Capitolo 4

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"Quindi se ho ben capito, sei triste perché non puoi andare al party." disse Yoongi.

"Sì." rispose lei.
"Poco male, non ti perdi nulla. Quei party sono noiosi e rumorosi. Meglio se resti a casa a dormire." disse Yoongi.
"Ma io voglio andarci! Non faccio altro che pulire, rammendare e cucinare tutto il giorno, tutti i giorni dell'anno!" disse Sulyeon.
"E allora vacci, anziché stare qui a piangere!" esclamò Yoongi esasperato.
"Non posso!" rispose Sulyeon.
"E sentiamo, perché non puoi?" chiese Yoongi.
"Perché non ho un mezzo e poi..." cominciò a dire Sulyeon.
"E dov'è il problema? Procurami un cocomero!" disse Yoongi.
"Un cocomero? Ma non è meglio una zucca?" chiese Sulyeon titubante.
"No! Le zucche sono prerogativa di mia cugina Smemorina, devi portarmi un cocomero e anche dei mandarini!" disse Yoongi.
"I cocomeri sono lì." disse Sulyeon indicando il piccolo orto.
"Bene! 'SimsalaMin!'" esclamò Yoongi agitando la sua bacchetta per avvicinare a sé un cocomero.
"Ma non dovrebbe essere 'Salacadula' (chitisincula bidibibodibibu... ok, torno alla storia) la formula magica?" chiese Sulyeon.
"No! Quella è di Smemorina, ogni fata ha la sua formula!" esclamò Yoongi, cominciava a pensare che quella ragazza lo avrebbe mandato al manicomio.
"Ah, ok, scusa." disse Sulyeon timidamente.
"'Simsala...!'" cominciò a dire nuovamente Yoongi.
"Ma non sarebbe meglio se fosse Simsalabin?" chiese nuovamente Sulyeon interrompendolo.
"Ti sembro forse il mago Silvan?" domandò  a sua volta Yoongi.
"Ehm. No." rispose Sulyeon con un filo di voce.
"Appunto! Allora dove ero rimasto? Ah sì! 'SimsalaMin!' Bene, ora puoi andare!" esclamò nuovamente Yoongi soddisfatto agitando la bacchetta e trasformando il cocomero in una limousine nera.
"E come la guido? Non ho la patente!" disse Sulyeon sconcertata all'idea di presentarsi ad una festa guidando una limousine.
"O Santi Bts da Seoul! E perché non lo hai detto subito? Ora dovrò trovarti pure un autista!" disse Yoongi portandosi una mano alla tempia. Poi cominciò a guardarsi intorno in cerca d'ispirazione e i suoi occhi caddero sui due topini che guardavano tutto quello che combinava il giovane, chiedendosi cosa avesse fatto di male la loro amica per ritrovarsi una fata madrina simile.
"Ci sono! Quei due topini faranno al caso nostro! 'Sim...sala...Min!'" esclamò Yoongi agitando la bacchetta in direzione dei due topolini che, terrorizzati, cercavano inutilmente di scappare a gambe levate. Un raggio improvviso li colpì, trasformandoli in due bellissimi ragazzi, vestiti con due completi neri e guanti bianchi. Mentre Jimin e Jungkook si guardavano increduli, Sulyeon era rimasta a bocca aperta per la sorpresa, non aspettandosi di ritrovarsi davanti due Dèi greci.
"Bene, ora che hai l'autista e la guardia del corpo puoi andare." disse Yoongi.
"Ma con questo vestito?" chiese Sulyeon titubante, guardandosi.
"Sì certo è molto bello e...AAAAAAAAAAAHHHHHHHH! Cos'è quell'obbrobrio?" chiese Yoongi urlando.
"Era il mio vestito." rispose Sulyeon timidamente.
"Il tuo vestito? Osi chiamare vestito quella schifezza? Ma che gusti hai? Chi è il tuo sarto? Topo Gigio? Gargamella? Cassio Cassonetti? Rocco Tarocco? Rodolfo Lavandino? Giorgio Armadietti? Docce e Gabinetti?" chiese Yoongi sconvolto.
"Veramente..." cominciò a dire Sulyeon.
"Shh, ora ci penso io a te! Avrai un abito bellissimo. 'SimsalaMin!'" disse Yoongi e subito sul corpo della ragazza comparve... un costumino da coniglietta di playboy.
Jungkook e Jimin strabuzzarono gli occhi e spalancarono le bocche, mentre la ragazza cercava di coprirsi in qualche modo.
"Ma sei scemo o cosa?" chiese Jimin, dopo essersi ripreso dallo shock iniziale.
"Perché? È perfetta!" disse Yoongi con molta calma mentre con un colpo di bacchetta faceva comparire accanto a sé una chilata di mandarini.
"Ma ti fumi l'erba gatta per caso? Deve andare ad un party non in uno streep club!" esclamò Jungkook.
"Davvero? In questo caso cambierò vestito, anche se questo lo trovo molto sexy. 'SimsalaMin!'" esclamò nuovamente Yoongi e subito al posto del costume da coniglietta sul corpo della ragazza comparve un abito settecentesco.
"Fata madrina non è un ballo in maschera!" disse Sulyeon, faticando a respirare per via del corsetto troppo stretto.
"Eh ma non ti va bene niente! E va bene, ho capito, ci penso io. 'SimsalaMin!'" disse Yoongi agitando per l'ennesima volta la sua bacchetta e Sulyeon si ritrovò avvolta in uno stupendo abito lungo celeste in stile impero che la lasciò a bocca aperta per la meraviglia.
"Wow! Grazie fata madrina, è bellissimo!" esclamò correndo ad abbracciare Yoongi.
"Sono contento che ti piaccia, ora però scollati e vai al ballo. Ma ricorda, l'incantesimo finirà a mezzanotte. Per quell'ora dovrai essere di nuovo a casa!" disse Yoongi.
"Certo, grazie fata madrina." disse Sulyeon salendo sulla limousine mentre Jimin le teneva la portiera aperta e Jungkook si sistemava alla guida.
Dopo aver chiuso la portiera Jimin si apprestò a salire accanto a Jungkook ma all'improvviso si bloccò.
"Ehm scusa fata madrina. Ma almeno ci hai dato la capacità di guidare?" chiese voltandosi verso Yoongi.
"Che domande! Certo che sì e ora andatevene, sciò, filate via!" rispose Yoongi agitando una mano sedendosi per poi cominciare a sbucciare i mandarini.
Jimin salì in auto e Jungkook mise in moto, dirigendosi verso villa Jung.
Dopo che l'auto fu scomparsa alla sua vista, sul viso di Yoongi comparve un sorriso, con un colpo di bacchetta fece svanire i mandarini e scomparve, per ricomparire poco dopo nel suo letto pronto a ritornare nel mondo dei sogni.

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Dopo pochi minuti di viaggio, la limousine si fermò davanti all'entrata della villa, Jimin scese e, dopo aver aperto la portiera, aiutò Sulyeon a scendere.
"Ti aspettiamo qui vicino, pronti a ripartire prima di ritornare topi." le disse Jimin sottovoce.
"Grazie Chimmy, siete dei veri amici!" rispose Sulyeon sorridendo, prima di avviarsi verso la maestosa entrata.

Molto timidamente cominciò a salire l'elegante scalinata in marmo, sotto lo sguardo pieno di ammirazione di molti giovani e quello invidioso di molte ragazze. Quando arrivò davanti all'enorme ingresso, un cameriere si inchinò invitandola ad entrare, mentre un altro le si avvicinò con un vassoio pieno di bicchieri di champagne. Sulyeon ne prese uno e sorrise al giovane ringraziandolo.

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"Insomma appa, era proprio necessario organizzare un party?" chiese Hoseok sbuffando.
"Certo! Non avrei dovuto festeggiare il tuo ritorno e il tuo compleanno?" chiese suo padre.
"Potevi ordinare una semplice cena per noi tre, non c'era bisogno di invitare mezza Seoul!" ribatté Hoseok incrociando le braccia al petto.
"Figlio mio, non fai altro che lavorare sodo per prepararti a prendere il mio posto quando andrò in pensione. Non credi che distrarti un po' possa farti solo che bene? E poi è un'ottima occasione per farti degli amici." disse suo padre.
"Perché ho il sospetto che tu mi stia cercando una moglie?" domandò Hoseok assottigliando lo sguardo.
"Ma che vai pensando? Se avessi voluto trovarti una moglie avrei invitato solo ragazze!" esclamò il signor Jung mentre suo figlio lo guardava poco convinto.
"Sarà come dici tu, ma non mi fido." disse Hoseok.
"Su, su ragazzo mio. Non arrovellarti il cervello con pensieri strani. Vai a divertirti e visto che ci sei invita qualche ragazza a ballare!" disse suo padre spingendolo fuori dal proprio studio.

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