10- Ciao

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È mattina, sono le 9 e tra un ora devo vedermi con Lorenzo così mi alzo e mi preparo; indosso dei semplici pantaloncini di jeans un po' sfrangiati è un body di Zara, uno di quelli con le maniche sbracciate, visto che qui a Roma fa molto caldo. Non mi trucco, infondo so andando lì per rompere con lui non per fare una sfilata.
Chiara e Martina ancora dormono e non voglio svegliarle, ieri sera abbiamo fatto tardi e poi comunque sanno che sarei uscita.
Esco di casa alle 9:30, con largo anticipo; però il traffico di Roma è imprevedibile, infatti arrivo giusto in tempo.
Ci siamo conosciuti in questo bar, mesi fa tramite amici, e continuavamo a venirci ogni giorno.
Me lo ritrovo davanti con una semplice maglia bianca e un pantalone grigio della Nike, inutile dire che lo trovo bellissimo, ma oltre questo, non c'è nient'altro che mi piace di lui; l'aspetto fisico non è tutto nella vita, anzi è proprio quello che deve passare in secondoq piano, dietro all' aspetto caratteriale.
"Tutto bene? I tuoi messaggi mi fanno preoccupare" mi chiede, sicuramente anche perché l'ho baciato semplicemente sulla guancia.
"Devo parlarti Lorenzo, entriamo?"
"Certo"
Entriamo, salutiamo Federica,la barista nonché mia amica ,ci sediamo e non serve neanche ordinare perche stiamo sempre qui e prendiamo le stesse cose,
Ci sediamo, uno di fronte all'altro, ci guardiamo negli occhi.
Non avevo
un discorso, non sapevo da dove iniziare,sapevo di dover arrivare dritta al punto senza troppi giri ma non era facile .
Come posso iniziare?
"Lorenzo devo parlarti, seriamente però. Sai tutto quello che ho passato prima di te, per me non è facile , non è stato facile fidarmi nuovamente di una persona. In questi mesi sono stata bene, non lo nascondo , ma non posso nasconderti neanche che ormai non provo più quello che provavo prima"
Probabilmente non avevo mai mentito così tanto a qualcuno prima d'ora. Non avevo mai provato nulla per lui in realtà , stavo con lui solo per vedere Matteo stare male , come lui aveva fatto stare me.
"Scusa non capisco , così da un giorno all'altro?"
"No, in realtà ci pensavo da un po', aspettavo il momento giusto"
"Il momento giusto è arrivato mentre eri a Coverciano,no? Con il tuo ex"
Forse aveva ragione
"Ci sono stata 1 giorno praticamente , cosa vuoi che sia successo? Sai tutto il male che mi ha fatto"
Lo sapeva lui, lo sapevo anche io , e nonostante questo dolore per un po' mi ha annebbiato la vista , ora è come scomparso.
"Sì, ma guarda caso torni apposta per parlare con me , o non è così? Avresti potuto aspettare di tornare, e invece no, a quanto pare non vuoi perderti neanche un momento con lui. Sai che ti dico? Vai, vai da lui che ti farà stare male, non tornare a piangere da me poi e a darmi ragione. Io non ci sarò. Avrei dovuto aspettarmelo ..."
"Aspettarti cosa? Butti parole al vento, parole pesanti che dici con leggerezza . Io avrei dovuto aspettarmi questo da te , anzi me lo aspettavo proprio, non te ne è mai fregato nulla di me e lo si capisce benissimo dalle tue parole. Mi avevano messo tutti in guardia con te"
Si alza dalla sedia per andarsene, ma non lo fa prima di ribattere.
"Non mi importa cosa ti dissero, nessuno dei tuoi amici mi conosce così tanto da giudicarmi. Soprattutto quel Jorginho , vero?"
"Non stavi andando via? Ciao Lorenzo, è stato un piacere. Buona vita"
"Ciao Camilla" e se ne va.
Nel frattempo non avevamo neanche fatto colazione , in quanto il bar è pieno e Federica ha molte ordinazioni , così decido di avvicinarmi al bancone e di consumare lì.
"Cami tutto bene?" mi domanda Federica appena mi avvicino, lei conosceva bene tutta la storia.
"Beh, ni. Sono stata a con Matteo ieri, l'ho baciato, sai che provo ancora qualcosa per lui nonostante tutto. Sono tornata a Roma per lasciare Lorenzo, tutti mi hanno fatto capire che fosse la cosa migliore da fare"
"E hanno fatto bene, il tuo dolore ti annebbiava la vista e non sei riuscita a capire cosa ti facesse bene e cosa no, ora ci sei arrivata da sola finalmente . Meglio tardi che mai"
"Meglio tardi che mai" la mia frase preferita.
"Hai ragione"
Intanto avevo consumato la colazione, così saluto la mia amica, pago ed esco ,per poi dirigermi nuovamente a casa della mia migliore amica, nella speranza che siano sveglie.

Sono passati un po' di giorni dal mio incontro con Lorenzo, che non si è fatto più sentire. Io sono rimasta a Roma, non so se tornerò a Coverciano ma comunque tra qualche giorno la nazionale giocherà all'Olimpico la prima partita dell'Europeo e io sarò lì.
Non ho sentito neanche Matteo, se non quando Chiara e Manuel parlano al telefono ed è capitato che si limitasse ad un semplice "ciao" nei mie confronti. Ovviamente ho sentito mio padre e Jorginho, e quest'ultimo è l'unico tra i 2 ad avermi accennato di Matteo, per dirmi che sì, si concentra sul calcio e gli allenamenti, ma fuori dal campo è come se gli mancasse qualcosa. Quel qualcosa potrei essere io?

È il 20 giugno, oggi la nazionale italiana giocherà la 3 partita contro il Galles, dopo aver vinto contro la Turchia e la Svizzera. Sono sempre rimasta qui a Roma , sono stata a cena con i ragazzi dopo le partite, ma oltre questo niente. Con Matteo ci salutiamo normalmente, ciao ciao, niente di più.
Oggi lo rivedrò, non so cosa succederà.

E ora? -Matteo Pessina Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora