coinquilina

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Mi trovo fuori la porta di un appartamento. Sono immobile a fissare la grande porta marrone da più di tre minuti non sapendo se bussare o meno, improvvisamente la porta si apre e d'avanti a me ho la figura di una bellissima ragazza , dai capelli color corvino che le arrivano fino alle spalle  e un paio di occhi verdi.
Al lato del naso ha un piccolo cerchietto che le dona molto e al di sopra delle sue labbra carnose c'è una piccola pallina di metallo, è alta ed ha un fisico slanciato,noto sull'avambraccio destro  un  tatuaggio di un serpente.
"ti piace?" mi sveglio dal mio stato di trance "ehm, si è molto bello, piacere sono Mandy"
"Io sono Emy la tua coinquilina" dice facendomi spazio per entrare.
All'interno l'appartamento è molto spazioso, noto subito dei dipinti posti sulle pareti del piccolo salotto
"Li ho fatti io"
"Sono incantevoli"
"Grazie,seguimi ti faccio vedere la tua camera" ci troviamo  in un piccolo corridoio dove ci sono due porte,una nera e l'altra bianca.
"Questa qui sulla sinistra è la mia stanza" indicando la porta nera
"Questa è la tua stanza" indicando la porta sulla destra,la apre ed è molto spaziosa. Trovo un letto matrimoniale,che sembra essere molto comodo, e dei mobili in legno e una grande scrivania bianca e le pareti del medesimo colore.
"Scusa se le pareti sono così bianche, ma la vecchia coinquilina era una persona un po' strana, sulle pareti c'erano disegnati uomini nudi e tante altre cose che non voglio ricordare, quindi l'ho dovuta ridipingere" non sapendo che dire annuisco senza un motivo valido.
"comunque puoi ridipingerla come vuoi,se ti va ti do una mano a mettere apposto i vestiti" è una persona molto disponibile vorrei conoscerla di più.
"Grazie Emy ,mi servirebbe un aiuto" mostrandogli uno dei miei sorrisi più sinceri.
Emy aveva appena finito di sistemare le mie scarpe nell'armadio,io intanto sistemo i miei vestiti .
"come mai sei qui?" dice poggiandosi  a pancia in giù sul letto "bhe è il mio sogno da quando ero una bambina,ho sempre amato l'arte"
"Bhe devi essere brava allora,hai fatto qualche corso?"
"Purtroppo no, vedi i miei genitori sono morti quando avevo tredici anni e-"
"Hey no , scusa non sapevo di questa cosa,non devi parlarmene per forza" dice guardandomi dispiaciuta, mi dirigo verso di lei,mi tolgo le scarpe e mi siedo a gambe incrociate sul letto.
"Non preoccuparti,stavo dicendo sono stata portata all'orfanotrofio ma li venivo giudicata per qualsiasi cosa che disegassi,mi chiamavano strana e mi escludevano per ogni gioco che facevano quelle bambine"
"Che bastarde"
"Già, ma all'età di diciassette anni sono stata adotta da una coppia molto gentili,per me sono stati fin da subito la mia seconda famiglia sono tutto per me e mi hanno sempre sostenuto"
"Cazzo che storia, non ti conosco ancora per bene  ma penso che diventeremo grandi amiche"dice sfogiandomi un gran sorriso
"Lo penso anche io"
"Che ne dici di ordinare una pizza sto morendo di fame" dice alzandosi dal letto
"Ci sto" siamo state tutto il pomeriggio a sistemare i mie bagagli che non ci siamo rese conto che stava facendo buio.
Dopo aver mangiato la pizza e aver scambiato alte chiacchiere, ci dirigiamo ognuno in camera sua.
chiamo Grace e Adam per dirgli che sto bene e dargli la buonanotte. Mi metto nel letto e mi addormento subito.

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