raggiungendo un terrazzo dove incontriamo due mercenari. In men che non si dica, Nate ed io li eliminiamo. Saltando poi sul tetto, atterriamo subito dopo vicino alla jeep.
"Presto, Sully!" grido. L'uomo salta, sedendosi dietro, mentre Nate accende il motore e parte.
La jeep sfreccia lungo la strada serpeggiante di Kings Bay. Il furgone con la mitragliatrice è deciso ad eliminarci definitivamente, in quanto ha iniziato a seguirci senza tregua.
"Via di lì!" grida Nate ai passanti. Afferro il bordo dello sportello della jeep con forza, cercando di non saltare fuori dall'autovettura. La Shorline non demorde, anzi continua a seguirci per tutto il tragitto.
"Attenzione!" urlo, mentre sfrecciamo addosso al medesimo mercatino.
"Non credo che potremo tornare qui." dice Sully.
"Aggiungilo alla lista!" rispondo, mentre socchiudo gli occhi per proteggermi dal troppo vento.
Dopo un po' raggiungiamo la torre dove gli altri si sarebbero dovuti trovare, ma all'ultimo li vediamo percorrere la strada principale con la jeep.
"Non avranno esagerato a mandare tutti quei sicari?" domando a Nate.
"A quanto pare no." risponde lui, bigiando sul pedale. Ci avviciniamo al ponte, notando davanti a noi un fiume enorme.
"Merda! E ora?" grido.
"Prendi il volante." mi dice Nate, mentre si alza in piedi. Con un balzo, Drake lancia la corda per attaccarsi al furgone della Shorline, mentre io freno. Sully ed io osserviamo Nate penzolare per un po' e poi arrampicarsi sopra il furgone. Speriamo che ce la faccia.

Nate

Facendomi forza con le braccia, mi tiro su quanto basta per balzare dentro il retro del furgone. Una volta messo al tappeto il mercenario, inizio a sparare contro gli altri furgoni. Quando mi rendo conto che il veicolo sta prendendo fuoco, minacciando di esplodere da un momento all'altro, salto sulla prima jeep che vedo sfrecciarmi accanto.
"Levati!" esclamo, tirando un pugno al nemico che privo di sensi cade fuori dal autoveicolo.
Una volta raggiunti gli altri, incito al gruppo di saltare e raggiungermi.
"Salta tu!" esclama Enid, muovendo freneticamente le braccia. Mi alzo in piedi, pronto a saltare e non appena atterro in mal modo sopra la loro jeep, Jane caccia un urlo e si piega in avanti.
"Jane!" esclama Sam, alla guida. Volta la testa a destra, per vedere che cosa è successo.
"S-sto bene, mi hanno solo colpita alla spalla." si affretta a dire lei. Tiene una mano premuta sulla ferita da cui esce del sangue.
"Merda." impreca Sam, accelerando ancora di più.
Dopo un tempo che pare infinito, riusciamo finalmente e per miracolo a superare i mercenari della Shorline. Il veicolo che si portava dietro la mitragliatrice è esploso prima che potesse raggiungerci.

Quando arriviamo nei pressi del motel dove alloggiamo, la notte è già calata su Kings Bay.
All'entrata vediamo Elle e Sully parlare. Il mio cuore si riempie di gioia nel vedere che entrambi stanno bene.
Elle mi corre incontro, abbracciandomi ed io, non aspettandomi tale gesto, resto di stucco. Alzo le braccia per ricambiare.
"Sei un idiota." mormora non staccandosi subito. Chiudo gli occhi, godendomi per un momento l'odore dei suoi capelli.
"Ho proprio bisogno di una bella doccia!" esclama Enid, facendoci ridere. Elle si scioglie dall'abbraccio e io vorrei che non l'avesse fatto.
"Jane!" Sully si avvicina alla figlia e con sguardo preoccupato osserva la ferita che si è procurata.
"Niente di che papà. Davvero." risponde lei, per tranquillizzarlo. Ottiene l'esatto opposto. Non ho mai visto Victor così preoccupato. Ha il viso pallido e le mani che tremano leggermente.
"Vieni, ti medico io." dice Enid, accompagnando Jane in camera.
"Forza, sistemiamoci anche noi." dice Sam, avviandosi verso l'entrata.

Uncharted 4 - La Fine Di Un LadroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora