inconveniente

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~Mandy~

Mi giro e sento un odore di vaniglia,
strano quando mi faccio la doccia non sento mai un odore così intenso. Apro gli occhi e ritrovo Carl dormire, ha un viso angelico e tranquillo.
Faccio per alzarmi ma sento un braccio cingermi in vita,guardo in basso e "sono nuda" faccio un piccolo urlo
"Shh torna a dormire" dice quest'ultimo con voce impastata dal sonno
"Carl alzati sono le otto" dico cercando di spostarli il braccio ,ma la presa è troppo forte
"Perché cazzo ti svegli alle otto"  affondando la faccia nel cuscino
"Perché tra un ora abbiamo lezione"
"Bene tra un ora"
"Devo farmi una doccia puzzo di sesso" alza la testa dal cuscino e mi guarda con uno sguardo provocante
"Ah si?"
"Si, quindi se non ti dispiace vado a farmi una doccia calda" mi alzo e mi dirigo verso il bagno,  entro immediatamente in doccia ed aziono l'acqua calda.

Sono concentrata dal suono dell'acqua che scende sulla mia pelle fin quando sento stringermi in vita
"Mhh" gemo per il baci lenti e piacevoli sul collo
"Hai lasciato la porta socchiusa ed io ne ho approfittato per farmi una doccia visto che ieri anzi stamattina mi hai distrutto quando mi hai cavalcato" dice sussurandomi all'orecchio con voce profonda e sexy, sento le guance arrossate dall'imbarazzo e dal calore dell'acqua,  con una mano scende fino alla mia intimità , sta per  aprirmi le gambe quando "Mandy muoviti che c'è la colazione, ah comunque il cogliene se ne è andato, significa  più uova e bacon per noii" urla Emy da fuori la porta della mia stanza
"Sentito sei un coglione"
"Mhh shh prima che ti metto piegata in avanti  e ti scopo fin quando  non mi implori di smettere" detto ciò esce dalla doccia e mette un asciugamano in vita,  esco anche io e mi infilo un accappatoio, tampono i capelli con un asciugamano e prendo dei coton-fioc. Fatto ciò usciamo dalla stanza e andiamo in cucina.
"Oh ma sei ancora qui" dice Emy "ed hai fatto anche una doccia, spero non sei entrato in camera mia mentre dormivo, oh ma che coincidenza anche tu l'hai fatta" dice con voce ironica
"Emy" la rimprovero, ci sediamo al bancone ,io vicino ad Emy e lui difronte a me.
"Buone" dice con la bocca piena di cibo
"Già" dico addento un pezzo di bacon
"Ovvio l'ho fatta io" dice vantandosi Emy
"La mia cuoca personale" dico abbracciandola
"Cucino  meglio di te  ecco perché mi adori"
"Hey" le do una pacca giocosa sulla spalla, ridiamo e ci segue a ruota anche Carl, Emy diventa improvvisamente seria e lo guarda negli occhi minacciosa  "vado a prendere il mio telefono" si alza e va verso il piccolo corridoio
"Dobbiamo togliere il preservativo dalla stanza" dice Carl addentando un po' di tost
"Già prima che Emy lo veda" dopo vari secondi ci guardiamo negli occhi "l'abbiamo dimenticato" urliamo insieme
"Cosa avete dimenticato?" dice Emy entrando in cucina
"Oh ,bhe d-devo andare perché d-devo vedermi  c-con  Paul" dico nervosa
"Alle otto  e mezza di mattina ?" domanda la ragazza dagli occhi verdi "avevamo deciso di fare colazione insime"
"Oh ,non dico di venire anche io perché non voglio rovinare niente, ah e non balbettare perché sembri stupida e poi non devi vergognarti ,hai solo capito che dopo la scopata di stamattina con Carl non ne valeva la pena, hai fatto bene ragazza mia" dice facendomi l'occhiolino
"E tu come fai a saperlo?" dice quest'ultimo
"Le pareti sono sottili e non ho il sonno profondo, ah e comunque quando implori alla mia amica di succhiartelo sii meno stressante sembri un bambino" dice disgustata
"Hai sentito tutto?" domando preoccupata
"No per fortuna , bene adesso vai a prepararti e tu fila via hai passato troppo tempo qui" puntandogli  il dito contro , detto ciò esce ,già vestita e profumata.

"Adesso senza farci vedere da nessuno andiamo in farmacia e compriamo la pillola  del giorno dopo" ripete per la centesima volta, intanto mando il buongiorno al gruppo e  a Grace ed Adam "mi stai ascoltando?" tuona nersovo
"Si Carl, l'hai ripetuto dieci volte"
"Bene ,non voglio un bambino"
"Bene"
"Sei pronta?" metto la mia collana ed annuisco.

Siamo fuori ad una farmacia e siamo nascosti dietro una cabina telefonica
"Ok entra" dice
"Accompagnami"
"Cosa? No, non voglio essere guardato male dalle persone" strilla abbassa voce
"Perché dovrebbero?"
"Non lo so ,ma se non vuoi un piccolo essere che ti cresce nella pancia allora va adesso"
"Non mettermi ansia"
"Non voglio figli, devo metterti ansia"
"Ok ma aspettami qui, non conosco le strade ,non so come tornare indietro"
"Si , ma adesso vai" sbuffo e vado verso la farmacia.

Entro e vado diretta in cassa, sono troppo in ansia per fare la disinvolta.
"Slave signorina le serve qualcosa?"
"L-la Pil-pillola del giorno dopo" dico con voce molto bassa
"Scusi non capisco"
"La pillola" dico velocemente
"Mi scusi signorina,può ripetere lentamente scandendo le parole?"
"La pillola del giorno dopo" sento le guance andare a fuoco
"Oh, tenga" mi da un pacchettino e lo pago
"Se le posso dare un consiglio, faccia attenzione" mi dice la farmacista dalla mezza età
"Grazie,buona gionata" esco da quel posto e vado verso la cabina telefonica
"Oh eccoti ,ci hai messo una vita cazzo"
"Si bhe c'è stato un momento di imbarazzo"
"Ok andiamo, ti compro una bottiglina d'acqua"
"Grazie"
"Lo faccio solo perché hai il mio sperma dentro di te".

Siamo in un parco seduti su una panchina, prendo il pacchetto contenente la pillola, la prendo e la metto in bocca,  bevo un sorso d'acqua e la inghiotto.
"Bene fatto"
"Bene"
"Bhe io direi di andare verso il pulman per andare al colleg" dico alzandomi
"La lezione di letteratura è saltata" dice con non chalache
"Perché?"
"Perché lo dico io" fa spallucce
"Carl"
"Mandy" ci guardiamo negli occhi, sbuffo "eh va bene, ma entreremo alla lezione di storia dell'arte"
"Si capo" dice per poi fare segno di sedersi, mi siedo e guardiamo entrambi il vuoto
"Tu e Paul ,bhe ecco ,c'è qualcosa?"
"Che?"
"Si ,ieri vi ho visto che parlavate  molto"
"Sei geloso?"
"Non me ne frega un cazzo"
"Allora perché lo domandi?"
"Non posso?"
"Comunque no,siamo amici, Paul è gay"
"Lo sapevo cazzo, bene adesso Gerard dovrà offrirci da bere gratis"
"Chi?"
"Oh ,è quel vecchio dietro al bancone"
"Hey non chiamarlo così,non sembra così tanto vecchio" dico dandogli un pugnetto amichevole "perché deve darvi da bere gratis?" proseguo
"Io ed Ian ,il cugino di Paul, insinuavamo da tempo che lui fosse frocio, Gerard invece no , quindi abbiamo fatto una scommessa , se io ed Ian vinciavamo ci dava da bere gratis per due mesi interi ,se vinceva lui dovevamo lavorare per due mesi al Moon dietro al bancone"  rido e lui mi segue a ruota.
"Conosci Ruby?" mi azzardo a dire
"Io non sapevo nemmeno come si chiamasse, me l'ho ha detto un secondo  prima che entrassi tu"
"Oh"
"Perché? Sei gelosa?" spingendomi piano con la spalla
"Hey, non copiarmi" ci guardiamo negli occhi
"Dovremmo andare" sussuro
"Va bene" dice Carl senza opporre resistenza ,ma continuando a non muoversi, si avvicina lentamente a me per poi posarmi un bacio sulla guancia, sorrido e per non farlo vedere mi alzo velocemente, lo stesso fa Carl, e ci dirigiamo verso il pulman.

SPAZIO AUTRICE
Questo capitolo è stato uno spasso scriverlo.
Spero vi sia piaciuto 🍒
Al prossimo capitolo🥀

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