Capitolo 3

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I due topini avevano assistito a tutta la scena da un foro nella parete.
"Cenerina andrà ad un party!" esclamò Jimin con occhi sognanti.
"Sarà la più bella di tutti!" disse Jungkook.
"Andiamo da lei presto!" esclamò Jimin iniziando a correre.
"Aspettami Chimmy!" gridò Jungkook inseguendolo.

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"Vediamo, dovrebbe essere qui. Certo è un po' vecchio come modello, ma modificandolo un po' potrei renderlo moderno." disse parlando tra sé Cenerentola, mentre apriva un vecchio baule per rovistarci dentro e tirandone fuori un abito da sera nero appartenuto a sua madre, che poi sistemò su un manichino da sartoria che teneva in camera.

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I due topini corsero attraverso i muri per arrivare nella stanza di Sulyeon, che si trovava in cima alla torre. Quando giunsero sulla soglia della fessura nel muro rimasero sorpresi dalla bellezza del vestito, anche se un po' datato.
"Sai Kookie, ho paura che Cenerina non riuscirà ad andare al ballo." disse Jimin.
"Perché dici questo?" chiese Kookie.
"Quei tre le daranno così tanto lavoro che non riuscirà a sistemare il suo abito." rispose Chimchim.
"Oh no!" esclamò Kookie.
"Già mi immagino cosa succederà." disse Jimin.
"Non voglio pensarci! ... 🎶 Cenerella, Cenerella, lava bene quella scodella!...🎶" cominciò a cantare Kookie.
"🎶 ...Cenerina, Cenerina, lava tutta la cucina!...🎶" gli fece eco Jimin.
"🎶... Fai il bucato, stendi, stira e dopo spazza...🎶" continuò Kookie.
"🎶... Cuci questo, aggiusta quello, metti nel camino la carbonella...🎶" cantò Jimin.
"🎶 Cenerella... Cenerella... Cenerella!...🎶" cantarono in coro.
"CENERENTOLAAAAAAA!!!" si sentì gridare improvvisamente e i due topini sobbalzarono per la paura.
"Oh no! Proprio adesso dovevano chiamarmi? Sarà meglio che corra prima che urlino ancora come oche in calore." disse Sulyeon correndo fuori dalla stanza.
"E ora come farà a sistemare il vestito?" chiese Jimin.
"Lo sistemeremo noi!" esclamò Kookie.
"Noi? Ti sembriamo stilisti di Gucci o Dior per caso?" domandò Jimin sconvolto.
"Oh su non brontolare come una pila di fagioli sul fuoco!" rispose Kookie.
"Ma..." cominciò Jimin.
"Niente ma, zitto e seguimi!" lo interruppe Kookie e corse giù seguito dall'amico.

I due topolini cominciarono a perlustrare le camere dei fratellastri di Sulyeon in cerca di oggetti che, i due giovani, gettavano a destra e sinistra dicendo che erano vecchi.

Sulyeon nel frattempo si era vista sommergere di lavoro e si sentiva triste, temeva che non avrebbe fatto in tempo a sistemare l'abito.

"Cenerentola dopo che avrai finito di cucire devi pulire la stalla, strigliare i cavalli e dar da mangiare agli animali." disse Seokjin.
"Sì, padre." rispose la ragazza prima di uscire dalla stanza.

La giornata volgeva ormai al termine, il momento di andare al party si avvicinava e Sulyeon non era riuscita a lavorare al suo vestito e si sentiva triste.

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"Cenerentola perché non sei ancora pronta?" chiese Seokjin mentre si dirigeva verso la porta.
"Io non verrò padre." rispose Sulyeon.
"E come mai?" chiese Seokjin facendo finta di essere sorpreso.
"Non ho avuto tempo di preparare il mio vestito." rispose lei con la testa bassa.
"Capisco." rispose l'uomo mentre Namjoon e Taehyung ridevano sotto i baffi.
"Con il vostro permesso andrei in camera mia." disse la ragazza, ricevendo un cenno di assenso in cambio.

