capitolo 4

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andò tutto per il verso giusto in quei tre giorni,nessun comportamento strano,mi dava il buongiorno con il suo splendido sorriso ,finche non mi arrivò un messaggio "domani ti devo parlare" il cuore mi si fermò per un attimo,iniziai a sudare freddo,presi coraggio e risposi "mi devo preoccupare ?" mi rispose con calma "no non tanto",mi rilassai per qualche minuto poi mille domande sormontarono la mia testa "e se avessi detto qualcosa di sbagliato? e se avesse un altro?e se,peggio ancora, mi dovesse lasciare?".

cercai di dormire quella notte ma non ci riuscì, mi alzai dal letto mi feci una doccia,mi pettinai e presi l'auto;durante il tragitto tutte le preoccupazioni invasero il mio corpo, ero nervosa, non ce la facevo più.

le mie cuffie erano la mia unica salvezza,almeno credevo, me le misi e iniziai asentire ogni tipo di canzone,ma niente, continuavo a muovere la gamba e a picchiattare col dito sul vetro.

arrivata a scuola mi accesi una sigaretta per rilassare i miei muscoli ed andai verso jen,la guardai,le diedi un bacio sulla guancia e mi sedetti sul muretto accanto a lei.

"e quindi?" le chiesi sperando in una risposta secca,sincera e immadiata, "no...voglio parlarti a ricreazione" annuii leggermente,sentivo la mia gola bruciare,il mio corpo si irrigidì di colpo, lei notò questa cosa e mi guardò, non mi ci volle molto a guardare luana ,lasciare che una lacrima di frustrazione mi scendesse dal viso,alzarmi e andarmene da li.

luana mi corse dietro,non sentivo cio che mi diceva, tutto il mio mondo si era chiuso come in una bolla di vetro, arrivata in classe lasciai che lo zaino mi cadese dalle spalle,luana mi girò e mi strinse a se.

arrivo sara di corsa dicendomi "benedetta cosa è successo?" le risposi secca e fredda "deve parlarmi...".

non aprirono bocca per tutte e tre le ore prima della ricreazione,appena suonò la ampanella chiesi a luana di portarmi lo zaino nell'altra aula e mi avviai verso la classe di jen.

lei mi sorrise leggermente,io non risposi al sorriso,rimasi in silensio fino a che non ci fermammo dietro una macchina nel parcheggio della scuola "quindi?" le richiesi con un tono freddo "non è facile da dire" "bhe dillo e basta allora" "ascolta,mi dispiace ma....in questo momento mi trovo in un periodo difficile e preferisco stare sola,non dico che questo periodo è per sempre ,solo che per ora non voglio nessuno..." non le risposi,abbassai semplicemente lo sguardo.

il mondo intorno a me crollò improvvisamente lei spezzo il silensio tra di noi "non è colpa tua..." io le risposi fredda "lo so che non è colpa mia..." ci fù qualche minuto di silenzio finchè non mi mossi ,miavvicinai al suo orecchio e le sussurai "ti aspetterò" le lasciai un bacio delicato sulla guancia e mi diressi verso l?edificio.

vidi luana in mezzo al corridoio,mi girai,mi misi le mani fra i capelli e iniziai a piangere...non so bene perchè,ma piansi come una pazza isterica,dicendo cose senza senso e sputando parolacce ovunque....voleva stare sola....ma io no...

un giorno come gli altriDove le storie prendono vita. Scoprilo ora