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~Mandy~

Sono le dieci,
non riesco a concentrarmi alla lezione di storia dell'arte.

Alla lezione di letteratura, ho dormito tutto il tempo, ed ho preso molti richiami da parte del professore.
Sono molto stanca perché dopo cena ho cominciato a disegnare la base del mio compito su una tela molto grande, data gentilmente da Emy, sono andata a dormire alle due e non ho ancora finito il disegno, spero di riuscire a finirlo ,e intanto a studiare per la prossima  settimana che ci sarà il compito di letteratura.

Finalmente ho finito tutte le lezione, sono le cinque del pomeriggio e sono appena uscita dal colleg, aspetto alla fermata dell'autobus da sola, oggi Emy non è venuta perché aveva un impegno, per passare il tempo chiamo i miei genitori.

"Mandy" la voce di Grace  mi fa sentire così a casa
"Hey, come stai?"
"Bene bambina mia , e tu?  Sono passati due mesi e non sei venuta a trovarci" quando dice le ultime parole mi si spezza il cuore, non sono più andata a trovarli dopo la mia partenza, mi sento così in colpa
"Lo so ,scusami e che mi sono fatta prendere dagli studi e da questo colleg, mamma è stupendo qui"
"Finalmente dopo cinque anni sei riuscita a chiamarmi mamma," la voce gli si incrina, dopo qualche secondo realizzo e mi spunta un gran sorriso sulle labbra
"Sai,ho avuto un compito da svolgere per un ballo importante che si terrà a dicembre"
"Sono così felice per te" spiego a Grace il lavoro che mi spetta fin quando non sento toccarmi una spalla, mi giro ed è
"Mamma ci sentiamo più tardi" ed aggancio ,guardando la persona d'avanti ai mei occhi
"Carl" sono sorpresa
"Mandy"
"Che ci fai qui?"
"Gira voce che un certo professor Norman ti ha assegnato un lavoro, è vero?"

~Carl~

"Gira voce che un certo professor Norman ti ha assegnato un lavoro, è vero?"

Sapevo che il professor Norman aveva assegnato un compito a Mandy, quando disse questa notizia ero all'entrata della porta, fortunatamente nessuno mi ha visto.

"Si" mi guarda sconcertata
"Bhe come sta andando?" non so da dove mi esce tutta questa curiosità verso di lei
"Bene, devo ancora finire il disegno ma sto a buon punto" mi spiega "Carl, stai bene?" prosegue
"Si perché?"
"Bhe ecco sei interessato a ciò che devo fare.."
"Vuoi un aiuto?" dico improvvisamente
"Come?"
"Si ecco, vuoi una mano per il lavoro che devi fare?"  ok sto impazzendo, da dove mi esce tutta questa buona volontà
"Ehm..si grazie" è sconcertata , bhe se fossi in lei anche io lo sarei, infatti  lo sono
"Bhe andiamo" ok basta fare il generoso
"Devo aspettare il bus"
"Ho la macchina,andiamo insieme a casa tua"
"Va bene.." la capisco , non si aspettava tanta gentilezza da parte mia.

Circa dieci minuti dopo siamo arrivati nell'appartamento di Mandy, per tutto il tragitto siamo stati in silenzio.
Entriamo ed Emy non c'è per mia fortuna.
Andiamo verso camera sua  ,entriamo e sul letto trovo poggiata una tela molto grande, la prende e la poggia ai piedi del letto, al centro si trovano due figure che ballano, niente male come bozza.

"Ehm, che ne dici?" domanda improvvisamente lei
"Niente male come bozza, sei in difficoltà?" perché sono così disponibile, alzo gli occhi al cielo mentalmente
"Si, vedi questo è quello che volevo creare ma non sono molto convinta" prende un foglio e mi fa vedere il disegno completo ed è.... magnifico
"È bellissimo" dico senza pensarci due volte, ma è la verità
"Grazie" dice in evidente imbarazzo, spostandosi una ciocca di capelli dietro l'orecchio
"Non capisco cosa non ti convince"
"Bhe le persone dietro"
"Non ti convincono o hai paura che non riesci a disegnare una prospettiva in  lontananza?"
"La seconda" dice guardando per terra
"Posso?" Indicando la tela
"Certo" va verso un cassetto della scrivania, lo apre ed estrae una matita e me la porge, prendo la tela e la stendo per terra.
Comincio a fare dei piccoli cerchi al fondo della tela creando una sorta di omino che man mano prende la forma di un uomo, nell'altra parte invece faccio la stessa cosa ma creando una donna.

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