Il topo malato

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Giorgio's pov

Oggi purtroppo non sono a scuola, sto davvero troppo male!

Ma io dico, posso prendermi con solo un raffreddore la febbre a 40° ?! 

Guardo le medicine che ci sono in casa, tuttavia siccome detesto i medicinali opto per ributtarmi a letto senza prendere nulla.

DIN DON

Sentendo il suono del campanello, mi alzo e vado ad aprire la porta, sebbene abbia la testa che sta scoppiando. Ma la testa non fu l'unica a scoppiare in quel momento, pure il mio cuore, quando vide Alex all'uscio della porta.

Mi guarda con aria preoccupata, dicerto non sono un bello spettacolo.

"Giorgio, Stai bene?!" Entra in casa ispezionandomi da cima a fondo "Non hai affatto una bella cera" Mi guarda con compassione.

"Ma secondo te come sto?!" Alzo gli occhi al cielo "Piùttosto che cosa ci fai qui? Non dovresti essere a scuola?" Mi appoggio al muro, poichè i giramenti di testa stanno peggiorando.

"Giorgio dovresti andare a letto viste le tue condizioni" Si avvicina preoccupato.

"E tu dovresti essere a scuola" Ribatto io.

Lui risponde con una risata per poi indicare l'orologio, che segna le 4 del pomeriggio.

"Malato o no, le capacità intellettive sempre scarse, eh, topo?" Mi scompiglia i capelli.

"Che stupido che sei!" Ridacchio dandogli un pugnetto, pentendomene appena dopo.

Mi arriva una fitta alla testa che mi fa stordire, se non ci fosse Alex a prendermi sarei a terra.

Alex reggendomi si rende conto di quanto scotto, e preoccupato mi porta a letto.

Poi avvicina la sua fronte alla mia fino a fare toccare i nostri nasi e a farci sfiorare le labbra.

Dentro di me si accende una scintilla che mi fa desiderare le sue labbra sulle mie.

Può darsi che abbia pensato alla mia proposta? 

In ogni caso è un pervertito, sto male non dovrebbe approfittare così della situazione.

Lo spingo via illustrandogli i miei pensieri mentre scoppia a  ridere.

"AHAHAHAHA, Giorgio, di quello che ci siamo detti al telefono ne parliamo dopo. Mi hai frainteso, stavo solo cercando di capire quanto fosse alta la febbre" SI butta su letto morente per le troppe sganasciate.

Che figura... avrei voluto sotterrarmi.

Una volta calmato mi chiede se ho mangiato e preso le medicine, appena messo al corrente che non avevo praticamente messo niente sotto i denti da questa mattina, Alex è corso ai fornelli a preparare una di quelle minestre di verdura che solo lui sa fare.




"Alex, ormai sono le 8 dovresti tornare a casa, fidati, sto bene" Mi spiace di avergli fatto passare l'intera giornata  con un moribondo.

"E lasciarti a casa da solo fino a quando tua madre non torna? Non se ne parla proprio!" Mette il broncio.

Da come mi tratta pare quasi che io sia un bambino rispetto a lui, ma non mi da fastidio alla fine mi piace ricevere le sue attenzioni.

"Ma quindi ci hai pensato per... si  insomma..." Mi tocco i capelli nervosamente.

"Per il fatto di stare insieme?" Chiede diretto Alex.

 A sentirlo dire solo questa frase, mi sono praticamente sciolto. Farfuglio un sì tutto imbarazzato mentre ad Alex compare un sorriso dolce.

" Giorgio guardami negli occhi, perchè se ti devo rispondere voglio vederti" Mi prende il viso e mi spinge a seguire il suo sguardo "Ho riflettuto molto a tutto...e" Sento il cuore in gola "E... io , non sono sicuro che... " Dentro di me si fa l'inverno "...Ma forse io ... davvero... si insomma..." Sta trovando sicuramente una scusa "Ahh... Al diavolo!" Si allontana riflettendo su che parole usare.

Ma perchè? Perchè? perchè dopo tutto quello che ha fatto per me, vuole rifiutarmi?

Non faccio in tempo a finire di pensare, quando lui mi stende sul letto e si mette sopra di me.

"Lo sai che le parole non sono il mio forte, io volevo solo dirti questo..." Mi bacia.

E mi bacia, e mi bacia, e mi ribacia in loop. Appena uno dei due si allonta per prendere fiato l'altro lo riprende con più amore di prima.

Non so per quanto siamo andati avanti così, ma non mi sono mai sentito così felice in tutta la mia vita. Per un attimo ho pensato che tutto fosse un sogno, ma le mie paranoie furono scacciate via in un lampo dal suo tocco.

15 giorni a nataleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora