Ci sedemmo sul suo divano, eravamo sole in casa ed ero abbastanza felice per questa cosa, almeno sarebbe stato meno difficile baciarla.
"Mamma mia" sospirò esausta, "cazzo è stato più che faticoso" la guardai e sorrisi alla sua affermazione, poi iniziai a ridere come una matta e lei naturalmente mi guardò stort "ma che problemi hai??" io non risposi, continuai a sorridere e a scuotere la testa. Iniziò a fissarmi e, devo ammetterlo, era davvero inquietante "cosa c'è?" le chiesi quasi imbarazzata "non hai mai visto una tua amica sorridere?" continuò a fissarmi, finchè, non so bene il perchè, o il come, ma iniziò ad avvicinarsi, nella mia testa cominciarono a frullare mille pensieri, nel mio stomaco miliardi di farfalle in preda al panico, le nostre labbra si stavano per incontrare, era sicuramente il momento adatto per farlo, sfiorai le sue labbra e mi bloccai, pum, bloccata, pietrificata, non feci nulla, spalancai gli occhi e sussurrai "non posso gnappè..." lei si scansò e mi gurdò con aria, oserei dire, più che stupita, e bhè, io non sapevo che dire, ne cosa fare, per fortuna fu lei a rompere il silensio "perchè." non feci in tempo a rispondere che esplose a piangere e iniziò ad urlare "PERCHE' CAZZO MI FAI QUESTO! PERCHE' CAZZO NON RIESCO A STARE LONTANA DALLE TUE FOTTUTE LABBRA! IO NON TI AMO! NON MI PIACI! EPPURE NON RIESCO A FARE A MENO DELLE TUE LABBRA". Se quelle parole mi ferirono? si e no, si perchè mi aveva appena detto in modo carino che non gliene fotteva minimamente di benedetta, no perchè...bhè dai le mie labbra si sono sentite come superman, "cazzo ma sei seria?!" le chiesi arrabbiata e stupita allo stesso tempo, "ti sembro divertita?" il suo tono era più che irritato e non mi piaceva, Jen incazzata equivaleva a...meglio non dirlo...insomma era irritata e nemmeno sapevo il perchè "allora, intanto mantieni la calma, non ho voglia di litigare con una persona più che bipolare e incoerente ok?!"; in tutta risposta ricevetti uno schiaffo, un vaffanculo, un bacio, e la visione di lei che sfuriava in camera sua. Parlava da sola, dava calci ovunque ripetendosi che non poteva averlo fatto, che non mi amava e bla bla bla...decisi così di andarmene senza avvisare, era meglio per me.
Camminai per le vie senza meta, pensai, ripensai, e ripensai ancora, la risposta a ogni mia domanda fu unica e sopratutto composta da due parole "è confusa.". Chiamai Luana, le dissi quello che era successo e...puf, me la ritrovai di fronte come se nulla fosse, correva verso di me, poi mi prese per le spalle e mi urlò in facci "BENEDETTA SEI UNA STUPIDAIDIOTACOGLIONADEFICENTEBALDRACCA" non realizzai subito quello che mi aveva appena detto, ma quando capii le dissi "emm..perchè?" "BENEDETTA! UNO. Hai lasciato da sola Jen in preda a una sua crisi isterica, DUE. Ti piace perchè diamine lo hai fatto e TRE. Dobbiamo correre a casa sua".
Non feci altro che correrle dietro, sebrarono ore quando funoro nemmeno cinque minuti, arrivate sotto casa di Jen la vidi seduta sul marciapiede, con le mani fra i capeli, e il petto che saliva e scendeva in modo regolare, "attacco di panico" pensai tra me e me, mi avvicinai e mi sedetti accanto a lei, mi avvicinai all'orecchio e le sussurrai "calma, respira lentamente, non mi importa ok? so che sei confusa, che non sai quello che vuoi, e che ti senti in colpa per tutto ma non devi ok? so che è difficile capirti, e so che è ancor più difficile care te stessa, perciò calma. Non importà quello che siamo o quello che saremo, a me basta sapere che tu sarai al mio fianco, come ragazza o come migliore amica; quel giorno, su quella macchina, ho ascoltato solo la tua voce che diceva che non volevi più stare con me, e che non era colpa mia, non feci altro, ma forse avrei dovuto capire il dolore e la paura hce hai provato tu, avrei dovuto capire che anche se io stavo soffrendo come un cane, tu stavi soffrendo due volte di più. Penso che non sia stato facile per te vedermi piangere, sbraitare, stare sola, deprimermi, amarti e stare in silensio, darti consigli sui ragazzi soffrendo...e solo ora sto capendo quanti cazzo di sensi di colpa hai, e mi dispiace ok? mi dispiace, ma non puoi, non puoi stare giù così per me, perchè hai fatto quello che dovevi fare, e ti giuro che piano piano mi sto dimenticando di quei sentimenti che ho provato ok? ti prego calmati perchè non è colpa tua, se tu non mi avessi lasciata probabilmente adesso avrei più corna che anima, oppure la nostra relazione sarebbe rabbia sesso e fumo, perciò preferisco questa splendida amicizia, e se ti dico che ti amo è perchè sei davvero la mia migliore amica, e niente al mondo potrà farmi scappare dalla piccola Jen, la mia gnappa preferita...e per prima, non preoccuparti, lo so che le mie labbra sono irresistibili". Ed eccolo li, quel suo splendido sorriso, "grazie...ti voglio bene lo sai?" le sorrisi e le dissi "i voglio bene anche io gnappè" si accoccolò sul mio petto e io la strinsi a me "sarai sempre una mongola lo sai?" iniziai a ridere, e fra una risata e l' altra le dissi "lo so, lo so". "EI! SEPRE GRAZIE!" Mi girai e mi ricordai di Luana, "giusto, giusto...grazie luanina" lei sorrise soddisfatta e disse "grazie mille..E NON CHIAMARMI COSì!".
Passammo due ore buone a ridere senza motivo, poi ogniuna di noi tornò a casa sua, io tornai con un sorriso stampato in faccia, inutile dire che ero più che felice, e naturalmente, pronta a dimenticare.
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un giorno come gli altri
Rastgeleera li in palestra, con un cappellino rosso in testa e il suo telefono circondata dalle sue amiche. era li con quei suoi occhi tristi, era li semplicemente seduta a leggere non so cosa. non è mia abitudine fissare le persone ma lei, o mio dio lei mi...