Capitolo 7

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"Allora Cenerentola, chi sono quei due ragazzi?" chiese Seokjin alla ragazza. L'aver visto due giovani nelle scuderie lo aveva fatto arrabbiare parecchio e aveva ordinato alla ragazza di andare da lui subito.
"Si chiamano Jungkook e Jimin. Sono capitati qui per caso ieri sera dopo che voi siete andato via." rispose Sulyeon.
"E tu ne hai approfittato per fare entrare due estranei in casa mia!" urlò Seokjin sempre più furioso.
"Ma loro mi hanno aiutata! Ospitarli era il minimo!" si difese Sulyeon.
"E sentiamo, in che modo ti avrebbero aiutata?" chiese Seokjin, non del tutto convinto dalle parole della ragazza.
"Dopo che siete andato a villa Jung, mentre ero in camera mia, ho sentito provenire dei rumori sospetti dal giardino. Credendo di aver scordato di fare rientrare Yeontan dalla sua passeggiatina serale, sono scesa a controllare. Arrivata sulla porta che dà in giardino, ho sentito delle voci provenire dall'orto e sono andata a vedere chi fosse. C'erano degli uomini mascherati, uno stava cercando di aprire il capanno, due stavano rubando le verdure e la frutta, mentre altri stavano cercando di forzare le imposte per entrare in casa. Ho urlato per lo spavento e sono scappata. Quelli mi hanno vista e hanno cercato di prendermi. Se Jungkook e Jimin non fossero passati vicino casa nostra in quel momento, quegli uomini sarebbero anche potuti entrare in casa." disse Sulyeon.
"Cosa? Ma che ti dice il cervello? Hai idea di quello che poteva succedere? Avresti dovuto chiamarmi subito!" sbraitò Seokjin. L'idea che qualcuno avesse potuto intrufolarsi in casa di notte lo preoccupò molto. Ma ciò che ancora di più lo preoccupava era che avrebbero potuto rapire o fare del male alla ragazza anche se questo a lei, per il suo orgoglio personale, non lo avrebbe mai detto.
"Come vi chiamavo? Mi avete tolto il cellulare e il telefono fisso sono anni che non lo abbiamo più!" si difese Sulyeon, quasi sul punto di piangere.

Seokjin non parlò subito, sapendo bene che la ragazza avesse ragione.
"Non mi interessa, quei due devono andarsene!" disse invece.
"Vi prego padre fateli rimanere, chiedono solo un posto dove dormire e del cibo in cambio del loro lavoro. E poi, quando voi non ci sarete per uno dei vostri viaggi di lavoro, potranno impedire agli estranei di entrare in casa!" lo pregò Sulyeon.
Seokjin ci pensò un attimo e poi acconsentì. Ordinò quindi alla ragazza di uscire e di mandargli i due ragazzi.

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Jungkook e Jimin erano ancora increduli, quando il padrone di casa li aveva sorpresi mentre pulivano le scuderie e li aveva mandati a chiamare, si erano inpanicati. Ora, a qualche giorno di distanza, ancora non riuscivano a credere che avesse concesso loro di restare.

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Sulyeon era in cucina a finire di preparare la colazione quando i campanelli cominciarono a suonare. Velocemente prese i vassoi e li portò ai fratellastri e al patrigno.
"Cenerentola!" disse Seokjin quando lei entrò nella sua stanza.
"Sì padre?" chiese Sulyeon.
"Voglio che confezioni degli abiti per me e i tuoi fratelli per dopodomani." disse Seokjin.
"Certo padre, avete in mente qualche modello in particolare?" domandò lei.
"No, basta che siano eleganti ma non troppo formali. Per il colore scegli tu!" disse Seokjin.
"Con il vostro permesso padre, vorrei andare a comprare delle nuove stoffe alla merceria del centro commerciale. Quelle che ho non bastano." disse Sulyeon.
"Va bene, ma fatti accompagnare da Jungkook o Jimin e vedi di non metterci troppo." acconsentì Seokjin.
"Certo padre, ci andrò appena avrò finito di sistemare la cucina!" disse Sulyeon tutta contenta dirigendosi verso la porta.
"Un'altra cosa Cenerentola!" la bloccò Seokjin.
"Sì padre?" chiese Sulyeon voltandosi a guardarlo.
"Da oggi in poi ti dedicherai solo al cucito, non cucinerai più e non farai più le pulizie, in quanto ho già assunto dei nuovi dipendenti per quello. Infine, tu, Jungkook e Jimin vi unirete a noi per i pasti. Sono stato chiaro?" disse Seokjin.
"Sì padre." rispose Sulyeon prima di uscire dalla stanza.

Quando rimase solo Seokjin fece un profondo sospiro, non aveva detto alla ragazza che tre giorni dopo avrebbero avuto ospiti.

