3. È festa sia!

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Villa Rossi
Elle

"Ti prego, dimmi che hai preso la croce." dice Nate rivolto a Sam o meglio all'auricolare. La voce dell'altro Drake ci giunge chiara e tonda. "San Disma è qui con me, vuoi salutarlo?" commenta lui scherzando.
Nate, con la mano appoggiata all'auricolare cammina avanti, raggiungendo le scale che portano ad una piccola piazzetta circondata da fiori e cespugli. Solo ora mi rendo conto di quanto sia bello con la camicia bianca che gli risalta i muscoli. Dio, ma perché continuo a pensare così? Mi affretto a raggiungerlo, mentre Sully ci dice che dobbiamo incontrarci al vialetto anteriore.

[Uncharted 4: A Thief's End - OST - Cut to the Chase]

"Seguite i riflettori, io arriverò con la macchina!"
Saltando da un muro all'altro atterriamo su una piazzola con dell'erba alta. Nate mi suggerisce di abbassarmi. Davanti a noi ci sono due uomini italiani armati.
Una volta messo al tappetto il nemico, ci prestiamo a raggiungere un muro.
"Di qua non si passa." dico guardando il cancello chiuso.
"Arrampichiamoci." Nate si lancia verso il muro aggrappandosi ad alcuni supporti. Lo seguo a ruota fino a lanciarmi sopra un oggetto di metallo rotondo che si stacca - non del tutto - dal muro, facendoci girare verso sinistra.
"Per un pe..." un proiettile colpisce la fiancata metallica su cui siamo appesi facendola scintillare.
"Merda. Elle, tutto bene?" domanda preoccupato Nate.
Annuisco con vigore, anche se ho temuto per un secondo di morire. Con le mani che bruciano, noto una sagoma muoversi agilmente per i tetti.
"Sam!" urlo. Sam spara ad alcuni italiani che si sono nascosti dietro ad alcune colonne che reggono la struttura collegata alla Villa. Poi, con un solo gesto, lancia un'altra pistola a suo fratello che la prende al volo. Eliminati i restanti italiani, Sam ci dice che ci raggiungerà presto, in quanto deve trovare un modo per scendere.

Villa Rossi
Enid

È il caos. Dal momento in cui si sono spente le luci, Sam è entrato in azione. Solo che dopo alcuni secondi si sono accese le luci d'emergenza e qualcuno si è accorto che la croce è sparita.
Sully, Jane ed io ci siamo subito diretti verso lo scantinato, ma mi sono ritrovata il passaggio bloccato da un infuriato Rafe che ha piantato i suoi occhi di fuoco nei miei.
Mi sono quindi voltata verso la direzione opposta, lasciando Jane e Sully fuggire senza intoppi.
Salgo velocemente le scale per scappare da Rafe, ma lui mi ha notata e si affretta a seguirmi. Velocizzo il passo e corro attraverso un lungo corridoio.
"Non puoi sfuggirmi, Enid! Dammi la croce!" grida Rafe. Mi volto per guardare e mi accorgo con orrore che Adler si trova in fondo al corridoio. Cammina lentamente e allarga le braccia.
"Sei in trappola, bellezza." ora si trova al centro del corridoio.
"Non avrai mai la croce." sentenzio.
"Che mi serve la croce, se ho già te?"
Un'altra trappola, Enid! Non cascarci. Non osare.
"Non dire sciocchezze. Il tesoro non sarà mai tuo." ora è a pochi metri da me, ma all'improvviso una porta si apre ed esce una guardia italiana che intima a Rafe di andarsene. L'uomo è voltato di spalle impedendogli così di accorgersi di me. Quando Rafe sta per gridare che ci sono anche io, con uno scatto agile, apro una porta a caso e mi ci fiondo dentro.
La stanza è buia, ma riesco a percepire l'odore di legno e di libri.
A poco a poco la mia vista si abitua all'ambiente e con stupore mi accorgo di essere finita in una piccola biblioteca.
Attendo un paio di minuti per essere certa che la guardia e Rafe se ne siano andate, dopodiché mi dirigo verso la porta e la apro. Il sangue mi si gela nelle vene. Davanti a me c'è una donna, la stessa donna che ho visto parlare con Sully.
"Tu non dovresti essere qui." dice lei con tono duro, ma allo stesso tempo seducente. Nonostante i muscoli e l'aria da spacca culi che si ritrova, in quella donna si possono comunque scorgere tratti femminili.
"Tu hai qualcosa che voglio." continua. Indietreggio.
"Chi diavolo sei?" in tutta risposta la donna mi assesta un calcio dritto sullo stinco. Cado a terra priva di fiato.
"Rafe mi ha parlato di te, sai." dice togliendosi i tacchi bassi, tra l'altro orribili.
"Mi ha detto che eri una brava socia in affari e" mi tira un secondo calcio nell'altro stinco. Ma che cavolo le prende?
"dopo sei fuggita via, dicendo che per te era troppo." mi alzo a stento in piedi.
"Quello che faceva lui era troppo." boccheggio.
"In fondo lo facciamo tutti, no?" sta per tirarmi un pugno, ma io la fermo appena in tempo. Lei spalanca gli occhi stupita.
Approfittandone della sua deconcentrazione le assesto un calcio nella tempia. La donna gira la testa in modo innaturale, ma poi, come se non avesse appena visto le stelle girarle intorno, mi afferra con entrambe le mani e mi lancia contro uno scaffale pieno di libri.
"Sai, mi stupisce che Rafe abbia scelto te come nuova socia. Pensavo si concentrasse su donne più attraenti." la provoco.
Lei cerca di tirarmi l'ennesimo pugno, ma io mi scanso appena in tempo. Sono troppo lenta, anche perché la donna mi tira un calcio che mi fa volare verso la finestra e come se non bastasse quest'ultima si rompe in mille pezzi, facendomi cadere fuori. Per fortuna mi aggancio ad uno di quei drappi rossi con su scritto il nome del proprietario e con uno slancio che farebbe invidia all'atleta più bravo del mondo, colpisco un'altra finestra.
Cado all'interno della sala principale che porta all'uscita. Dentro è scoppiato il pandemonio. Italiani che sparano di qua e di là. Poco più avanti vedo Sam, Nate ed Elle combattere contro alcune guardie.
"Enid?! Non dovevi essere con Sully e Jane?" domanda la mia migliore amica.
"Ho avuto un contrattempo." urlo per sovrastare il rumore assordante dei proiettili che continuano a colpire muri e oggetti.
"Dobbiamo uscire di qui e subito!" sbraita Sam. Sono d'accordo con lui. Elle mi lancia una pistola recuperata da non so più dove e controllando che sia carica mi preparo a combattere o meglio a tirare fuori il culo vivo da quel posto.

[Interrompi colonna sonora]

Uncharted 4 - La Fine Di Un LadroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora