Arco

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»" Questa storia partecipa al Writober di Fanwriter.it "
»Prompt: Arco
»Parole: 279


Sono qui, steso a terra e incapace di muovermi. Il mio sangue rappreso mi circonda, così come le foglie cadute dagli alberi che hanno ormai ricoperto il mio corpo. Ho gravi lesioni, inclusa una all'anca che mi ha impedito di rialzarmi, ma ormai non sento quasi più il dolore. Ad essere onesto non sento quasi più nulla, nemmeno il mio respiro. Senza cibo e senza acqua da una settimana, il mio corpo deperito sta cedendo.

Dentro questo precipizio buio nessuno mi troverà, la luce del sole non arriva qui e nessuno passa mai da queste parti. Sono completamente abbandonato al mio destino.

"Dunque è così che finirai i tuoi giorni, agente Kai Kuroto" ripeto a me stesso. La popolarità non mi è mai interessata, ma non pensavo che la mia morte sarebbe stata così triste e solitaria. Di fianco a me c'è il mio povero cavallo, che è passato a miglior vita prima di me.

Sto ancora stringendo in mano il mio arco, il simbolo vivente della ragione per cui sto morendo. Non ho mai mancato un bersaglio e questo deve aver infastidito qualcuno. Non avrei mai pensato che la Signora Tatsue Torada sarebbe arrivata a tanto. Quando me la sono trovata davanti con il fucile in mano, non ho realizzato che fossi io il suo obiettivo. Un colpo, un solo colpo sparato fra le gambe del mio cavallo ed entrambi siamo caduti dentro al precipizio sotto il suo sguardo compiaciuto.

Tuttavia, non ho paura. So di aver lasciato degli agenti capaci dietro di me, che sapranno risolvere il caso.

Con questo pensiero a scaldarmi il cuore, chiudo gli occhi e smetto di soffrire. Ora posso riposare in pace.

ANGOLO DELL'AUTORE

La scena fa riferimento al famoso caso del Furinkazan (file 613 - 618)

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