Uncharted 4 - La Fine Di Un Ladro

5. La tomba di Henry Avery

Scozia
Elle

Procediamo lungo il pendio polveroso ed erboso della Scozia. In lontananza riusciamo a scorgere la Cattedrale di San Disma, mentre dall'altra parte il cimitero. Per nostra fortuna Rafe si sta concentrando solo in quel punto, così da dare a noi un vantaggio più che buono.
Il suolo, oltre che ad essere ricoperto da erbacce e fango, è avvolto anche dalla neve e dalla brina.
"Tu dici che Sully ci ha raccontato balle?" bisbiglia Enid guardando di sottecchi Jane. Osservo la ragazza procedere sicura verso la strada che ci porterà al cimitero. Non sembra spaventarla niente. È una cacciatrice di tesori anche lei?
"Sully ha fregato un sacco di persone, ma non noi. Avrà avuto una sua valida ragione se ce l'ha tenuto nascosto." dico io.
"Di qua non si passa. Scendiamo." ci richiama Nathan. Scivoliamo lungo una distesa di ghiaia fine. Riesco a sentire alcuni sassolini entrare dentro i miei pantaloni termici.
Una volta arrivati in fondo veniamo sorpresi da alcuni oggetti che vengono utilizzati per gli scavi.
"E questo?" domanda Nate. Jane si avvicina ad un baule grigio con su scritto "Shorline".
"Giù!" urla Sam, spingendo Jane dietro il baule.
Enid ed io tiriamo fuori le pistole e iniziamo a sparare. Gli uomini di Nadine cadono a terra, privi di vita.
"Stanno allargando le loro ricerche." dico, recuperando alcune munizioni.
Il suono di una mina che esplode e fa tremare la terra, ne è la conferma.
"Allora dobbiamo sbrigarci." dice Sam.
Lungo il nostro percorso incontriamo altri mercenari della Shorline che riusciamo per fortuna a spodestare. Il tragitto cambia, facendosi più ripido e faticoso.
"Siamo quasi arrivati!" esclama Nate risollevando l'umore di gruppo.
Tra un salto e un altro arriviamo finalmente al cimitero.
Ciò che si presenta davanti ai nostri occhi è inspiegabile.

[Uncharted 4: A Thief's End - OST - The Grave of Henry  Avery]

"Beh, sicuramente Avery ci sta rendendo la vita difficile!" esclama Enid. Non posso darle torto. Ci sono moltissime lapidi che incorniciano il cimitero. Ognuna di queste ha almeno un teschio o delle sciabole incrociate.
"Dobbiamo trovare la tomba che rispecchi tutte le caratteristiche che stiamo cercando, ovvero il teschio, le sciabole e le date." dice Sam. Ci dividiamo e iniziamo a cercare. Enid ha detto che vuole sapere di più su Jane, perciò si è aggregata a lei. "Voglio vedere se è tanto tosta come crede!" ha detto. Io ho annuito, ma controvoglia, perché Sam ha fatto la stessa cosa e questo significa che mi tocca cercare la tomba di Avery con Nate.
"Dormito bene?" domanda di punto in bianco.
"È un po' tardi per chiederlo." scherzo.
"Già, che sciocco." ride nervosamente.
Restiamo in silenzio e questo non fa che turbare Nate.
"Perché ho la sensazione che mi stai evitando?" domanda schietto.
"Non è vero!" mento.
"Sì, invece. Sei strana oggi." dice.
"Strana." ripeto, scocciata.
"Voglio dire... perché ti comporti così?"
"E come mi starei comportando, scusa?" Stiamo d'avvero litigando? Ora? È assurdo! Rafe potrebbe venire da un momento all'altro e farci fuori, mentre noi siamo qui a discutere come una coppia sposata!
"Senti lascia perdere. È inutile discutere con te." dice amareggiato. Sono offesa, ma faccio finta di nulla, anzi mi volto per dargli le spalle, perché sento gli occhi riempirsi di lacrime.
"Elle, senti... mi disp..." ma io lo fermo.
"Le sciabole corrispondono..." passo le mani sopra la lapide e la pulisco dalla neve.
"Anche le date, ma il teschio è insolito." dico. Nate si avvicina.
"Non è lo stemma di Avery. Il suo teschio è..."
"Di profilo." diciamo all'unisono. Ci scambiamo degli sorrisi imbarazzati. Tocco il teschio e lo giro. All'improvviso il suolo dietro la lapide di Avery si muove, facendo apparire delle scale.
"Ragazzi!" chiamo gli altri.

Ci troviamo all'interno di una cripta al quanto raccapricciante, ma non ci facciamo intimidire. Il posto sembra aver visto giorni migliori, poiché è ricoperto da ragnatele e sporcizia.
Più in là scorgiamo tre figure appese alla parete. Al centro c'è Gesù, a sinistra San Disma, il ladro pentito e a destra Gesta, il ladro cattivo.
Giriamo intorno alla parete, notando che c'è una specie di lanterna.
"Ehi, ciminiera..." chiama Nate, rivolto a Sam.
"Qui serve un accendino."
"Ehi! Rispetta i miei vizi." risponde Sam.
"E tu dovresti rispetta i tuoi polmoni." risponde Nate. Enid ed io ridacchiamo sotto i baffi.
Nathan accende la torcia, la quale prende ad illuminarsi e a lanciare bagliori verso il muro alle nostre spalle.
Il muro è circondato da un paio di puntini grandi e piccoli.
"La luce proviene dall'altra parte." dice Jane. Nathan e Sam vanno a vedere come funziona quello strano meccanismo, mentre noi aspettiamo. Quando i due fratelli Drake riescono nell'intento, io mi occupo di girare la manovella che nel frattempo ho notato nella parete. Quest'ultima si apre mostrandoci una finestra strana con dei cerchi di metallo.
"Che palle, niente tesoro!" si lamenta Sam.
"No, ma guarda." Nate ci indica qualcosa oltre la finestra. Ci sono tre croci e una caverna.
"Avery ci sta indicando la strada." dico.
"Si, ma così torniamo verso la Cattedrale." fa notare Jane.
"Dritti dritti verso Rafe." aggiunge Enid.
"Non abbiamo altra scelta." dice Nate deciso. Ed è vero. Sam deve i soldi ad Hector Alcazar se vuole ancora vivere e noi faremo di tutto per aiutarlo.
"Andiamo." dico decisa. Nate mi ringrazia con lo sguardo. Anche se abbiamo avuto delle divergenze, farei qualsiasi cosa per aiutarlo. È pur sempre un mio amico, un mio compagno di avventura e...
Ci prestiamo a tornare indietro e una volta riemersi dalle cripte, siamo costretti ad accovacciarci nell'erba alta. L'area è piena di uomini della Shorline, diamine!
"Dobbiamo liberarci di loro. Siete pronti?" domanda Sam.
"Sono nata pronta." risponde Enid. Le sorrido. Nessuno può togliere la determinazione della mia migliore amica. In fondo ne abbiamo passate tante Enid ed io. Questo per noi è un gioco che va giocato con prudenza, ma insieme siamo imbattibili e Rafe non avrà mai e poi mai il tesoro. Se lo può sognare. Se siamo riusciti a fregarlo a Villa Rossi, possiamo farlo di nuovo.

[Interrompi colonna sonora]