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"Ancora non ci credo che ci ha detto di accompagnarti qui!" esclamò Jimin guardando l'enorme edificio.
"Capisco che non siete mai stati in un centro commerciale, ma vedete di non allontanarvi da me. Mio padre non vuole che stia fuori casa troppo a lungo." disse la ragazza mentre salivano sulle scale mobili.
"Vieni spesso qui?" chiese Jungkook.
"Almeno una volta al mese, principalmente per comprare stoffe, bottoni, gomitoli di cotone e fili per cucire." rispose Sulyeon mentre si avvicinavano al negozio.

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Hoseok era nel magazzino della merceria che, qualche mese prima, aveva acquistato dal vecchio proprietario che aveva deciso di andare in pensione. L'uomo era un abile commerciante ed era riuscito a mantenere aperta la sua attività, nonostante le mille difficoltà dovute all'avvento della grande distribuzione prima e di internet poi. La sua fortuna maggiore, in quasi 50 anni di attività, era stata riuscire a trovare stoffe e materiali di tutti i tipi, da quelli più economiche a quelli più costosi, riuscendo così a soddisfare anche le clienti più esigenti. E, proprio una di queste, gli aveva suggerito di pubblicizzare il suo negozio sul web e di aggiungere la spedizione dei suoi prodotti a chi, per qualsiasi motivo, fosse stato impossibilitato ad andarli a comprare di persona. All'inizio per l'uomo non era stato facile, ma poco a poco era riuscito, nel corso degli anni, a trovare e conquistare, sempre nuove e fedeli clienti.
Certo Hoseok, essendo figlio di un importante imprenditore, avrebbe potuto benissimo non acquistare il negozio, d'altronde i soldi non gli mancavano. Ma il continuo afflusso di persone di tutte le età e la sua voglia di cimentarsi sempre qualcosa di nuovo e diverso, lo avevano convinto a farlo. Quando aveva detto al padre delle sue intenzioni, questi era andato su tutte le furie dicendogli che era una pazzia, ma Hoseok si era impuntato ed era andato avanti con il suo progetto. E, dopo pochi mesi, aveva capito di aver fatto la scelta giusta.
In quel momento il ragazzo stava controllando i nuovi tessuti appena arrivati, molto diversi da quelli che di solito si vendevano nel negozio, sorridendo soddisfatto al pensiero che le clienti li avrebbero sicuramente apprezzati.
Chiamò un commesso e gli disse di sistemare i tessuti tra i nuovi arrivi, anche se dentro di sé dubitava che mai qualcuno avrebbe comprato quei colori così tenui.

Uscì dal magazzino per dirigersi verso l'uscita del negozio e improvvisamente si fermò, davanti a lui c'era una ragazza che somigliava molto a quella che aveva conosciuto il giorno del party. Rimase a lungo ad osservarla in silenzio.

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"Ehi Sulyeon sei sicura che non ci perderemo qui dentro?" chiese Jungkook guardandosi intorno.
"Tranquillo Kookie, ci vengo spesso, piuttosto datevi un'occhiata in giro per vedere se c'è qualche tessuto interessante." rispose Sulyeon.
"Che ne dici di questi?" domandò Jimin.
"Jimin di stoffe scure ne ho a bizzeffe, anche se stanno per terminare." rispose lei guardandole.
"Hai per caso un badget massimo?" chiese Jungkook.
"No, posso comprare la quantità di stoffa che voglio." rispose Sulyeon ridendo, mentre prendeva un rotolo in mano per osservarlo meglio.

"Ehi tu che stai facendo?" chiese improvvisamente una voce femminile facendola voltare.
"Acquisti?" chiese Sulyeon di rimando.
"Acquisti? Tu? Ma ti sei guardata allo specchio?" chiese l'altra.
"Lo faccio tutte le mattine e mi trovo bellissima!" rispose Sulyeon, mentre da lontano qualcuno osservava attentamente la scena.
"Una pezzente come te non dovrebbe entrare in un negozio di classe come questo, vai a rubare nelle fogne dove vivi!" disse la ragazza con alterigia.
"Ma come ti permetti di offendere le persone? Chi ti credi di essere?" intervenne Jungkook sul punto di perdere la pazienza.
"Sono Min Sunhee, figlia dell'imprenditore edile Min Yonho e faccio e dico quello che voglio!" rispose la ragazza notando solo in quel momento i due giovani e chiedendosi come potessero quei due bei ragazzi frequentare la ragazza di fronte a lei.
"Ehi Sunhee che succede?...... Toh ma guarda chi si rivede! La sfigata di Sulyeon! Non credevo che fossi ancora viva!" esclamò un'altra ragazza con malignità avvicinandosi, seguita da un gruppetto di altre ragazze.


Spazio autrice:

* In questo capitolo ho aggiunto da poco una piccola parte, presente nella copia cartacea, che inizialmente non avevo inserito perché la ritenevo inutile. Ma oggi, rileggendola, ho deciso di inserirla e, contemporaneamente, di apportare delle piccole modifiche al capitolo in generale. Lo farò anche con quelli che vengono dopo? Non lo so, vedrò rileggendoli se sarà necessario.

CenerellaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora