Sottosopra

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»Prompt: Sottosopra
»Parole: 339


Fece un salto per afferrare il gatto ma quello fu più veloce di lui e balzò via, con il risultato di farlo cadere a terra come un sacco di patate, sbattendo la faccia. Cercò di rialzarsi lentamente, il corpo scosso da fremiti di rabbia. Quella "dannata bestiaccia", come l'aveva chiamato più volte nelle ultime due ore, stava mettendo a dura prova i suoi nervi. Non era la prima volta che Eri gli affidava il suo gattino e di solito si comportava abbastanza bene, ma quel giorno sembrava che fosse stato posseduto dal demonio e in poco tempo era riuscito a mettere sottosopra tutto il suo ufficio: carte sparse ovunque sul pavimento, libri caduti dagli scaffali, la cornetta del telefono che penzolava dalla scrivania, un bicchiere rovesciato sul tavolino. Sembrava che fosse passato un tornado in quell'ufficio.

- Se ti prendo giuro che ti metto nel forno e diventerai la mia cena!!!- inveì contro l'animale.

Quest'ultimo rispose con un miagolio per poi ignorarlo e mettersi a giocare con una pallina di carta che si era procurato rovesciando il cestino sotto alla sua scrivania.

Prima che quella specie di fuga-inseguimento riprendesse, la porta del suo ufficio si aprì ed entrarono Ran e Conan, di ritorno da scuola.

- Santo cielo papà, ma cosa è successo?!- si guardò intorno preoccupata sua figlia - Non dirmi che sono venuti i ladri!-

- Ma quali ladri! È tutta colpa di quella bestiaccia!!!- puntò il dito contro il gattino, che aveva smesso di giocare e si era avvicinato a Conan in cerca di coccole.

- Stai dicendo che è stato Goro a fare tutta questa confusione? Non posso crederci!- rispose la ragazza.

- Ti giuro che è la verità!-

- Non è che gli hai fatto qualcosa e si è indispettito?- chiese Conan.

- Io non ho fatto un bel niente!!!- si arrabbiò ancora di più il famoso detective.

- D'accordo, ora però rimettiamo tutto in ordine- disse Ran, iniziando a raccogliere dei fogli di carta e radunarli.

"Siamo alle solite!" pensò il piccolo detective.

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