18. Famiglia

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"Congratulazioni per il diploma piccolo!"

"Papà smettila di chiamarmi in quel modo, ho 19 anni!"

Haruki sorrise raggiante e si sistemò il kimono scuro che aveva indossato appositamente per la cerimonia di diploma.

Erano passati quattro anni dal giorno più bello che Haruki avesse mai vissuto, e poteva dire di essere finalmente arrivato alla felicità che tanto aveva bramato.

Certo, bisticciava sempre con Katsuki ma niente riusciva ormai a spezzare quel legame padre-figlio che si era instaurato in quel lasso di tempo.

Era diverso dal rapporto che aveva con Izuku, ma non si lamentava affatto.

Anche le gemelle erano cresciute e stavano diventando sempre più belle e responsabili.

"Fratellone, possiamo venire a casa tua dopo la festa? Vogliamo fare un pigiama party con te e Sora!"

Da un anno a questa parte, Haruki si era trasferito a casa di Sora, ufficializzando definitivamente la loro relazione.

Le gemelle, ormai dodicenni inarrestabili, passavano molto tempo a casa dei due fidanzati, felici di come le cose stessero andando nella loro famiglia.

Quello meno gioioso era stato Izuku, ormai divenuto un Bakugo da due anni, ma solamente perché avrebbe voluto tenere il suo bambino con sè per sempre.

"Allora Haru? Vieni dagli zii che ti spupazzano un po'" Denki e Eijiro si fiondarono sul nipote incurante degli sguardi degli studenti che li guardavano a bocca aperta, non credendo di poter vedere quegli eroi famosi alla loro cerimonia di diploma.

"Zii per favore, è imbarazzante, ci stanno fissando tutti!"

"Sono loro ad essere imbarazzanti non tu" borbottò Katsuki tenendo un braccio attorno al fianco di Izuku.

"Vorrebbero essere te fratellone, perché hai tante persone intorno che ti vogliono bene!" Affermò Misaki consegnando un mazzo di fiori al fratello, seguita poi dalla sorella.

"Beh direi di andare a festeggiare no? Casa Bakugo ci aspetta!"

"Ci credi che hai finalmente terminato la scuola? Mi sembra ieri quando ti tenevo per mano per accompagnarti all'asilo, o quando hai iniziato a camminare oppure-"

"Nerd ti prego ci farai venire il mal di testa. Vedi di chiudere la bocca e di lasciarlo divertire, è la sua festa, non iniziare a parlare a sproposito come tuo solito" lo riprese Katsuki accarezzando i capelli del figlio, incitandolo a raggiungere il fidanzato che lo stava guardando con un sorriso stampato sul volto.

"Sono bellissimi insieme, non trovi Kacchan?"

"Tch, lo tengo d'occhio quello, ancora non mi piace"

"Oh ma smettila! Ma se vorresti che fossero a cena qui ogni volta che sei a casa" Katsuki mugugnò qualcosa e raggiunse i suoi genitori, intenti a giocare con le nipotine, sotto lo sguardo divertito del verdino.

Passarono la giornata tra giochi da tavolo e divertimento, ridendo e scherzando come facevano spesso.

Arrivata una certa ora, tutti gli adulti andarono in cucina per preparare una bella cena ricca di pietanze deliziose, mentre Sora e Haruki rimasero a far compagnia alle gemelle.

"Allora stasera possiamo dormire da voi? Non ho voglia di vedere papà Kat saltare addosso a papà" I due ragazzi risero e Sora prese Misaki sulle sue ginocchia, sistemandole i lunghi capelli che aveva raccolto in una coda di cavallo.

"A patto che domani veniate con noi all'acquario, che ne dite?" le gemelle gridarono contente e andarono subito a dirlo ai loro genitori, i quali diedero loro il permesso senza battere ciglio.

Non è mio figlioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora