Uncharted 4 - La Fine Di Un Ladro

4. Il clima in Scozia è mite!

Villa Rossi 
Elle

Gli italiani sono ovunque e con le loro giacche nere e i pantaloni del medesimo colore riescono a mimetizzarsi perfettamente sotto quel cielo scuro privo di stelle.
Siamo fuori dalla Villa, finalmente, ma le guardie sembrano essere raddoppiate.
Tuttavia, con grande forza, ci facciamo avanti e liberiamo la via dai nemici. Quando scorgiamo Sully e Jane entrare di botto con un furgone bianco nel vialetto, ci prestiamo a raggiungerli velocemente. All'improvviso però due mani mi afferrano per le spalle, facendomi cadere la pistola di mano.
Caccio un urlo e alzo il gomito per colpire l'avversario, ma quest'ultimo ha preso a strangolarmi.
Nate accortosi della situazione si fionda contro l'uomo, sparandogli sulla spalla.
Una volta libera, Drake mi prende per mano e insieme raggiungiamo il furgone.
"Presto, salite!" grida Sully. Un fiume di proiettili piovono sull'auto, bucando il metallo e i vetri.
Con una sgommata che fa invidia ad un campione di formula uno, Sully ci porta via di lì.

Hotel
Elle

Siamo seduti intorno al tavolo, incapaci di trattenere l'entusiasmo. La croce di San Disma si trova al centro e aspetta solo di essere aperta.
Sam appoggia il bicchiere mezzo vuoto e sospira.
"Spero di non finire all'inferno." dice colpendo l'estremità bassa della croce con un martello.
Enid ed io ci scambiamo un'occhiata. Jane è seduta sul letto e aspetta con trepidazione di scoprire cosa nasconde la croce.
"Oh, merda." sussurra il maggiore dei Drake.
"Cosa?" domanda Jane confusa.
"È vuota." risponde Sam. Ma poi ridacchia e inclina l'oggetto in basso facendo uscire una piccola pergamena da esso.
"Ah, il solito coglione." dice Nate scuotendo la testa. Rido nel vederlo così turbato e nervoso, ma non perché non dovrebbe esserlo, ma perché fa sempre delle facce buffe. Lui alza lo sguardo e si accorge della mia risata. Mi lancia un'occhiata di finto odio e poi torna a guardare suo fratello.
La pergamena è chiusa da un sigillo rosso che rappresenta un teschio e delle ossa incrociate. Lo stemma di Avery.
Sam srotola il foglio che mostra una grande croce con due spade incrociate al centro. Intorno ad esso c'è una scritta in latino che dice: "Hodie mecum eris in paradiso". In basso alle spade c'è lo stesso teschio con dei numeri.
"Oggi sarai con me in paradiso." dice Jane, ricevendo un'occhiata di apprezzamento da parte di Sam.
"Sono le parole che Gesù disse a San Disma sulla croce, ma che significano i numeri?" domando sporgendomi per vedere meglio.
"Sono date." risponde Nate.
"Significa che dobbiamo trovare la sua tomba? domanda Enid.
"Sì, nella Cattedrale di San Disma." Nathan si alza dalla sedia e prende il suo diario.
"Un momento, Rafe non sta setacciando quella zona da una vita?" domanda Sully.
"Sì, ma vedi..." Nate prende una piccola cartina, stendendola sul tavolo.
"La Cattedrale è da questa parte, mentre il cimitero è qui. Rafe sta cercando nel posto sbagliato." afferma il giovane Drake.
Sully non sembra essere convinto, anzi scuote la testa e afferra il sigaro tra le dita.
"Rafe salterà di gioia quando ci vedrà. Aspetta solo noi." interviene Enid. La vedo più agitata del solito.
"Ci penseremo quando saremo lì. Scozia arriviamo!" esulta Sam ridendo.

[Uncharted: A Thief's End - OST - Reunited]

È notte fonda. L'asta mi ha devastato, ma nonostante ciò non riesco a dormire. Decido di uscire in balcone. L'aria è calda e accogliente. Mi appoggio con i gomiti alla ringhiera e contemplo la vista davanti a me.
"Vuoi?" domanda una voce. Trasalisco. Sam è appoggiato al muro. Avvolto dal fumo della sua stessa sigaretta.
"No, grazie." dico rifiutando di avvelenarmi i polmoni. Segue un lungo silenzio e poi Sam dice:
"Nathan mi ha parlato di te." il mio cuore inizia a battere più forte.
"Mi ha detto che avete affrontato molte avventure assieme." aggiunge aspirando una boccata di fumo.
Annuisco. Come dimenticarlo? Al solo ricordo sorrido.
"Cosa è andato storto?" domanda. Mi riscuoto dai miei pensieri.
"Come?" domando. Sono confusa. Nathan ha parlato di me? Ha parlato di quello che c'era stato tra noi?
Sam mi guarda aspettando che io risponda qualcosa. Riesco a vedere il luccichio della sua sigaretta.
"Cosa ti ha detto di preciso?" domando con il cuore in gola.
"Niente."
Aggrotto le sopracciglia. Come niente?
"Non c'è bisogno che qualcuno mi dica che siete stati assieme. Lo si capisce da come vi guardate." risponde lui.
Non so cosa dire. La nostra rottura ha fatto male ad entrambi. Sia Nate che io ci abbiamo messo una pietra sopra. Ma allora perché una parte di me non è sicura al cento per cento che sia così?
"Sono stanca. Credo che andrò a dormire." dico. Sam non insiste, così torno in camera e mi butto sul letto. Che ne sa lui di quello che abbiamo passato Nathan ed io?

[Interrompi colonna sonora]

Scozia
Elle

"Sbaglio o Sully ha detto che il clima in Scozia è mite? Sto congelando!" si lamenta Enid. Si avvolge la sciarpa intorno al collo e osserva l'aereo di Sullivan galleggiare nelle acque scozzesi.
"Prima troviamo la tomba di Avery, prima ce ne andiamo." sentenzia Jane.
Ho dormito malissimo. Anzi non ho proprio chiuso occhio. La breve discussione avuta con Sam l'altra sera mi ha devastato. D'avvero bastava guardare me e Nate per capire che una volta eravamo una coppia? Bah, non riesco a capirlo.
"Non è mica come a Ubar." scherza Nate. Sorrido appena. Forse è meglio che cominci un po' ad ignorarlo. Nate sembra essersene accorto, ma fa finta di nulla.
"Cercate di non combinare guai." ci avvisa Sully parlando al walkie talkie.
"Non preoccuparti, papà. Sono in buone mani." risponde Jane.
Jane. Ancora non riesco a credere che Sully abbia una figlia. L'abbiamo vista tutti entrare in azione a Villa Rossi. Ma questa volta è diverso. Stiamo andando dritto nella tana del lupo o quasi. Vediamo come si comporterà con i mercenari di Nadine. Già, Nadine. Enid mi ha detto che l'ha conosciuta e quando le ho spiegato chi fosse ha esclamato:
"Ora capisco perché è così brava a lottare!"
Speriamo solo di non incontrarla. O meglio, speriamo di non incontrare Rafe.