A 15 giorni dal natale

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Stare tra le sue braccia calde e forti mi fa sentire protetta, vorrei stare così con lui per sempre... Sento il suo cuore, battere regolare sul mio corpo. Dorme. Mi fa stare così bene! Ed è così bello sapere che lui è solo mio. 

Solo ora mi rendo conto che io non ho idea di chi sia la persona che dorme avvinghiata a me! Ma che diavolo sta accadendo?! E chi è questo sconosciuto?!

Cerco di spostare il suo viso così da rivelare la sua identità. Se mi fa stare così bene tanto vale scoprire chi è!

DRRRRRRRRIIIIIIIIIIINNNNNN

Il suono della sveglia mi fa tornare dal mondo dei sogni. Sento mia madre chiamarmi dalla cucina incitandomi a muovermi, poichè solitamente non sono molto propensa ad alzarmi dal mio "paradiso terrestre" più comunemente chiamato:"letto". Mi alzo ancora maledicendo la sveglia, insomma a chi piace alzarsi alle 6:00 di mattina? Osservo fuori dalla finestra e noto con felicità che almeno oggi non piove, sembra una giornata particolarmente stabile anche se fredda. Quindi opto per un maglione bianco a pois rosa e viola e dei pantaloni neri.

"Alla buon'ora!" Sorride mia madre.

"Non si usa più dare il buon giorno?" Scherzo afferrando un biscotto.

"Per natale hai già qualche impegno?" Sede a tavola mia madre.

" Umh...Per ora no, ma molto probabilmente uscirò con i ragazzi, perchè?" Mi ha incuriosita.

Mia mamma sorride e indica la foto di mio padre. In un batter d'occhio gli occhi mi divengono lucidi, mi manca così tanto...

In un attimo capisco cosa intende mia madre ed esplodo in un pianto di felicità. 

Mio padre sarebbe tornato a casa!

Cavoli ci sono così tante cose che vorrei raccontargli, ma al telefono, via messaggi non è lo stesso... Dopo tutto non è colpa sua se il suo lavoro lo porta tanto lontano da me e mia madre. E' una fantastica persona, gli voglio bene nella maniera più assoluta! In questi 3 anni non ha potuto essere molto presente, poichè è dovuto andare in aiuto per alcune missioni di massima importanza in Iraq, Iran, Siria, Afghanistan e chi ne ha più ne metta. Ammetto che più di una volta ho pensato che non sarebbe più tornato da me. Ma come darmi torto? il suo lavoro non è un gioco, lì si tratta di salvare vite e combattere a sangue freddo contro persone armate di tutto punto. In pratica, sì, mio padre è un militare.

Io e mia mamma ci abbracciamo. 

Fantastico! Questa giornata è appena diventata la migliore della mia vita.

Devo assolutamente dirlo a Lyon! Non vedo l'ora d'incontrarlo sul bus!

In un attimo mi rendo conto che questo non dovrà mai avvenire, non posso, passerei davvero per una stronza... sono l'unica che sa ciò che ha passato e non voglio farlo sentire più male di quanto non sia già stato. 

M'inventerò una scusa per non uscire con lui a natale.

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