13. Caccia al tesoro

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In mare
Elle

[Uncharted 4: A Thief's End - OST - At Sea]

"Quindi cosa è esattamente Libertalia?" domanda Enid, afferrando una birra dalla borsa frigo.
"È un'utopia dei pirati e stando a quello che si dice quel luogo forniva rifugio a centinaia, se non migliaia di pirati." spiega Sam, mentre solchiamo verso il mare.
"E condividevano tutto. Proprietà, risorse e denaro." aggiunge Nate.
Sono trascorse tre ore da quando abbiamo lasciato il motel. La notizia che Jane sarebbe rientrata a casa ci ha sconvolto. All'inizio anche Sully voleva partire con lei, ma Nate l'ha convinto a continuare il viaggio.
"Hai fatto bene." gli avevo detto al motel, prima di partire.
"Non lo so Elle, sai?" aveva detto lui. Mi rattristava vedere Victor così giù di morale, ma comprendevo la sua decisione. In fondo è suo padre e ogni genitore vuole proteggere il proprio figlio. A giudicare dalle facce lunghe degli altri, nessuno di loro è riuscito a dormire bene. Nathan non mi ha rivolto la parola per tutta la mattina.
"E quindi dove si trova questo tempio dei pirati fricchettoni?" domanda Sully. Mentre i ragazzi parlano, Enid mi raggiunge in fondo alla barca. Si siede accanto a me e ispira a pieni polmoni l'aria marina che ci circonda.
"Come andiamo, amica mia?" domanda, mettendosi gli occhiali da sole.
"Può andare meglio." rispondo, guardando Nate.
"Vi ho sentiti litigare ieri sera. Perché non gli dici ciò che hai visto? Forse è stato un malinteso." dice lei.
"Te l'ho detto Enid. So quello che ho visto e cosa mai potrebbe dirmi? Non risolverà di certo le cose e poi..." lancio uno sguardo verso l'orizzonte. Alcuni gabbiani volano pigramente lungo il cielo azzurro.
"Ho detto delle cose terribili..." aggiungo "ma basta parlare di me. Tu come stai? Siamo sempre di corsa e non riusciamo mai ad avere una conversazione normale." dico. Enid annuisce, d'accordo con me.
"Bene. Io sto bene..." risponde poco convinta. Dalla sua espressione capisco che c'è qualcosa che non va, ma decido di non insistere troppo. Osservo di nuovo Nate che tiene con entrambe le mani il timone. Vorrei andare da lui e parlargli, ma so che lui rifiuterebbe ogni tipo di contatto.
Dopo un'altra ora di viaggio, finalmente riusciamo a scorgere terra. Lontano, oltre tutto quel blu, vediamo la punta di una montagna. Quando la barca raggiunge le prime isole, Sam ferma il mezzo. Restiamo tutti in silenzio a contemplare l'ambiente che ci circonda. Se non fosse per una stupida caccia al tesoro a quest'ora mi rilasserei su una di quelle spiagge bianche.
"Me lo aspettavo un po' più grande." farfuglia Sam, con una punta di delusione nella voce.
"Beh, almeno c'è un'isola." dice Enid, rassicurando il maggiore dei Drake.
Sam annuisce, guidando la barca verso un punto dove possiamo attraccare.
"Più di così non posso avvicinarmi. Credo che dovremo nuotare." dice aspirando l'ultima boccata di fumo. Enid, avventuriera sin dalla nascita, non si lascia intimorire, anzi è la prima a tuffarsi in acqua.
"L'acqua è stupenda!" esclama, nuotando felicemente.
"Non siamo qui per rilassarci." scherza Sully. "Se non vi dispiace, io resto qui." aggiunge poi Victor. Ci voltiamo a guardarlo.
"Qualcuno deve badare alla barca."
"Giusto, perché oltre a noi, ci sono altre persone che potrebbero rubare la barca." dice sarcasticamente Nate. Sully annuisce convinto e noi scoppiamo a ridere. Nate si lancia dalla barca, raggiungendo poi Enid alla riva.
"Stai bene?" domanda Sam, appoggiando un piede sopra il bordo della barca.
"No. Nate è arrabbiato con me. Credo di averlo perso per sempre." dico, aprendomi a Sam. È strano, ma con lui sento che posso parlare di tutto, nonostante lo conosca ben poco.
"Nah, non è vero. Vedrai che sistemerete tutto." mi strizza l'occhio, per poi buttarsi in acqua.
Quando raggiungo il resto del gruppo a riva, proseguiamo verso il sentiero che ci porta davanti ad una torre d'avvistamento.
Arrampicandoci sempre più su, arriviamo in cima alla torre. L'interno è buio, ma scorgiamo un muro che a prima vista sembra non avere niente di speciale, ma poi Nate nota una specie di simbolo.
"È una freccia?" domando, avvicinandomi alla parete. Premo con una mano il simbolo, il quale comincia a muoversi e aprire il muro davanti a noi. Il panorama è spettacolare. Nate si avvicina, sfiorandomi la spalla con la sua. Trattengo il fiato.
"Guardate, ci sono altre frecce!" indica Enid con un dito. Sam sorride, felice di aver fatto l'ennesima scoperta.
"Andiamo."
Una volta saliti in barca, seguiamo le frecce che ci portano all'interno di una caverna. Arrampicandoci poi sui muri, sbuchiamo all'esterno. Intorno a noi la vegetazione è padrona del mondo. Scorgo alcuni uccelli esotici volare alti nel cielo. Vorrei potermi sentire libera come loro. Ovunque guardi, vedo solo verde. È sempre stato il mio colore preferito. Mi sento in pace, anche se so che da un momento all'altro potremmo essere attaccati dagli uomini della Shorline. Nadine e Rafe sono sempre in agguato.
Quando i miei piedi toccano a terra, stacco la corda. Davanti a me, in tutta la loro bellezza e incastonante all'intero delle mura, ci sono delle statue enormi.
"Incredibile." sussurra Enid, ammirando l'ambiente circostante.
"Di qua." dico al gruppo, avviandomi verso una porta fatta ad arco. Quello che vedo mi spiazza. Al centro della stanza si trova un diorama, un insieme di vedute dipinte che formano una specie di città in miniatura. Sparsi per qua e là su dei tavoli logori e consumati, ci sono decine e decine di progetti. Lungo le pareti, invece, ci sono dei disegni fatti di pietra. In uno in particolare, si vede il sigillo di Avery posto al centro con tutti gli altri che lo circondano.
"Dove tutto è iniziato." dico, osservando la nave di Avery.
"Questa è la storia della fondazione di Libertalia." fa notare Sam, emozionato.
Ci spostiamo nella stanza successiva, imbattendoci sul medesimo enigma da risolvere.
"Questo sembra abbastanza complesso." faccio notare.
"Nulla che non si possa risolvere." risponde Nate, lanciandomi una frecciatina. Apro la bocca per rispondere, ma sono a corto di parole.
Una volta risolto l'enigma, la parete davanti a noi si apre, mostrandoci una specie di piattaforma che funge da ascensore. Una volta raggiunta la cima, notiamo che il cielo ha iniziato ad oscurarsi. Davanti a noi, a pochi metri, si eregge la statua di Avery che sta puntando il binocolo verso una direzione ben precisa.
"È ora di andare." saltella allegramente Enid.

[Interrompi colonna sonora]

Raggiunti la statua di Avery, Nate si arrampica su di esso.
"Allora?" domanda Sam, impaziente.
"C'è una grossa isola." risponde Nate, scendendo dalla statua.
"Deve essere lei. Libertalia." dice Sam. Osservo Nate, il quale non sembra essere molto convinto.
"Un po' ottimistico, tutto considerato." fa Nate. Sam lo squadra, voltandosi a guardarlo.
"Potresti mostrare un po' di soddisfazione, fratello." dice il maggiore dei Drake.
"Sarò soddisfatto quando Alcazar non ci starà più tra i piedi." ribatte lui. I fratelli Drake iniziano a discutere. Vorrei fermarli e dire che non è il momento giusto per litigare. Osservo Enid che guarda verso il mare, così seguo il suo sguardo. In lontananza vedo delle barche firmate Shorline.
"Ragazzi! Abbiamo compagnia." dico. Nate e Sam si voltano, osservando l'avanzata lenta delle barche nemiche.
"Dobbiamo andare." dice Victor, con tono grave. Senza indugi e giri di parole, lo seguiamo.
Il mare ha cambiato totalmente colore. Se prima era di un azzurro trasparente, adesso è di un blu scuro livido. La pioggia, che poco prima sembrava essere una semplice pioggerella, si è trasformata in una vera e propria tempesta.
"Non si vede un accidente!" grido per farmi sentire dal suono delle onde che si infrangono sullo scafo.
"Tenetevi forte!" dice Sam.
Accanto a me, Enid e Sully si stringono al bordo, mentre Nate e Sam sono al timone. Arranco con fatica verso di loro, quando all'improvviso un'onda travolge la barca, facendomi cadere in acqua.
"Elle!" grida Nate. Cerco di nuotare verso la barca, ma un'altra onda mi travolge. Il panico inizia a impossessarsi del mio corpo. Non riesco a raggiungere la barca. Nate si tuffa in acqua, ma non lo vedo risalire. Perché ti sei buttato? Dove sei? Ho paura... E poi appare accanto a me.
"Ci sono. Tieniti a me." dice, nuotando verso la barca. Mi stringo forte a lui, a labbra serrate per inghiottire meno acqua salta possibile. Una volta tornati sulla barca, veniamo attaccati dalla Shorline.
Enid e Sully iniziano a sparare contro i nemici.
"Ce la fai?" domanda Nate, impugnando la pistola. Annuisco, scossa da brividi di freddo. Tiro fuori la mia pistola e nel momento in cui sto per fare fuoco, una barca enorme ci viene addosso.
E poi il buio.

Uncharted 4 - La Fine Di Un LadroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora