Dopo quell'accaduto tutta la scuola si teneva alla larga da me. Ero lì da un giorno e tutti già mi temevano. Mi stava bene, almeno non avrei avuto distrazioni o fastidi, fino a quando la ragazza a cui ero seduta vicina alla prima lezione si avvicinò a me.
"è occupato?" disse indicando il posto d'avanti a me. Eravamo in mensa e io ero seduta da sola ad un tavolo a mangiare e leggere. Non risposi alla domanda. La guardai, ma riportai gli occhi sul libro, rendendo un boccone di pasta.
"lo prendo come un si" disse e si sedette.
"piacere Saya" continuò porgendomi la mano. Io la guardai e riposi gli occhi sul mio libro.
"non sei di molte parole vedo" disse. Ok mi ha stufato.
"che cazzo vuoi da me?!!" dissi scocciata. Chiusi il libro rumorosamente.
"wow clamati voglio solo fare conoscenza" disse calma
"peccato che io non voglio farla" dissi facendo un finto sorriso
"bhe mi dispiace per te ma mi avrai intorno per un po'"
"e perché?" chiesi scioccata riprendendo in mano il libro.
"perché ti farò da guida" mi rispose. La guardai.
"non ho bisogno di una guida" dissi annoiata.
"non mi interessa se ne hai bisogno o no della mia guida, Master Lin ha detto-" la fermai
"chi è mo questo Master Lin?" chiesi
"il preside" rispose
"ahhhaaa! Il ciccione... si si ho capito" dissi
"ma che... vabbè senti non ti libererai facilmente di me t/n. Ci vediamo dopo pranzo nel cortile" si alzò e fece per andarsene.
"si si come ti pare" dissi senza togliere lo sguardo dal libro e facendo cenno di andarsene. Lei sbuffò. Finii il mio pranzo e andai in cortile a fumare. Mi ero completamente dimenticata "dell'appuntamento" che Saya, o come cavolo si chiama quella ragazza, mi avesse dato.
Arrivata in cortile, buttai lo zaino vicino ad un albero e mi ci misi seduta sopra, prendendo una sigaretta e l'accendino. Iniziai a fumare e a leggere. Avevo le cuffie nelle orecchie. Mi ero completamente estraniata dal mondo, ma qualcuno mi ci riportò.
Vidi delle gambe d'avanti a me. Alzai gli occhi e vidi il ragazzo della scenata dell'altro giorno. Mi tolsi le cuffiette.
"che vuoi?" chiesi annoiata
"non ti conviene sfidarmi Cooper" disse ghignando.
"che cazzo vuoi, non so nemmeno come ti chiami! Vattene via e lasciami stare" riportai lo sguardo sul libro, ma lui me lo strappò di mano e lo mise in alto.
"ridammelo. Ora!" mi alzai e cercai di prenderlo. Ero abbastanza alta (1,75) ma lui lo era di più.
"che scortese che sono... piacere Chico. Sai ti ho osservata e mi sembri una ragazza molto interessante." Si avvicinò al mio viso. Eravamo a pochi centimetri.
"certo che sono interessante mio caro. Ora ridammi il mio libro" risposi diretta
"prova a prenderlo" mi provocò.
*Ohhohoho, hai scelto la ragazza sbagliata da provocare* pensai
Gli diedi un calcio nelle palle e lo presi per il colletto sbattendolo al muro.
"non metterti contro di me, mai più!" poi gli diedi un pugno in faccia.
Il suo gruppetto di amici venne verso di me, ma presi a botte anche loro. la gente si stava ammucchiando attorno a noi. Stavo pestando a morte quei 4 cojoni, fino a quando non arrivò Saya che aveva chiamato Master Linn che ci fermò.
Il professore mi staccò da loro e Saya mi trattenne.
"poveri illusi pensavate di farmi qualcosa?! Non dovete scherzare con me. Chiaro!!" urlai e mi staccai da Saya.
"lasciami tu" raccolsi il mio libro e lo porsi nel mio zaino me ne stavo per andare ma il professore mi fece segno di blocco con il suo bastone.
"le avevo spiegato le regole signorina Cooper. Niente risse all'interno della scuola. Nel mio ufficio, ora." Mi ordinò. Io sbuffai e mi incamminai.
Percorrendo il corridoio vidi del sangue e dei ragazzi che si lamentavano con il naso spaccato.
Non capivo, ma continuai a camminare verso l'ufficio, e mi accorsi che una scia di sangue portava proprio all'ufficio. Aprì la porta e vidi un ragazzo riccio seduto su una sedia d'avanti alla scrivania e il professore dietro ad essa.
"si sieda, prego" mi accomodai e il ragazzo si girò verso di me. Era pieno di sangue che gli colava dal naso e mi guardò alzando un sopracciglio. Io distolsi subito lo sguardo.
"siete qui per una ragione simile. Avete aizzato una rissa"
"questa è una scuola di arti mortali si o no?! A me sembra di si, visto che in una scuola normale non si impara ad imbalsamare dei corpi, quindi se si inizi una rissa non dovrebbe importarle nulla" sbottai. Il ragazzo mi guardò.
"si calmi signorina Cooper, quando è arrivata le ho spiegato le regole e mi sembrava si essere stato chiaro"
"come ti pare" sbuffai annoiata.
"lui perché è qui?" mi rivolsi al ragazzo accanto a me.
"allora in quanto a lei signor Lopez ha rotto il naso a 3 ragazzi e mandato in infermeria altri 2. Starete in punizione domani sera. Pulirete la mensa quando tutti avranno finito di cenare." Concluse.
"non ci sono quelli che fanno le pulizie per questo?!"
"stavolta lo farete voi! Ora uscite!" sbottò
"Ufff" sbuffai e mi alzai. Io e quel ragazzo uscimmo dalla stanza. Io andai a destra e lui a sinistra.
"ci si vede" lo salutai annoiata. Ero nella mia camera a disegnare e pensare. I miei pensieri erano vari ma uno mi colpiva; quel ragazzo. Cazzo se era carino. Non aveva fatto un fiato lì dentro, ma si vedeva che era annoiato, forse lui era come me ma si era arresto a quello scassa palle del preside. Non lo so. So solo che mi attraeva e che era nei miei pensieri, che vennero interrotti da qualcuno che bussò alla porta.
"ora chi cazzo è" sbuffai e andai ad aprire
"ancora tu?" era quella rompiscatole di Saya. Era sempre seria e noiosa e a quanto pare ci teneva a stare con me.
"devo farti conoscere la scuola ricordi?"
"e ti ricordi che ti ho detto di no?" risposi a tono
"a me sembra che tu abbia detto di si" insistette
"ah" sbuffai "senti se mi fai fare questo benedetto tour alla fine mi lascerai in pace?" chiesi scioccata
"si te lo prometto"
"ok allora andiamo" posai i miei occhiali da lettura ela seguii.
Spazio autrice...❤
Eccolo il nostro amore... Marcus😍
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MARCUS LOPEZ ARGUELLO//DEADLY CLASS 🔴❤
Teen FictionUna ragazza psicopatica con una storia particolare e movimentata entra nella scuola delle arti mortali. Lì capirà chi è realmente e conoscerà qualcuno che le stravolgerà la vita.