Sulyeon arrivò in cima alla torretta e dopo aver aperto la porta rimase a bocca aperta. Sul manichino c'era il più bel vestito che avesse mai visto e rimase incantata a guardarlo.
"Cenerella muoviti a cambiarti!" esclamò Jungkook riportandola alla realtà e lei non se lo fece ripetere.

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"Su ragazzi muovetevi, il taxi è arrivato!" disse Seokjin aprendo la porta.
"Aspettate! Aspettate!" esclamò Sulyeon raggiungendo l'ingresso di corsa.
"Cenerentola vedo che alla fine hai trovato qualcosa da metterti." disse Seokjin con fare scocciato.
"Sì padre, ora manterrete la promessa vero? Mi porterete con voi?" chiese Sulyeon tutta felice.
"Ma certo. Non trovate anche voi che Cenerentola stia bene con questo abito?" chiese Seokjin ai figli.
Namjoon e Taehyung la guardarono in silenzio per un attimo, poi qualcosa attirò i loro sguardi.
"Questa è la mia cinta di Gucci preferita! Come hai osato rubarmela!" esclamò Taehyung strappandola dall'abito.
"Questo è il mio collier! Ora capisco perché non lo trovavo più, ladra!" esclamò a sua volta Namjoon afferrando la collana e tirandola. In pochi istanti i due ragazzi ridussero a brandelli il vestito di Sulyeon.
"Su ragazzi basta, dobbiamo andare o faremo tardi! Buonanotte Cenerentola, ricordati di spegnere tutte le luci prima di andare a dormire." disse Seokjin fermando i due giovani, che si avviarono verso la porta con fare altezzoso mentre la ragazza li guardava con gli occhi lucidi, per poi uscire dietro i figli.

Rimasta sola la ragazza corse verso il giardino e si inginocchiò vicino ad una panchina cominciando a piangere disperatamente.
Jungkook e Jimin la guardavano in silenzio, non sapendo cosa fare per consolare la loro amica. Quando d'un tratto un bagliore illuminò il giardino.

"Si può sapere cos'è tutto questo chiasso? Ti rendi conto che con il tuo piagnisteo mi hai svegliato?" disse una voce facendo saltare Sulyeon per lo spavento, in quanto convinta di essere sola.
"Chi c'è? Chi sei?" chiese la ragazza spaventata alzando la testa e guardandosi intorno.
"Sono la tua fata madrina." disse un ragazzo dai capelli verde menta comparendo dal bagliore.
"La mia fata madrina? Ma sei un ragazzo!" disse Sulyeon sorpresa asciugandosi gli occhi.
"E con questo?" chiese il ragazzo con tono acido.
"Ma le fate sono femmine!" esclamò Sulyeon.
"No! Ci sono anche fate maschi!" sputò acido il ragazzo.
"Sul serio?" domandò Sulyeon.
"Certo! Come esistono stregoni e maghi, esistono anche fate uomini!" puntualizzò il ragazzo mettendosi le mani sui fianchi e guardandola infastidito.
"O scusa, non lo sapevo. Ero convinta fossero solo femmine." disse Sulyeon, cercando di calmare il bellissimo giovane comparso accanto a lei.
"Per forza! È tutta colpa dei favolieri di una volta! I fratelli Grimm, Christian Andersen e via dicendo! Come se solo le donne fossero in grado di fare magie!" disse il giovane risentito.
"Perché hai le orecchie, i baffi e la coda come i gatti?" chiese Sulyeon curiosa.
"Perché sì, ora smettila di farmi domande stupide." disse la fata.
"Ehm, posso sapere il tuo nome?" chiese timidamente Sulyeon.
"Yoongi, Min Yoongi e vedi di smetterla di frignare, mi urta il sistema nervoso!" disse Yoongi freddamente.
"Scusami è che sono triste." rispose lei timidamente.
"No? Davvero? E io che credevo fossi felice come una Pasqua e stessi festeggiando! Si può sapere che ti è successo o è un segreto di stato?" chiese Yoongi battendo un piede a terra e mettendo nuovamente le mani sui fianchi.
"Ma una fata madrina meno scorbutica, no?" pensò Sulyeon, prima di rispondergli raccontando il motivo della sua tristezza.

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