~Mandy~
Sono passate tante settimane dall'ultimo incontro fra me e Carl.
Il giorno dopo ho provato a parlargli in calsse, ma mi ha voltato le spalle, continuando così per altri tre giorni, infine ho lasciato perdere.
La settimana dopo ho preso il massimo nel compito di letteratura e l'altra settimana ancora ho superato il test di storia dell'arte, il lavoro con la mia tela procede più che bene, ho perfezionato le figure e aggiunto altri ritocchi, creando una vera e propria sala da ballo, ho iniziato a dipingere qualche personaggio con i colori che mi ha regalato Emy, sono fantastici l'unica pecca che i colori ad olio si asciugando molto lentamente.Sono le quattro del pomeriggio e fra un ora finisco di lavorare, ebbene sì ho un lavoro.
Paul mi ha aiutata parecchio,non guadagno molto ma per il momento mi sta bene così. Lavoro in una caffetteria che si trova a due isolati dal colleg è un posto molto carino, oltre a servire il caffè, té e altre bevande calde, serviamo anche il pranzo.
Lavoro qui da una settimana ma sembra di lavorare da sempre, ho imparato immediatamente tutti i procedimenti delle macchine da caffè, anche se sono un po' impedita a servire più di un piatto a tavola, Emy e gli altri mi vengono a trovare quasi tutti i giorni , Paul un po' meno ,dato che è impegnato con gli studi."Hey bellezza" entra dall'entrata Tyler
"Hey Tyler, vuoi qualcosa?"
"no grazie, sono venuto qui per portarti a casa"
"Finisco il turno alle cinque e sono solo le quattro ,e poi non preoccuparti posso andare anche col bus"
"non pensarci neanche, Emy mi ha obbligato,se sa che non ti ho accompagnata io non mi farà più i pancake " alzo gli occhi al cielo e faccio una piccola risata. Dalla porta entra un signore dalla mezza età, ha i capelli neri , ma sono scoloriti, indossa un completo elegante in tinta unita ,con una camicia bianca che spezza il colore blu del completo."Buon pomeriggio, vuole qualcosa?" dico educatamente
"posso avere un po' di tempo con lei dolcezza?" dice per poi fare una risata, non mi ha fatto ridere questa battuta, se si poteva chiamare così, ma per essere cortese lo seguo con una risatina guardandolo accigliato , Tyler lo guarda in modo strano ,fortunatamente è seduto difronte a me, dato che ci sono gli sgabelli vicino al bancone che ci separa
"Bhe mi faccia un cappuccino" dice guardando il tabellone che si trova sopra le nostre teste, annuisco e mi girò prendendo un bicchiere per cappuccini, dalle dimensioni medie, metto del latte caldo all'interno del bicchiere e dell'espresso.
"Ben dotata al retro" commenta l'uomo alle mie spalle, mi maledico per aver messo dei jeans aderenti
"Si contenga" commenta Tyler, sembra che l'uomo non gli importi della sua presenza
"Vuole della panna?" domando voltandomi, lasciando passare ciò che ha detto e facendo il mio lavoro
"Si grazie" risponde, prendo la panna dal frigo che si trova in basso al bancone e la metto all'interno del bicchiere
"aggiungine un altro po' dolcezza" guardandomi negli occhi, mi sento molto a disagio, faccio ciò che mi dice e glie lo porgo
"Sono cinque e quaranta" rispondo schietta e nervosa
"Che ne dice se ti pago in un altro modo?" guardandomi malizioso ,
Dio mio è davvero disgustoso
"ok adesso sta esagerando, glie lo pago io il caffè ma se ne vada" ringhia Tyler alzandosi dallo sgabello
"Scuami e tu saresti?"
"Un suo amico"
"Bene giovanotto, non mi pare che sei il suo ragazzo, e poi stavo solo scherzando..... oppure no" dice seguendo con una risata, ma che problemi ha!
"Se ne vada" scandisce le parole Tyler, molto nervoso
"Se no che mi fai ragazzino?" si alza l'uomo "se voglio scoparmela lo faccio, la ragazza è ben dotata direi" si gira a guardarmi e facendomi l'occhiolino
"Glie lo dico un ultima volta, se ne vada" Tyler è più alto dell'uomo di fronte a lui
"Ragaz-" l'uomo viene interrotto da un'altra voce
"Ha sentito il ragazzo dai capelli verdi o devo ripererglielo io?" è lui, la sua voce, non mi ero accorta che fosse entrato, ero troppo impegnata a guardare Tyler e l'uomo
"E tu chi saresti adesso?" si gira verso l'entrata
"Carl"
"Ciao Carl, io sono Brayan, puoi dire al tuo amichetto di non minacciare un'uomo più grande di lui?" cerca anche di giustificarsi, non solo fa commenti impuri su di me
"Punto primo, lui non è un mio amico
E punto secondo, ha ragione ,vattene immediatamente Brayan"
"Ok ragazzino, tu e lui siete belli ,alti e giovani , ma non avete le palle di picchiare un'uomo più grande di voi"
Carl gli tira un pugno in pieno volto ,solbazzo "tu dici vecchio?"
"Cazzo, dammi un fazzoletto" dice Brayan verso di me, non mi muovo rimango immobile guardando un punto fisso
"Brutta troia dammi un cazzo di fazzoletto" punto gli occhi sul lurido uomo che si trova di fronte a me, mi pizzicano gli occhi, cerco di non far scendere le lacrime
"Come l'hai chiamata?" Carl lo prende per il colletto
"Che succede qui, uscite immediatamente fuori, non voglio queste cose nella mia caffetteria" Jason ,il proprietario di questo posto, esce dal suo ufficio, per fortuna, viene verso di me e mi circonda le spalle con un braccio "va tutto bene" dice vedendomi tremare
"Sono un suo amico la devo accompagnare a casa" cinguetta Tyler
"L'accompagno io capelli verdi" si intromette Carl , Tyler sta per ribattere "Tyler va a casa, non preoccuparti" intervengo io con voce tremante
"Mandy, Emy mi ha det-"
"Tyler non preoccuparti, ci vediamo domani" sbuffa nervosamente ed esce dalla caffetteria
"Lo conosci?" chiede Jason, annuisco "bene, Mandy vieni con me nel mio ufficio e raccontami ciò che è successo" prosegue Jason
"Se non le dispiace vengo con voi" dice Carl, Jason annuisce ed io mi sento spaesata. Andiamo nel suo ufficio che si trova nel retro ,vicino alle macchine da caffè, mi siedo nella scomoda sedia in legno, Jason versa dell'acqua in un bicchiere di vetro e me lo porge , allungo la mano per prendere il bicchiere e lo porto alla bocca bevendo un piccolo sorso.
"Bene ,mi spieghi ciò che è successo?" dice il mio capo con calma sedendosi nella sua sedia al retro nella scrivania , con voce tremante spiego ciò che è successo ,intanto sento degli occhi azzurri osservarmi intensamente.Jason mi ha dato un paio di giorni liberi e mi ha promesso che non entrerà più nessun uomo sospetto.
Sono in macchina di Carl, non so perché mi ha difesa ma è stato...carino.
Siamo a metà strada e nessuno dei due ha ancora aperto bocca
"Te la sei cercata" dice improvvisamente
"Cosa?" lo guardo nervosa, mentre lui guarda dritto la strada
"Si cazzo, te la sei cercata, hai addosso dei jeans che aderiscono al tuo cazzo di culo, chiunque si sarebbe fatto un pensiero" alza il tono della voce
"Come puoi dire una cosa del genere, non posso vestirmi più come voglio per paura che qualche uomo viscido in astinenza faccia pensieri impuri su di me?"
"Cazzo Mandy" mi fa sobbalzare quando urla , si ferma vicino ad un marciapiede "ti sei sentita quanto hai spiegato al tuo capo cosa ti ha detto quel bastardo? Voleva scoparti cazzo, lui voleva fare sesso contro la tua volontà" ha gli occhi iniettati di sangue
"Carl ho sentito eccome, ma non posso privarmi di mettere un vestito o un jeans un po' più aderente perché un viscido schifoso non sa contenersi" non rimango zitta, odio che le ragazze, le Donne , non possano mettere ciò che vogliono per paura di una presa in giro o per paura che qualche uomo possa in un momento all'altro violentarle.Rimaniamo in silenzio per il resto del tragitto fin quando non arriviamo sotto casa mia. Tolgo la cintura e scendo dalla macchina
"Apsetta" mi fermo prima di chiudere la portiera, vedo che si sta togliendo la cintura e scende anche lui dall'auto, chiude la portiera e lo faccio pure io
"Perché sei sceso?"
"Ti accompagno fuori all'appartamento"
Ci incamminiamo verso la porta del palazzo
"Non devi , so badare a me stessa"
"Oh si certo" mi prende in giro?.
Lo seguo fino all'ascensore, si aprono le porte ed entriamo, piggio il pulsante numero tre
"Nessuno può farmi niente"
"Nemmeno a lavoro nessuno può farti niente, ma è accaduto" è irritabile! le porte si aprono e andiamo fuori la porta del mio appartamento
"Carl è pomeriggio , puoi andare"
"Nom c'entra niente che è pomeriggio, resterò qui finché non apri la porta"
"Carl" lo guardo negli occhi
"Mandy" fa lo stesso lui,cerco di resistere al suo sguardo minaccioso, a distrarci è Emy che apre la porta urlando "cos'è questo baccano" è vestita soltanto con una maglietta bianca che le arriva fin sopra le cosce e i capelli scompigliati, dietro di lei si presenta la figura di Camilla vestira con un pantaloncino e una canotta rosa, che si intravedono i capezzoli , "che cazzo ci fai qui?" urla Camilla
"Quando vi racconterà cosa è successo mi ringrazierete" detto ciò se ne va nervoso
"Mandy entra" Emy mi fa spazio per entrare, mi dirigo verso il divano e mi siedo , Camilla ed Emy si siedo ai miei lati,in modo che possa stare in mezzo a loro due
"Perché la testa di cazzo ha detto che dobbiamo ringraziarlo?" dice Camilla. Inizio a raccontare a tutte e due ciò che è successo, mentre raccontavo mi scendeva qualche lacrima.
"Mandy mi dispiace così tanto" Emy mi abbraccia
"figlio di puttana" sputa Camilla
"Carl è stato...gentile" dico con voce spezzata
"Già" Emy mi accarezza la testa poggiata sulla sua spalla
"Ti preparo un bagno" dice Emy
"Ma si trova in camera tua la vasca" dico asciugandomi le lacrime
"Non ti preoccupare la puoi usare" le sorrido, Camilla mi porge un bicchiere , d'acqua, la ringrazio e bevo un sorso.Dopo essermi spogliata mi immergo nella vasca da bagno.
L'acqua è calda e rilassante, ha un profumo di mandorla ,Emy ha accesso perfino un paio di candele alla vaniglia. Appoggio la testa al bordo della vasca cercando di rilassarmi.Un ora dopo, mi ritrovo nel letto, chiamerò come sempre Grace ed Adam per sapere come stanno, non gli dirò nulla non voglio farli preoccupare, non adesso almeno, mi mancano così tanto, spero di rivederli al più presto.
Passo tutta la giornata in camera mia, Camilla ed Emy cercano di distrarmi raccontandomi qualche fatto ,sparlando di alcuni professori o compagni, cercando un modo per distrarmi, hanno perfino invitato Paul. Ho parlato con lui di ciò che è capitato e ne sono davvero felice che la pensi come me.
La serata la passo con Camilla,Emy e Paul sul divano guardando film comici riempemdoci di schifezze varie, ad un certo orario però se ne sono dovuti andare, Emy si è offerta di dormire con me per questa notte, ma ho rifiutato, non voglio che si scomodi per me.
Mi metto nel letto, guardando il soffitto fin quando non chiudo gli occhi.SPAZIO AUTRICE
spero che questo capitolo vi sia piaciuto, che ne pensate di ciò che ha detto Carl riguardo all'episodio successo a Mandy?
Se vi va commentate.Al prossimo capitolo 🥀
STAI LEGGENDO
Just You
RomansaMandy è una ragazza che ne ha passare tante nella vita , un giorno dopo tanti anni parte verso Londra per inseguire il suo sogno e vivrà la sua nuova vita. In questo percorso incontrerà un ragazzo che la cambierà, passando da.una ragazza dolce e...