La Punizione

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Andai a cena sperando che gli studenti non facciano troppo casino e non sporchino troppo, poi mi toccherà pulire.

Mentre mangiavo insieme al gruppetto e, purtroppo, anche a Marcus che mi stava fissando da tutto il tempo, passarono un gruppo di ragazzi che presero un vassoio e lo gettarono per terra d'avanti a me.

"ehi, lei è la donna delle pulizie, raccogli questo ahahahah" tutti si misero a ridere. I miei amici si guardarono tra loro, consapevoli della strage che avrei fatto.

Mi alzai dolcemente dalla mia sedia, sorridendo, andai vicino al ragazzo, sempre sorridendo, gli presi i capelli e gli sbattei la testa sul tavolo.

Era pieno di sangue e cadde all'indietro. I suoi amici stavano per prendermi a cazzotti, ma con una mossa lanciai il vassoio in aria e con un calcio glie lo sbattei in faccia a quei cojoni. -2; ora ne mancano 3 (erano in 6 in tutto). I ragazzi cercarono di bloccarmi ma ero troppo agile per farmi prendere. Salii sul tavolo e sferrai tre o quattro calci ad uno, che crollò all'istante. Gli altri due li stesi con due calci nelle palle.

Nella mensa si era creato il chaos più totale, tutti che esultavano. Il gruppetto corse via e piano piano la gente si placò. Andarono tutti nelle loro stanze o fuori a fumare mentre il professor Linn mi venne a chiamare; era ora di scontare la mia punizione.

Io e Marcus ci trovammo da soli nella sala mensa.

"avete 4 ore per pulire, poi dovrete tornare nei vostri dormitori. Iniziate" Master Linn chiuse la porta a chiave e ci ritrovammo solo io e lui da soli, in silenzio. Eravamo uno vicino all'altra con una scopa e degli stracci in mano.

"forza, iniziamo. Prima finiamo e prima ce ne andiamo" dissi posando gli stracci e iniziando a spazzare.

"si, hai ragione. Inizia così finisci prima e mi fai uscire da qui" disse sedendosi su un tavolo. Io mi fermai e mi girai, guardandolo con sguardo omicida.

"come prego?" mi stavo alterando "non vorrai farmi pulire da sola tutto questo schifo?" dissi incazzata.

"certo che si, io di certo non mi metto a fare il bidello" mi rispose tranquillamente prendendo un libro dallo zaino e iniziando a sfogliarlo.

*Ok. Ora basta! Questo lo ammazzo* pensai. Staccai la parte finale della scopa lasciando solo il manico e glie lo puntai contro.

"giuro che se non alzi quel culo dalla sedia farai la fine di tutti quelli che ho picchiato in questa scuola" dissi con cattiveria.

Lui mi guardò tranquillo e spostò con un dito il bastone e si alzò.

"perché fai tanto la dura" si stava avvicinando a me e mi prese il bastone dalle mani "tanto lo so che mi vuoi, lo so che mi desideri" ci trovavamo a pochi centimetri l'uno dall'altra. Aveva la sua mano sopra la mia che teneva la scopa. Mi stava per baciare quando mi ripresi.

"ti sbagli" dissi togliendomi da lui e riattaccando la scopa al manico "io non ti desidero affatto, non sono come le altre puttanelle che ti portavi al letto prima di venire qui" mi fissò con aria incuriosita e io sorrisi "Si. So del tuo passato"

"cosa sai!" disse avvicinandosi, io gli misi una mano sul petto e lo allontanai.

"hohooh mio caro, io so molte più cose di quanto ti aspetti" dissi ghignando.

"so che prima di venire qui eri un senza tetto, che hai ucciso un vagabondo e te ne sei addirittura pentito, e che hai intenzione di uccidere l'uomo che ha ucciso i tuoi genitori d'avanti a te quando eri piccolo"

"hai fatto delle ricerche su di me a quanto vedo, ti sei fregata da sola principessina, sapevo di piacerti almeno un po'" sorrise.

"ancora? Lo vuoi capire che non sei così speciale?! Sei un ragazzo disadattato come tutti qui dentro, non hai nulla di speciale e non sei al centro del mondo. Ora taci e iniziamo a pulire così non ti vedrò fino a domani mattina"

Stranamente iniziò a pulire. Wow non me lo aspettavo, sta di fatto che finimmo dopo poco.

"finalmente, ora usciamo" andai verso la porta e cercai di aprirla, ma tutto inutile era bloccata. Ci riprovai.

"è inutile che provi principessina, non usciremo da qui finché il professore non ci viene ad aprire"

Sbuffai: "non.chiamarmi.principessina" dissi scandendo tutte le parole.

"perché? È così carino ed adatto a te" rispose sorridendo.

"perché sarebbe adatto a me?" chiesi scocciata.

"perché la prima volta che ti ho vista stavi leggendo un libro su una principessa. A proposito, mi sono chiesto, perché lo stavi leggendo? Non hai cinque anni. E poi fai tanto la dura e leggi libri di principesse?" mi stava palesemente prendendo per il culo.

"se un libro si chiama Princess non vuol dire che parla di principesse, ignorante che non sei altro" risposi a tono.

"senti staremo qui per altre due ore e mezza quindi smettila di fare così"

"così come" chiesi a braccia incrociate.

"smettila di fare te. Insomma liberati, so che hai un altro carattere sotto quello da stronza psicopatica manipolatrice"

"cosa vuoi fare, conoscermi? Vuoi che io parli con te dei miei sentimenti, dei traumi che ho avuto? Bhe se è così ti sbagli, scordati che lo farò. E poi, per tua informazione, questo è il mio carattere, non nascondo nulla" dissi, ed era vero, non nascondevo nulla, non avevo mai messo in discussione il mio carattere perché mi piacevo così com'ero.

"mh... se lo dici tu" strano che mi avesse lasciato stare.

"ora però voglio fare un gioco" disse

*ecco ti pareva che mi avesse lasciato stare* pensai

"che gioco" chiesi

"io ti faccio una domanda e devi rispondere sinceramente, poi tu la fai a me, e si va avanti così" disse

"chiamatasi conversazione" risposi ironicamente.

"si si come ti pare allora? Giochi si o no?" mi chiese. Io lo guardai allibita

*ma questo ci fa o ci è?*

"... si si ok gioco..." mi rassegnai

"Bene..."



Spazio autrice...❤

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MARCUS LOPEZ ARGUELLO//DEADLY CLASS 🔴❤Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora