capitolo trentasei

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5/11/21

Ci dedico a spendere due paroline speciali.
Una ragazza stamattina mi ha contattato è mi ha detto delle bellissime parole, mi ha informato che ha fatto un booktrailer sulla mia storia e me l'ha mandato. Mi sembra giusto condividerlo anche qui, perché merita molto. Mi fate sempre felice con tutti i commenti e messaggi in privato, non so più come ringraziarvi. Non sono brava con le parole, ma sappiate che siete davvero molto importanti. Detto questo, se anche voi avete fatto qualche booktrailer o qualsiasi altra cosa riguardante alla storia non vergognatevi a scrivermi. Scrivetemi SEMPRE, perché mi fa davvero felice

la ragazza in questione è ziagloryscrive_   ❤❤❤


"A me comunque sembra che la Celentano metta più in difficoltà il compagno che la persona a cui manda il compito." Disse Dario sdraiato sul suo letto. La maestra celentano aveva appena assegnato un passo a due a Dario e Serena.
Il ricciolino era in compagnia di Mattia e Christian, che erano seduti nel letto del primo, e Rachele che era sdraiata nel letto del suo migliore amico: Christian.

"Ma sì, ma anche con me. Mi voleva dare quel passo a due con tutte quelle prese lì, ma dai." Christian si lamentò dando ragione al suo amico Dario.
"Vabbè tu però provala." Disse invece Mattia mentre il ragazzo annuì.

"Ma sì, ovvio. Cioè non è che manco la provo. Ma partiamo dal fatto che Serena è in sfida, quindi che senso ha darle un compito se la vuoi fuori. In più perché devi mettere di più in difficoltà lei se il compito è per me? Non ha proprio senso capite? Non ha un nesso logico." Dario si alzò dal letto facendo avanti e indietro, tenendo sempre però un tono della voce calmo.

Rachele rimase in silenzio guardando i tre borbottare.
"Ragazzi." Maria si intromise.
"Ou." Mattia alzò la testa spaventato.
"Ciao Maria." Salutarono invece Christian e Dario.

"Mi servono Timidezza e il muto in sala 5." Disse facendo ridere i 4 ragazzo.
"Io e Rachele?" Christian si alzò dal letto.
"Sì. Dovete incontrare Todaro." Informò la donna.
Christian tirò una occhiata confusa a Rachele che alzò le spalle.

"Dovete semplicemente incontrarlo, non dovete fare lezione." Aggiunse per poi scollegarsi.

I due uscirono dalla casa andando a mettersi le scarpe.

"Dove andate?" Luigi chiese mentre stava fuori a fumare in compagnia di Lda e Alex.
"Ci ha chiamati Todaro, vuole vederci." Informò Christian aspettando che Rachele si allacciasse le scarpe.

"Perché anche te?" Chiese Alex indicando Rachele che alzò ancora una volta le spalle. "Bho." E si alzò in piedi.

Prima che se ne andarono, Alex scompigliò i capelli della castana che lo guardò male.

"Che ansia." Borbottò Christian mentre vagavano per i corridoi.
"Ci fa fare un passo a due, forse." Gli disse Rachele e lui sorrise. "Magari."

Christian aprì la porta della sala 5 non trovando nessuno dentro.
Si misero al centro della sala e lui iniziò a fare qualche passetto a caso di hip hop, mentre lei lo imitò ridendo.

"Buonasera!" Raimondo Todaro entrò di botto in sala spaventando i due ragazzi.
"Ciao." Salutarono entrambi timidi mentre andavano a sedersi sulle due sedie dietro il plexiglass.

"Allora-" Batté le mani il professore. "Perché vi ho voluti qui? Qualche giorno fa la maestra Celentano aveva mandato un compito a Serena no? Vi ricordate?" Iniziò e i due annuirono in silenzio.
"Ecco. Era un passo a due dove di mezzo ci andavi tu, Chri. Era pieno di prese e cose varie, tutte robe che tu non hai mai studiato, per fare quelle cose là ci deve essere uno studio dietro molto approfondito. E quindi tu ricordi cosa ti ho detto?" Chiese il professore al ragazzo che annuì.
"Sì, che non me lo facevi fare perché appunto non entrava per niente nelle cose che sapevo fare io, e chi mi avrebbe messo in difficoltà." Rispose Christian.
"Esatto. E ti ho anche detto, però, che potevi intanto allenarti con chi volevi tu con le prese. E quindi ho pensato: Come che so che voi due siete molto amici, e tu, immagino, di passi a due te ne intendi molto-" Disse sorridendo e lei annuì ridacchiando. "Potevi aiutare Chri a studiare. Così che lui possa imparare queste cose totalmente nuove per lui." Finì il suo discorso.

Rachele si girò verso Christian che la stava già guardando con un sorrisino. Lei annuì per poi guardare Raimondo. "Sì, per me va bene." Confermò facendo sorridere Todaro.
"Oh perfetto."

"In più, giusto per rompere le scatole ancora di più. Vi volevo fare un passo a due, però-" Venne bloccato da Christian e Rachele che sorrisero subito felici. "-Volevo farvela fare la prossima puntata, quindi non la preparate per questo mercoledì, ma per il prossimo. Vi va bene?" Chiese e i due annuirono subito.
"La coreografia è abbastanza ironica. Adesso ve la faccio vedere." Indicò con il dito la tv dove comparse la coreografia.

Christian e Rachele già l'amavano.

Raimondo ringraziò i ragazzi che dopo se n'è andarono via.

"Mado spacca un botto!" Christian urlò per i corridoi saltellando mentre lei rideva da dietro.
"Rache facciamo un passo a due!" Le disse poi abbracciandola e facendole mancare la terra dai piedi, iniziò a correre verso l'uscita mentre lei rideva a crepapelle.

Quando tornarono in casetta dissero tutto ai ragazzi.

"Ma com'è? Modern? Hip hop?" Chiese Carola riferendosi al passo a due. "Eh.. penso sia hip hop, ma non sono passi molto difficili. Non saprei collocarlo in una categoria. Però è bellissimo." Disse sorridendo insieme alla mora.

"Chi è bellissimo?" Alex si intromise facendo sbucare la sua testa da dietro il divano, in mezzo alle due ragazze.
"Non tu." Disse lei mentre lui mise il broncio.

"Ho un passo a due con Christian, ed è stupendo." Disse la stessa cosa che aveva detto a metà casetta insieme a Chri.
"È per la prossima puntata?" Chiese facendo il giro per sedersi accanto a lei. "No, è per prossima ancora." Lui annuì guardandola.

"Ah e poi devo aiutare sempre Christian con le prese." Disse sorridendo contenta. "Ah fai anche da insegnante adesso." Lui la guardò con un sopracciglio alzato.
"Già. Andiamo a cucinare noi, vieni." Lei si alzò per poi tendergli la mano. "Non tocca a noi, in più è presto ed è anche il mio turno per usare il telefono." Disse lui rimanendo seduto.

Lei corse a prendere il suo cellulare che era su un cesto insieme agli altri.
"Tieni." glielo lanciò ma per sbaglio lo prese in faccia.
"Ahia!" Urlò subito tenendosi il volto con la mano.

"Oddio." Lei scoppiò a ridere buttandosi da terra non riuscendo a stare in piedi.

"Ma cosa ridi che mi hai fatto male?" Chiese lui tenendosi metà faccia coperta con la mano, lei si riprese continuando ancora a ridacchiare.

"Scusa, dove ti fa male?" Chiese con le lacrime agli occhi per le risate.

"Qui." Sussurò lui con una voce piccola mentre indicò lo zigomo destro, lei sia avvicinò e gli diede un bacino.

"Ah be'." La guardò. "Allora anche un po' qui." Si indicò furbo le labbra, lei rise e si avvicinò dandogli un leggero bacio a stampo, che però subito dopo Alex approfondì.

"Ora stai con il telefono e dopo cuciniamo." Disse lei dopo che si furono staccati.
"Eh vabene" Sbuffò.

Lei sorrise guardandolo.
Cos'erano ora? Una coppia?
Sinceramente non lo sapeva, e non lo voleva sapere.

𝗧𝗶𝗺𝗶𝗱𝗲𝘇𝘇𝗮-> AlexDove le storie prendono vita. Scoprilo ora