Capitolo 5 "Nuovi sentimenti per Jeff"

18.2K 999 245
                                    

JEFF'SPOV 

«Taci! Se parli, ti uccido. Subito. Intesi?» dissi, con voce più cupa del solito.

Lei mi guardò, con occhi sbarrati e lacrime che scorrevano silenziose sulle sue guance.

"Ha paura di me... Cazzo!"  pensai,vacillando per un secondo tra l'essere il solito assassino senza cuore o lasciar spazio alle emozioni.

«Rispondi solo se ti faccio una domanda e se ti do il permesso di parlare. Perché sei tornata in quella casa?» ordinai, curioso.

«Volevo incontrarti» mormorò, cercando di mascherare la paura, invano.

«Perché?» domandai, aggrottando la fronte.

«Per porti una domanda» Sapevo che cercava di temporeggiare, il che mi dava sui nervi. Ma decisi di lasciarle il beneficio del dubbio. Inoltre ero davvero molto curioso.

«Quale?»

«Hai detto che devi uccidere per un motivo, ma che nessuno avrebbe mai capito. Perché...perché non provi a parlarne con me?» chiese, cercando i miei occhi con i suoi.

«Non capiresti» borbottai, spostando lo sguardo e allentando la presa sul manico della mia arma.

«Provaci lo stesso» parlò, senza aver avuto il permesso.

Afferrai con forza il coltello e glielo puntai alla gola, facendole un piccolo taglio sulla pelle. Il sangue scivolava piano sulla lama.

«Ti ho detto che devi parlare solo. Con. Il mio. Permesso!» ringhiai, scandendo le parole e premendo di più l'arma sulla sua gola.

KATHERINE'SPOV

Il taglio bruciava. Sentivo la bocca secca, la gola bagnata dal mio sangue e il freddo intenso della lama a contatto con la mia pelle calda. Avevo paura, davvero troppa paura, così decisi di non parlare e soffocare le mie lacrime.

JEFF'SPOV

"Non posso farle del male..."  pensai, spostando i miei occhi dai suoi.

Subito dopo, la sentii gemere e, quando la guardai, vidi una smorfia di dolore sul suo viso. Sospirai e tolsi il coltello da lei.

«Devi avere paura di me, cazzo! Sono un fottuto killer. Potrei ucciderti qui, senza nemmeno pensarci due volte, e tu non provi neanche a scappare!» gridai, verso di lei.

Vidi che, ogni volta che mi avvicinavo a lei, chiudeva gli occhi. Non saprei se per istinto o per paura, ma la situazione mi fece riprendere lucidità.

"Ora basta. Deve finire tutto questo. Devo smettere di farla soffrire" pensai, impugnando per bene il coltello.


Jeff the Killer: il killer dannato e sexyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora