le voci dentro me

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Strecatto pov's

Ripongo nello zaino gli ultimi libri prima di uscire dalla classe. 

Sta mattina Anna era davvero pensierosa, chissà a cosa stava pensando...

In un attimo la mia mente prende possesso di me, lasciando uscire dall'armadio che credevo di aver chiuso a chiave tutte le mie insicurezze.

Io mi preoccupo sempre per Anna ma lei non si preoccupa mai per me, anzi nessuno lo fa. Magari ritengo "amici", persone che alla fine non gliene frega nulla di me. Magari nessuno si preoccupa per me, perchè  sono io che mi illudo di essere loro amico. Per loro sono solo un conoscente... Se non fossi così introverso, riuscirei ad avere degli amici... io... io mi  odio! Faccio schifo e non mi stupisco se la gente mi guarda storto per i miei colpi di sole rosa! 

Mi arriva un attacco d'ansia: Ho il respiro affannato, gli occhi mi si sono riempiti di lacrime, mi fa male il petto, sento il collo troppo stetto per far passare l'ossigeno che mi è necessario. 

"E' sicuramente gay!" "Hai visto che capelli che c'ha?" " Vuoi essere mio amico? voglio un amico gay!"

Le gambe non mi riescono più a sostenere, mi accuccio a terra mentre inizio a vedere sfocato.

"N-no..." Biascico, sperando di far tacere i demoni che ho in testa.

Nonostante tutto non cessavano, aumentavano ad ogni mio respiro affannoso.

"BASTA! SMETTETELA! IO NON SONO GAY!" Urlo con voce spezzata non curante di essere in mezzo al corridoio scolastico.

Molta gente si fermò ad osservare che cosa stesse accadendo, contribuendo a far peggiorare le mie condizioni mentali.

"Stre, tutto bene?" Una  voce calda e sicura mi riporta alla realtà.

E' Cico e dalla sua espressione posso dire che è preoccupato.

Vorrei rispondergli, ma tutto ciò che riesco a fare, è dire cose senza senso balbettando.

Cico si abbassa arrivando faccia a faccia con me. Io non smetto di singhiozzare così cerco di evadere il suo sguardo. Lui mi prende il viso tra le sue mani e mi obbliga a guardarlo. Rimango bloccato a fissarlo senza dire nulla.

Potrei stare così per sempre.

"E va bene, ho capito" Sbuffa.

Avrei giurato di aver visto un sorrisetto malizioso disegnarsi sul suo viso. 

15 giorni a nataleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora