Mandy non durerá

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~Mandy~

Mi sveglio nel mio comodo letto.
Sono felice finalmente, sapevo che in fondo provavo qualcosa per Carl. Non mi aspettavo quetso passo da parte sua.

Del fidanzamento non lo sa ancora nessuno, mi alzo dal letto e faccio la mia solita routine. Dopo essermi vestita io ed Emy facciamo colazione
"Ti vedo felice" dice lei addentando una fetta di pane con la marmellata
"Sono me stessa" bevo un sorso di caffè
"Si ma sei tanto felice"
"Oggi inizio di nuovo a lavorare" invento una scusa, vorrei dire del fidanzamento prima ad Emy ma non adesso
"E sei felice  dopo ciò che è successo?" mi guarda accigliata
"Fai troppe domande" addentando il toast
"Hey da dove esce questo caratterino" fa una piccola risata, alzo gli occhi al cielo.
Finita la colazione usciamo da casa e andiamo verso il colleg .

Dopo aver salutato gli altri e aver passato un po' di tempo con loro andiamo a lezione, ognuno in parti diverse, vado verso l'aula di letteratura e mi sento improvvisamente afferrata per un braccio, mi trovo in uno stanzino, mi giro e vedo Carl, gli do un bacio a stampo che poi si trasforma in un limone.
"Carl" dico tra i baci
"Mhh" si lamenta
"Abbiamo lezione" cerco di staccarmi ma mi stringe a se
"Non mi importa" continua e scende intanto con la mano sul mio fondoschiena e la fa entrare sotto la gonna di jeans nera, mi strizza una chiappa.
"Carl" lo rimprovero
"Scusa" mi da un ultimo bacio.

Entro in calsse, alcuni di loro mi guardano, ho i capelli disordinati , ma ho cercato di sistemarli. Mi siedo al penultimo banco, la porta si apre ed entra il mio ragazzo con i capelli anch'essi scompigliati, non è colpa mia se quando mi bacia è così eccitante!
prosegue verso di me e si siede di fianco a me, tutta la calsse si gira verso di noi a guardarci compresa Rebeka
"Che cazzo avete da guardare" dice Carl
"Stai con l'orfanella?" dice Rebeka  ,non posso crederci l'ha detto d'avanti a tutti, sento di già i bisbigli che risuonano in classe
'orfana?'
'sta con Thompson'
'il grande Carl è caduto così in basso'
Sento le lacrime salire che implorano di uscire
"Che cazzo avere da bisbigliare" si alza all'impiedi Carl
"Lascia stare" dico guardando un punto fisso,ormai le lacrime hanno tracciato il loro marchio lungo le mie guance
"Mandy" mi guarda
"Ragazzi cos'è questo casino, seduti ed iniziamo la lezione" entra il professore in classe ed inizia la lezione. Ogni tanto vi sono stati degli sguardi e risate, Carl li fulminata con lo sguardo ed io facevo finta di niente anche se dentro di me ero ferita , "il grande Carl è caduto così in vasso".....

Le lezioni sono finite finalmente, sono state orribili , la notizia  è girata molto velocemente, spero solo che Emy non è venuta a conoscenza.
Io e Carl ci troviamo fuori al colleg nel cortile seduti su una panchina, quando dei ragazzi passano ci guardano e ridono.
"Mandy  Anderson" eccola li, col suo caschetto nero perfettamente ordinato e sempre vestita alla moda "perché non me l'hai detto?" è difronte a me, al suo fianco c'è Camilla
"Emy te l'avrei detto" ho la voce spezzata, sento di nuovo le lacrime salire
"Quando?" sembra essere delusa
"Bhe n-non l-lo so" non riesco a vedere per le lacrime che mi appannano la vista
"Risparmia il fiato ,ci vediamo a casa" se ne va seguita da Camilla, riporto le mani sulla faccia e scoppio in lacrime
"Mandy" Carl mi accarezza la schiena
"Mi odia" dico fra i singhiozzi
"No che non ti odia"
"Si invece"
"Se ti avrebbe odiata  non sarebbe stata così calma".

Mi ritrovo nel mio appartamento, Carl mi ha accompagnata a casa, si era offerto di rimanere ma gli ho detto che ci saremmo visti stasera, Emy non è ancora tornata, sono seduta sul divano con una tazza di camomilla.
Sento la porta aprissi e vedo la sagoma di Emy entrare dalla porta con due buste piene di roba, avrà fatto la spesa, mi da uno sguardo veloce e va verso il bancone che si trova difronte alla cucina e riposa le buste, mi alzo e mi avvicino.
"Ti do una mano?" mi ignora e prendere una scatoletta di mais dalla busta e la posa nel mobile sopra i fornelli
"Emy mi dispiace cosi tanto"
"Mandy ,io non sono arrabbiata perché non me l'hai detto,  ma sono arrabbiata perché vuoi farti del male"
"Non dire cosi"
"Mandy io non voglio che quel coglione ti faccia soffrire, sei la mia migliore amica, sei la sorella che non ho mai avuto, ma non posso accettare questo"
"Emy non puoi cacciarmi via adesso"
"Non ti sto cacciando via, non lo farei mai, ma voglio che stai attenta, sapevo che ti stavi innamorando"
"Ieri sera alla festa, sono uscita fuori dal locale e lui mi ha seguita"
"Perché eri uscita?" posa la busta di pomodorini sul bancone
"Derek mi ha detto che lui era venuto per prendere in giro il nostro gruppo"
"Vedi è un pezzo di merda,e poi chi è Derek?"
"Un suo amico, ma non ha importanza,  Emy non era venuto per quello , era venuto per sapere se andavo veramente alla festa"
"c'ero anch'io" alza gli occhi al cielo "ieri mi aveva detto che non era pronto per una relazione ma i-"
"Mandy non durerá" mi si spezza il cuore
"Emy come puoi dire una cosa del genere"
"Mandy non voglio essere una guasta feste ma  disse lo stesso a me"
"Emy voi due eravate migliori amici" non mi piace avere discussioni
"Mandy io l'amavo" alza la voce
"Bene se lo amavi allora perché non glie l'hai detto in faccia" questa volta ad alzare la voce sono io
"Perché ormai sapevo che sarebbe stato un caso perso, ma non ha più importanza per me e lo sai bene"
"Sei percaso gelosa?"
"Cosa?"
"Si Emy sei gelosa"
"Ma cosa dici" gli brillano gli occhi
"Mi hai sempre messo in guardia da lui, ma avevi solo paura che te lo rubavo"
"Mandy porca puttana cosa cazzo ti viene in mente, se ti ho messa in guardia e perché io ti voglio bene e non voglio che soffri" urla ed ormai le lacrime gli bagnano il volto "non venire a piangere da me se ti farà soffrire" se ne va in camera ,esco fuori di casa delusa e arrabbiata, con il viso bagnato dalle lacrime.

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